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Tullio Abbate Sea Star 22 RS: la prova con motore Suzuki DF250 Kuro [VIDEO]

Lago di Como, motoscafo Tullio Abbate, motore Suzuki Kuro. Che prova sarà questa? Sulle acque di questo lago sono nate tante barche da corsa e ancora oggi, qui, dal 1949, si corre la 100 miglia del Lario. Insomma, questo è un teatro perfetto per mettere alla prova un fuoribordo dal cuore sportivo.

Le caratteristiche

tullio abbate sea star 22 rs: la prova con motore suzuki df250 kuro

Questo scafo è Tullio Abbate Seastar 22 RS, lunghezza 6 metri e mezzo, larghezza 225 centimetri, carena con due step, ruota di prua di ampio raggio e baglio stretto al galleggiamento. Tullio Abbate è stato uno dei piloti di motonautica più vincenti al mondo. Ha scritto la storia dei motoscafi sportivi costruendo scafi mitici, primo fra tutti il 42 piedi realizzato per Ayrton Senna nel 1994. Torniamo alla ragione di questa prova. Il DF 250 Kuro di Suzuki è un V6, la stessa versione, lo stesso blocco motore che equipaggia i precedenti DF 250 e 300 CV. Però questo è stato aggiornato attraverso l’incessante lavoro di sviluppo di Suzuki.

I due ideogrammi sulla parte posteriore della calandra significano nero e esperto. Non a caso la calandra è stata disegnata con uno stile che è ricco di fascino e anche esperienza, per adattarsi soprattutto a quello che c’è sotto, un nuovo sistema di aspirazione e filtraggio dell’aria. Speciali condotti interni servono per togliere dall’aria le molecole d’acqua che, se finissero in camera di scoppio, finirebbero per compromettere l’efficienza e persino la durata del motore. È nuova anche la parte sott’acqua. L’ogiva, che contiene gli ingranaggi dell’invertitore, è stata ridotta di dimensioni per ridurre la sua resistenza idrodinamica e la pinna è asimmetrica, in modo da aumentare l’efficienza dell’elica e minimizzare gli effetti negativi prodotti dal senso di rotazione. Le prese d’acqua multiple aumentano il flusso dell’acqua di raffreddamento in modo da ottenere una temperatura costante del motore in ogni condizione, a ogni velocità. Lenta, media, veloce.

La prova

tullio abbate sea star 22 rs: la prova con motore suzuki df250 kuro

Adesso però lo mettiamo in moto e lo mettiamo alla prova. La chiave elettronica esclude l’immobilizer, l’antifurto, e per l’avviamento basta premere un pulsante, è automatico. I comandi sono drive-by-wire, fluidi, precisi, gradevoli, ma qui abbiamo qualcosa in più, l’acceleratore a pedale, un abbinamento perfetto con il bracket e il contenuto sportivo di questo prodotto. Se dobbiamo fare una prova di una barca sportiva quasi da corsa, questo marchio evoca proprio le competizioni di motonautica, facciamola bene no? Non uso l’acceleratore a pedale perché penso che la utilizzerete questa imbarcazione per diporto e quindi con la manetta classica. Quando si parla di Tullio Abbate si parla della storia della motonautica. Questa carena è stata disegnata da Tullio Abbate, ma è stata poi perfezionata nel tempo dalle successive generazioni della famiglia e oggi presenta uno scafo con due step molto, molto sportivo. Ma quello che fa la differenza è il setup, cioè quello che loro riescono a fare.

È un cantiere che realizza tutto in proprio, compreso il bracket che può essere di tipo diverso se viene utilizzato nelle competizioni e che può essere montato anche asimmetrico, cioè non centrato sullo specchio di poppa come adesso in questa versione da diporto, ma spostato per compensare gli effetti dovuti proprio al senso di rotazione di una sola elica. Una sola elica, un solo fuoribordo, ma da 250 cavalli e poi il DF 250, quello più sportivo di Suzuki. Che meraviglia! Correre in motoscafo sul lago di Como, la storia della motonautica, la leggenda! Siamo a 33 nodi. Guardate la stabilità di questo piccolo natante a questa velocità. Il consumo è di appena 28 litri/ora, perché quando fai uno scafo da corsa lo fai leggero, naturalmente robusto, ma se pesa poco, consumi anche poco.

tullio abbate sea star 22 rs: la prova con motore suzuki df250 kuro

La coperta di questo esemplare è in resina vinilestre infusa sottovuoto, mentre lo scafo è realizzato con stratificazioni manuali, ma con una speciale fibra aramidica che è stata inventata da Tullio Abbate. In ogni caso, il cantiere ve la realizza come volete, anche totalmente per infusione di resina sottovuoto. Alziamo un po’ il trim. È leggera sull’acqua, è precisissima, non importa se fa freddo, non importa se è inverno. Siamo qui per correre. C’è solo da evitare le anatre, in questa stagione il lago è deserto. Bello sentire il rombo di questo motore. Allora, se navighiamo a velocità costante, lo sappiamo, il lean barn di Suzuki riesce a farci risparmiare carburante, perché smagrisce la carburazione. Se non dobbiamo accelerare, non abbiamo bisogno di tanto combustibile, di tanta benzina. Possiamo mantenere costante l’afflusso di carburante e aumentare semmai l’aria, quindi smagrire la carburazione. Lo fa il Limban automaticamente.

Quando acceleriamo, le cose cambiano. Ci dà potenza, spinta, coppia, ma naturalmente vuole più carburante. Ok, adesso cambio le regole del gioco. Folle. Select. E passiamo all’invertitore sulla leva, ma con l’acceleratore a pedale. Ora è il momento di tirare fuori il cuore sportivo di questo motoscafo, ma soprattutto di questo motore. Ho due mani sul timone, contrariamente al solito, quando ne tengo sempre una sulla manetta, perché l’acceleratore, avete visto, è a pedale. E con due mani sul timone la controllo bene. Adesso, prima di lanciarla tutta a manetta, Vi faccio vedere l’accelerazione. Siamo a 25 nodi.

tullio abbate sea star 22 rs: la prova con motore suzuki df250 kuro

Trenta. Trentacinque. Quaranta. Quarantacinque. Cinquanta. Cinquantuno. Ancora. Cinquantadue. Cinquantatré. Adesso lo metto in assetto e provo la massima. Un po’ di flap, per stenderla meglio sull’acqua. E ora sì, ora sì che posso mettere giù il pedale fino in fondo. Via i flap! Mi tiro un po’ su, mi stanno frenando. 54 nodi! Che spettacolo! Bellissimo! È tutto un gioco di trim e flap, ma è un gioco divertente. Beh, naturalmente non è il caso di esagerare, potete anche non scegliere un assetto aggressivo, ma io sceglierei comunque questa potenza, questa grinta, questa sportività, anzi cattiveria, del Suzuki DF250 Kuro.

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