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Veicoli commerciali – Interstar, un Nissan al cento per cento

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Veicoli commerciali – Interstar, un Nissan al cento per cento

Le anticipazioni avevano confermato che il Nissan Interstar 2024 sarebbe stato, ancora una volta, un cugino del Renault Master. Già nel caso del più compatto Townstar (imparentato col Kangoo), la Casa giapponese ci ha però abituati a una sapiente focalizzazione su alcuni profili di utilizzo, in parte confermata dal nuovo modello di taglia grande. La cui proposta complessiva – se non rinnova l’era della famiglia di commerciali Nissan per il 50% proprietaria e per il 50% condivisa con la Losanga consegna alla rete di distribuzione del costruttore nipponico, e al mercato in generale, un prodotto con un bilanciamento fra dotazioni, date di lancio e identità visuale e operativa più definiti rispetto alla serie precedente, rimasta sulla piazza per ben 13 anni. L’Interstar si presenta innanzitutto con un frontale che, partendo da lamierati votati all’ottimizzazione aerodinamica, definisce una nuova espressività, innestando nella calandra Interlock 1.0, propria di diversi commerciali Nissan conosciuti finora, il tema V-Motion, nuovo riferimento del design della Casa. La gamma si sviluppa inizialmente sui furgoni (cui è accreditata una riduzione della resistenza aerodinamica del 20%) con due lunghezze e due altezze per capacità a partire da 10,5 metri cubi – che nel successivo dispiegamento di modelli e versioni potrà arrivare a 22 – a trazione anteriore.

Gasolio o corrente. Il motore turbodiesel (singolo a geometria variabile) a 4 cilindri di 2.0 litri nelle versioni 105, 130, 150 o 170 CV è associato a un cambio manuale a 6 rapporti, che nel caso delle due tarature più performati può essere sostituito (previo passaggio alla classe di omologazione heavy duty) da un automatico ZF a 9 marce; gli Interstar elettrici possono contare invece su un’unità da 130 CV (96 kW) associata a una batteria da 40 kWh (200 km di autonomia dichiarata nel ciclo Wltp) o su una da 143 CV (105 kW) alimentata da accumulatori da 87 kWh (fino a 460 km nelle stesse condizioni). Nel primo caso, il caricabatteria a corrente alternata è da 7 kW, mentre optional quello da 11, che diventa standard nel secondo caso, dove l’opzione è l’impianto da 22 kW; in corrente continua si passa, rispettivamente, a 50 e 130 kW di potenza di ricarica. La scelta di pesi totali spazia dalle 3,3 alle 3,5 tonnellate, con l’opzione delle 4 per l’elettrico (la portata dichiarata passa in questo caso da 1.125 a 1.625 kg).

Dal gemellato al camper. Le successive integrazioni della gamma con furgoni a doppia cabina a 6 o 7 posti, pianali e autotelai cabinati culmineranno con i modelli a trazione posteriore e ruote gemellate (verosimilmente solo diesel) da 3,5 o 4,5 tonnellate (previsti per il 2025), che secondo la Nissan dovrebbero raccogliere l’eredità degli chassis a cabina avanzata come l’NT400 Cabstar, rimpianto soprattutto dalla piccola edilizia urbana; gli operatori delle costruzioni, sempre secondo la Casa, dovrebbero però trovare nientemeno che negli Interstar-e elettrici e nella loro facoltà di accesso alle zone a traffico limitato la contropartita del meno favorevole equilibrio fra ingombri e capacità di carico del nuovo modello rispetto alla vecchia gamma di truck leggeri. Tanto che, secondo Nicolas Tschann, Light commercial vehicle director di Nissan Europe, probabilmente i clienti dei Cabstar usciti di scena nel 2019 saranno i primi clienti del nuovo Interstar-e. Nelle ambizioni del costruttore riguardo al nuovo nato non mancano il settore di veicoli da campeggio e il trasporto persone con minibus oltre i 9 posti. E se il focus iniziale delle attività commerciali si concentrerà sulle attività delle piccole imprese e delle flotte dedicate alle consegne dell’ultimo miglio, Tschann chiarisce che la risposta alle applicazioni heavy duty rimane una delle priorità. Ma se ne riparlerà in autunno, in concomitanza con l’inizio delle consegne delle varianti più diffuse, i cui preordini saranno aperti a marzo. Di prezzi non si parla ancora, di garanzia sì: 5 anni o 160 mila chilometri, 8 anni o la stessa percorrenza per la batteria della versione elettrica.

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