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Prova Suzuki Swift 2024 – Quando la leggerezza è tutto

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Suzuki Swift 2024

994 kg. E lo scrivo anche in lettere, come si fa sugli assegni, giusto per rassicurarvi che non ho preso un abbaglio: novecentonovantaquattro chilogrammi. È questo il peso in ordine di marcia – con conducente a bordo – della nuova Suzuki Swift nella versione a trazione anteriore e a cambio manuale. In un’epoca in cui tutte le auto nuove mettono su centimetri e massa come se fossero lottatori di sumo, la hatchback di Hamamatsu fa eccezione. Lei resta fedele ai principi Suzuki e sposa quindi l’idea che l’auto ideale debba essere “smaller, fewer, lighter, shorter, and neater”, ovvero “più piccola, più essenziale, più leggera, più corta e più curata”.  Con la parola “sostenibilità” sbandierata a vanvera da tanti, fa ben sperare che ci sia ancora qualcuno che crede che il rispetto dell’ambiente cominci con un oculato utilizzo delle materie prime. Ora però bando alle ciance e andiamo a conoscere meglio la quarta generazione della Swift di questo millennio.

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Veste una taglia S

La nuova Suzuki Swift è lunga più o meno come prima, 386 cm, e mantiene la sagoma del modello uscente, con il cofano ben definito e il parabrezza abbastanza verticale. A guardarla bene, però, si nota come cambi tutto, dal cofano, alla mascherina nera ottagonale, senza dimenticare le fiancate, segnate da una nervatura decisa. Il tetto sembra come appoggiato sopra l’abitacolo, una sensazione che si fa più evidente sugli esemplari con una delle sette verniciature monocolore, mentre quelle a due colori sono quattro. In catalogo debuttano due nuove tinte il Verde Hawaii e il Blu Oceania. Il secondo ha tra l’altro una finitura candy tristrato che lo rende molto profondo, un po’ come il Rosso Cordoba che era già in gamma. Anche i gruppi ottici meritano due paroline, con i LED che disegnano una L nel frontale e luci di coda che creano un suggestivo effetto 3D.

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Suzuki Swift 2024 plancia

Il pilota al centro

A livello di abitacolo i designer hanno fatto tabula rasa, progettando arredi inediti, che la Casa stessa definisce driver oriented. La plancia, che alterna elementi in nero ad altri in grigio per dare all’ambiente maggiore ariosità e un tocco più chic, ha la console centrale rivolta verso il guidatore. Così tutti i comandi sono a portata di mano, compreso il touchscreen capacitivo da 9 pollici dell’infotainment. Il sistema garantisce la connessione per Apple CarPlay e Android Auto via Wi-Fi e USB e dispone di riconoscimento vocale e Bluetooth. Il climatizzatore automatico continua ad avere tasti fisici dedicati, che si azionano senza alcuna distrazione. Quanto alle finiture, i montaggi sono eseguiti in maniera esemplare, mentre qua e là si nota qualche materiale economico. Sulla cosa si può però chiudere un occhio, pensando che quei componenti danno una mano a risparmiare qualche etto.

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Evoluzione della specie

Dal punto di vista tecnico la nuova Suzuki Swift eredita dalla progenitrice la piattaforma Heartect. Non si deve però pensare che ad Hamamatsu si siano limitati a fare copia-e-incolla. Gli ingegneri hanno concentrato il loro lavoro sulle sospensioni facendo svariati interventi. All’anteriore, per esempio, aumenta il diametro della barra stabilizzatrice, mentre al posteriore cresce l’escursione delle ruote, per permettere loro di copiare meglio le sconnessioni.

Un cuore nuovo

Nuova di zecca è poi anche la motorizzazione 1.2 Dualjet mild hybrid 12V, che ora porta la sigla Z12E. Rispetto al vecchio K12D a quattro cilindri, di invariato c’è solo la cilindrata totale, che è di 1.197 cc. Ora i cilindri sono tre e i motoristi hanno optato per uno schema a corsa lunga, alla ricerca di un’erogazione più corposa ai bassi regimi. La potenza massima è di 82,8 CV. La piccola unità elettrica ISG supporta part-time quella termica ed è in grado di sviluppare una potenza di 2,3 kW e una coppia di ben 60 Nm. Ad alimentarla è una batteria agli ioni di litio in cui è stoccata l’energia recuperata durante i rallentamenti.

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Suzuki Swift 2024 motore 1.2 Dualjet

Gamma e listino della Suzuki Swift 2024

Questo sistema di propulsione può essere abbinato a tre diverse tipologie di trasmissione. L’auto può essere scelta infatti a trazione anteriore con cambio manuale a cinque marce (22.500 Euro) o con cambio automatico CVT (24.000 Euro). C’è poi una terza alternativa, puntualmente presente nel listino Suzuki ma che rappresneta qualcosa di unico nel panorama del segmento B: si tratta della trazione integrale, prosposta in abbinamento al cambio manuale (24.500 euro). Per la cronaca il sistema è il collaudato 4WD AllGrip Auto, che di norma fa viaggiare la Swift a due ruote motrici e trasmette coppia automaticamente alle ruote posteriori quando quelle anteriori perdono aderenza. Il tutto senza che il pilota debba fare alcunché.

Uno per tutte

Perché abbia già specificato in modo così perentorio i prezzi è presto detto. Quale che sia la motorizzazione scelta, la nuova Suzuki Swift è disponibile con un solo livello di allestimento, chiamato Top. La dotazione di serie è molto ricca. Parlando degli equipaggiamenti tradizionali, oltre al già citato climatizzatore, sono di serie tra le altre cose i cerchi in lega da 16 pollici, gli alzacristalli elettrici anche posteriori, i sedili riscaldabili e la chiave elettronica per acesso e avviamento keyless.

Un aiuto dall’elettronica

Quanto poi ai sistemi di assistenza alla guida, rispondono “presente!” all’appello il Dual Sensor Brake Support II (DSBS II) – “Attentofrena” liv.2, che rileva anche al buio i veicoli, le biciclette e i pedoni in un’ampia area circostante, segnala la loro presenza e provvede all’occorrenza a rallentare la vettura per ridurre il rischio di collisioni o limitarne le conseguenze. Il Lane Keep Assist (LKA) – “Guidadritto” liv.3 mantiene il veicolo al contro della corsia quando il cruise control è attivo e integra anche il dispositivo Lane Departure Prevention (LDP). Dal canto suo, il Driver Monitoring System (DMS) – “Guardalastrada” monitora occhi e viso del conducente richiamandone l’attenzione quando riscontra distrazione o il rischio di un colpo di sonno. Il cliente Swift può contare poi sul Traffic Sign Recognition (TSR) – “Occhioallimite” liv.2, sul Blind Spot Monitor (BSM) – “Guardaspalle” liv.2, sul Rear Cross Traffic Alert (RCTA) – “Vaipure”, sull’Adaptive Cruise Control (ACC) e sulla chiamata d’emergenza eCall.

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