TEST novità. Moto Morini Calibro, una vera Custom: riuscirà a risvegliare il segmento? [VIDEO]
Moto Morini Calibro, come è fatta
È bene sottolineare che il design di questa Calibro è tutto made in Italy e si vede! Il centro stile, saldamente ancorato alla sede di Trivolzio in provincia di Pavia, ha il merito di definire linee e dettagli di questa e di tutte le Moto Morini che, come sapete, hanno la produzione in Asia. Un design curato, anzi accurato, che accontenta chi la osserva. Una bella personalità che si eleva in primo luogo dalle ruote, in lega, 18” all’anteriore e 16” al posteriore, misure poco frequenti nel panorama motociclistico, ma capaci già da sole di offrire una connotazione decisamente personale. La moto ha uno sviluppo verticale nella parte anteriore; stretta, segue la linea verticale del radiatore dell’acqua e mette l’accento sulla combinazione tra cupolino e serbatoio da 15 litri; da centro moto verso il posteriore, lo sviluppo del design è tutto orizzontale, dritto, rettilineo, con una altezza sella di soli 725mm. Nel complesso convince, piace. I dettagli poi sono quelli che contano, belli i blocchetti dei comandi sul manubrio, le leve “sostanziose” di frizione e freno anteriore. Il cruscotto è un orologione analogico per il contagiri con una porzione destinata ad uno schermo digitale per le informazioni di servizio. Bello anche che la chiave sia posizionata lateralmente, come le moto di una volta, in questo modo la plancia è pulita, elegante. Tra le dotazioni non manca una presa USB.
Moto Morini Calibro, come va
La sensazione in sella è subito comoda, piacevole. L’altezza sella di soli 725mm è adatta a tutte le stature e appoggiare i piedi a terra non sarà un problema per nessuno. Buona ma non eccezionale la schiuma della sella, bene che ci sia anche l’appoggio nella zona lombare, tuttavia considerate che la posizione del pilota sulla moto è fissa, non c’è troppa possibilità di muoversi e le gambe sono protese in avanti, ma senza eccessi.
La dinamica di guida premia quella in cui ci si diverte a danzare tra una curva e l’altra, senza forzature. La forcella è piuttosto tenera e la ciclistica non è di quelle che ti portano a chiudere la curva in modo rapido, qua è bello disegnare linee tonde e prolungate. Anche in frenata la Calibro segue la stessa filosofia; buona la risposta sulle leve, ma, per assicurarsi decelerazioni importanti, è sempre meglio sfruttare entrambi i freni. Da segnalare che la luce a terra è limitata dalla posizione delle pedane che toccano abbastanza in fretta l’asfalto l’imitando gli angoli di piega che per la qualità della ciclistica potrebbero essere ben superiori.
Moto Morini Calibro, conclusioni
Nel suo complesso questa Calibro piace e convince; è una vera custom che sembra avere pochi competitor nel mercato. Ha i numeri giusti, un motore di cubatura adeguata alle aspettative di chi si avvicina a questo mondo e un look davvero ben fatto. Anche le doti di motore e ciclistica sono in linea con la filosofia di questa moto, ma ciò che colpisce di più è la sensazione di consistenza e di “verità” di questa moto che potrà trovare estimatori anche al di fuori dei più sfegatati amanti del mondo Custom. Infine, c’è la percezione, in questo caso è quella di una moto decisamente più costosa di quanto in realtà viene richiesto per averla. I 7.050 euro sembrano davvero pochi per una moto così, rossa o grigia che sia.
I più interessati sappiano che il modello sarà disponibile a breve presso le concessionarie ufficiali Moto Morini e che tra pochi mesi si aggiungerà la versione Bagger (8.190 euro), realizzata nella sola colorazione nera e dotata di doppie valigie laterali e un cupolino batwing dallo stile ancora più Yankee.
In collaborazione con Moto.it