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Volkswagen Passat

Volkswagen Passat, prova della wagon col 1.5 ibrido e col 2.0 TDI

È più grande, più spaziosa e più tecnologica. Pensata per i grandi viaggi, è confortevole e sorprende con le sospensioni attive

volkswagen passat, prova della wagon col 1.5 ibrido e col 2.0 tdi

Pensi alla Volkswagen e ti viene in mente la Golf. A qualcuno, magari, il Maggiolino. C’è un modello che, invece, forse non è la prima che ti sfiora i pensieri, eppure tutti la conoscono. Anche chi di auto non mastica granché. Del resto la Volkswagen Passat ha una storia lunga, cominciata nel 1973 e forte di oltre 30 milioni di unità vendute.

Ho provato, sulle strade attorno a Nizza, l’ultima generazione, la nona, che rimane fedele a se stessa nello spirito ma evolve tutto il resto, conscia del fatto che coloro i quali una volta l’avrebbero scelta ad occhi chiusi, oggi si orientano verso un SUV. Ma la Passat ha tanto da dire, tantissimo. Andiamo per ordine.

Esterni | Interni | Guida | Curiosità | Prezzi

Volkswagen Passat: Esterni

Chi vuole una wagon vuole una wagon. Punto. Pochi ghirigori, poche inutili ricercatezze. E la Volkswagen Passat 2024 questo lo sa bene. Ecco perché offre una linea pulita, equilibrata, capace già da ora, si vede, di resistere al passare del tempo.

Una cura stilistica che, tra l’altro, si riflesse in un coefficiente aerodinamico di tutto rispetto, cioè 0,25, migliore del precedente (0,31) e garantito non solo dalle superfici più levigate e meno spigolose, ma anche da cerchi dal disegno aerodinamico che arrivano fino a 19 pollici. Nota personale: il frontale mi ricorda un po’ troppo quello della Golf, forse meritava una caratterizzazione più distintiva.

Le dimensioni sono cresciute e non di poco: ora la Passat è lunga 4,92 metri (+14 cm), è larga 1,85 metri (+2 cm) ed è alta 1, 50 metri. È cresciuto anche l’interasse di 5 cm, e ora si attesta a 2,84 metri a vantaggio dell’abitabilità interna, come vedremo tra poco.

Volkswagen Passat: Interni

L’approccio razionale del design esterno torna negli interni, dove si respira anche un’aria di semplice modernità. Impossibile non cominciare dallo schermo principale, che può misurare fino a 15″ (su alcune versioni è da 12,9″) e che, posizionato ad altezza sguardo, può essere utilizzato senza troppe distrazioni grazie anche a un nuovo software pensato per la massima intuitività.

Il cruscotto digitale ha una diagonale, invece, da 10,25″ e grazie a un trattamento antiriflesso e antiabbagliante non necessita di una palpebra che lo sovrasti.

Tra gli altri tocchi intelligenti, ho apprezzato il tunnel con doppia copertura a “saracinesca”, che lascia pulito il design all’occorrenza ma che sa svelare un vano con ricarica a induzione per il telefono e due prese USB-C oppure un portabicchieri. Merito del selettore del cambio, che ora è spostato sul piantone dello sterzo.

Molto sfruttabile anche il pozzetto sotto al bracciolo, con una piccola vaschetta rimovibile, una fascia che può tenere fermi dei documenti, un’altra taschino e una presa di ricarica a 12V. Senza dimenticare il fondo rivestito in moquette, materiale che poi si trova anche nei vani dei pannelli porta, persino dietro, e nel cassetto anteriore, che avrei voluto fosse chiudibile a chiave.

Dettaglio piacevole, non di poco conto: sono tornati i tasti fisici sul volante, a vantaggio dell’ergonomia di utilizzo. Infine, venendo ai materiali, sono morbidi nella maggior parte dell’abitacolo, sempre dove si va a toccare più spesso con mani e gambe, e gli assemblaggi sembrano molto solidi.

Dietro c’è spazio da vendere. A patto di sedersi lateralmente, perché il tunnel al centro è abbastanza alto. Ci sono tante attenzioni per migliorare la vita a bordo: la climatizzazione dedicata, il bracciolo con supporto per tablet o smartphone integrato, due prese di ricarica USB-C rialzate e facili da usare, delle tasche dietro ai sedili e le tendine parasole.

