Motori

Volkswagen

Volkswagen Passat

Volkswagen Passat, la nona generazione è solo familiare: tanto spazio e motori ibridi, diesel e benzina

L’immagine dell’auto tedesca concreta per viaggiare e lavorare ritorna con linee quasi sportive e una carrozzeria solo station wagon, ma soprattutto ricorda che esiste ancora un’altra Europa degli automobilisti, quella delle lunghe distanze che non può fare a meno delle motorizzazioni a gasolio, che può accettare l’elettrificazione solo come opportunità di risparmio e non come vincolo sulle autonomie di percorrenza. La nona generazione della Volkswagen Passat è una delle protagoniste del Salone di Monaco 2023 in scena dal 5 settembre prossimo, ma è anche la conferma del realismo di cui il gruppo tedesco è ancora capace.

Spazio per persone e bagagli

Con 492 cm di lunghezza, vivrà esattamente a fianco della sorella elettrica ID.7 che ne misura 496, condividendo il nuovo sistema infotelematico Mib4 con schermo da 10,25 pollici dietro al volante e il maxi display centrale da 12,9 pollici, addirittura 15 pollici in optional. L’effetto Tesla è innegabile, con una sensazione tecnologica costruita attorno al sistema operativo che rappresenta due passi in avanti rispetto a quanto fatto finora da Volkswagen guardando alle funzioni offerte, alla velocità di risposta ai comandi, alla logica ordinata in cui sono si accede alle app e alle finestre. Non è strano raccontare nuova Passat partendo dagli interni, perché si preannuncia come una delle vetture più confortevoli dell’intero mercato, con una quantità di spazio per i passeggeri anteriori e posteriori sinceramente abbondante, rivestimenti ben curati ma non invadenti, tanta libertà di movimento all’altezza delle spalle e della testa e poi l’immancabile bagagliaio da 690 litri, che arriva fino a 1.920 litri abbattendo i sedili posteriori, cioè 140 litri in più della generazione precedente.

Motori diversi per clienti diversi

L’auto tedesca più concreta casomai cambia passo nella estrema pulizia delle linee esterne, liberate dagli spigoli e affidando il carattere all’aerodinamica molto curata, grazie a tante piccole soluzioni che abbassano la resistenza all’aria e dunque i consumi. Argomento, quest’ultimo, che viene spiegato alla maniera di Passat. L’auto arriverà in Italia in primavera con un listino ancora non comunicato, ma è certo che la versione di ingresso sarà la 1.5 eTsi turbo mild hybrid benzina da 150 cavalli con batteria agli ioni di litio da 48 V e starter a cinghia con generatore. Oltre la clientela famigliare vanno le altre varianti a benzina 2.0 Tsi turbo da 204 cavalli o 265 cavalli, quest’ultima con la trazione integrale 4Motion disponibile anche con il diesel più potente, il 2 litri Tdi da 193 cavalli. Stesso motore, ma con tagli da 122 o 150 cavalli, per il cuore del mercato professionale e aziendale.

Elettrificazione massiccia

La novità è Passat elettrificata in modo più massiccio, ma con una logica di utilizzo realistica. Le versioni eHybrid da 204 cavalli o 272 cavalli complessivi condividono il motore 1.5 Tsi a benzina nelle due diverse potenze da 150 cavalli o 177 cavalli, ma anche lo stesso propulsore elettrico da 115 cavalli integrato nel cambio DSG a 6 marce, così come la batteria, che dai 10,6 kWh di capacità della versione precedente passa a ben 19,7 kWh. Questo sistema plug-in hybrid è una alternativa percorribile nei tragitti casa ufficio, dove i 100 chilometri di autonomia in modalità elettrica permettono sulla carta di non accendere mai il motore a benzina, ma anche di risparmiare sui tempi di ricarica, che in corrente continua può contare su una potenza di 50 kW, con una rigenerazione dal 10% all’80% in circa 25 minuti. L’auto tedesca più concreta diventa così un ponte verso l’elettrico, ma possibile.

TOP STORIES

Top List in the World