F1, GP Brasile: Magnussen il piccolo Golia in pole
Una Interlagos inedita, pazza e divertente, un rimescolamento di carte che nella gara di 24 giri del sabato, che determina lo schieramento di partenza della domenica, vedrà gente nuova là davanti e altri che dovranno difendere il blasone: “Incredibile, non so descrivere come mi sento, avevo fatto un giro buono ma poi la pioggia ha ribaltato tutto” ha detto un incredulo Magnussen. E che la novità sia stata gradita lo hanno dimostrato i tantissimi spettatori che hanno acclamato il piccolo Golia in pole con applausi e sorrisi, come dire la rivincita del povero sui ricchi, che in Brasile è argomento sempre molto sentito. Non c’è dubbio che in gara, per quei 24 giri, Magnussen cercherà di godersi la posizione di testa quanto più a lungo possibile e se il meteo pazzerello, quella Chuva che stupisce e sorprende, magari ci sara fuori qualcosa d’altro.
E pensare che nel Q1 a Magnussen era stato pure cancellato il tempo che in un primo momento lo avrebbe fatto passare alla Q2, poi il danese volante, quello che sta sulle scatole a mezzo schieramento e l’altra metà lo detesta, per il suo stile deciso, per non dire cattivo, di guida, ha avuto il suo momento di gloria, al pari della Haas, la cenerentola del mondiale, che almeno per un giorno può sognare da grande visto che è la prima monoposto motorizzata Ferrari e tutti gli altri dietro. A Varano De Melegari, dove nasce nella sede della Dallara, avranno brindato godendosi il momento. Non capita spesso che un team privato, con motore clienti, stia davanti a tutti. E tutto merito della Chuva, quella che in passato ha esaltato Senna (leggi 1991) o castigato Massa (leggi 2008) ma che alla fine rimescola le carte in tavola per regalare un sorriso a chi lo merita.
In collaborazione con Automoto.it