Infine, il punto forte della Volkswagen Passat 2024: il bagagliaio. Parte da un valore di ben 690 litri, cioè 40 in più rispetto al passato, è dotato di doppio fondo e poi di tantissimi agganci di diversa natura per installare altrettanti accessori, utili per organizzare il carico al meglio. E c’è persino una presa di ricarica di tipo domestico.

Volkswagen Passat: Guida

La gamma motori della Volkswagen Passat è molto centrata per una clientela business o da flotta aziendale. Da un lato c’è il nuovo benzina mild-hybrid eTSI, che tiene bassi i costi di gestione con un 1.5 quattro cilindri capace di erogare 150 CV ma anche di sfruttare un modulo elettrico a 48V per avere 19 CV e 56 Nm aggiuntivi, a supporto del motore a benzina. Il cambio è un’automatico a sette marce.

La presenza del sistema ibrido consente alla Passat di accentuare le sue doti fluide di stradista grazie a riavvii immediati e alla possibilità di veleggiare a motore spento alle alte velocità. La batteria si ricarica in maniera autonoma, sfruttando frenate e rilasci. A proposito del benzina che si spegne, questo propulsore è dotato di disattivazione di due dei quattro cilindri quando non è richiesta particolare potenza. Oltre ad abbassare i consumi, anche questo contribuisce alla sensazione di fluidità.

Con uno 0-100 km/h coperto in circa 9 secondi, questo powertrain non rende la Passat una vera e propria scheggia ma si sposa, in realtà, alla perfezione con lo spirito da grande viaggiatrice. E poi un po’ di carattere in più lo puoi richiamare con la mappa Sport del cambio oppure con la modalità di guida più “cattiva”. Si fa per dire.

Ma se i viaggi sono il pane della Passat, allora la ciliegina sulla torta si chiama 2.0 TDI. Il turbodiesel lo si può avere con tre livelli di potenza: 122, 150 o 193 CV, quest’ultimo con la trazione integrale 4Motion di serie.

Ho guidato una Passat con la potenza intermedia. Una versione che si muove con disinvoltura in ogni condizione. Forse giusto da un punto di vista di isolamento acustico si potrebbe far meglio, mentre per quanto riguarda i fruscii aerodinamici non ci sono mai problemi. In autostrada ho apprezzato la taratura dei dispositivi di ausilio alla guida, sempre puntuali.

La chicca, però, della nuova Volkswagen Passat risponde al nome di DCC Pro. È un sistema attivo di sospensioni a controllo elettronico che, leggendo le condizioni stradali, adatta al meglio e individualmente la rigidità di ogni ammortizzatore, che a sua volta è dotato di due valvole per gestire al meglio la fase di estensione e di compressione. Non finisce qui: puoi anche regolare a mano, su 14 posizioni diverse, il livello di taratura, tra molto rigido e molto morbido. In sintesi, la Passat sa cambiare radicalmente il modo in cui si approccia con l’asfalto, sfoderando un assetto rigido e composto in curva oppure cedevole e confortevole sulle asperità.

A completare la gamma motori c’è l’ibrida plug-in. Ha una batteria da 19,7 kWh che consente percorrenze in elettrico di circa 100 km. Perfetta, dunque, per chi compie quotidianamente lo stesso tragitto e può ricaricare agevolmente a casa o a lavoro. Ci sono due versioni, da 204 CV e 272 CV combinati, mentre il termico è un 1.5 a ciclo Miller da 150 o 177 CV. La batteria si ricarica con  una potenza di 11 kW in corrente alternata e 50 kW in corrente continua.

Volkswagen Passat: Prezzi

La gamma allestimenti della Volkswagen Passat vede tre opzioni disponibili: semplicemente “Passat”, la Business e poi la R-Line, dai toni sportivi. L’allestimento base parte da 42.550 euro, l’intermedio da 45.150 euro e la top di gamma da 50.850 euro.

Per conoscere tutta l’offerta vi rimando all’articolo dedicato ai prezzi della Passat mentre, considerando che sarà scelta principalmente come auto business e aziendale, direttamente sul sito di Volkswagen Italia trovate i dettagli per i leasing e i noleggi a lungo termine.

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