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Tesla Model S Plaid, come va a 322 km/h e in 2.1 s nello 0-100

La super-berlina elettrica ora ha freni, cerchi e gomme per sfruttare al 100% le sue prestazioni pazzesche. Ecco la nostra prova

tesla model s plaid, come va a 322 km/h e in 2.1 s nello 0-100

La Tesla Model S Plaid ha 3 motori elettrici con oltre 1.000 CV di potenza complessiva ma, finora, non poteva mettere in mostra al 100% le sue prestazioni: 0-100 km/h in 2.1 secondi e 322 km/h di velocità massima.

Tesla infatti, da quando ha fatto provare questa super-berlina, ha sempre precisato che avrebbe introdotto in un secondo momento nuovi freni carboceramici (più altri componenti, di cui vi parlo tra poco) e un aggiornamento software che liberasse tutto il potenziale del progetto Plaid.

Bene, quel “secondo momento” è arrivato e per mettere alla prova gli upgrade sono stato invitato sul circuito Paul Ricard di Le Castellet, nel sud della Francia: si tratta di una pista particolarmente adatta a un test di questo tipo perché il rettilineo chiamato Mistral è lungo quasi 2 chilometri, e ci sono curvoni veloci in grado di esplorare per bene il limite della Tesla Model S Plaid.

Non i soliti dischi carboceramici

Prima di raccontarvi le sensazioni che mi ha trasmesso la Tesla Model S Plaid in pista, aggiungo anche che – come vedrete nel video – questa è stata anche l’occasione in cui ho potuto guidare con il volante “normale” al posto del volante Yoke del primo test drive della Tesla Model S Plaid.
Vi do anche dei dettagli tecnici in più sui freni, cioè l’intervento principale attorno al quale gli ingegneri Tesla hanno lavorato per aggiornare di conseguenza la Plaid anche a livello di pneumatici, ruote e sistemi elettronici di controllo della dinamica di guida.

Le pinze anteriori a 6 pistoncini e posteriori a 4 pistoncini sono state realizzate con l’inglese AP Racing, e i dischi carboceramici da 410 mm di diametro anteriori e posteriori in collaborazione con la Surface Transforms (altro fornitore inglese), che in passato ha lavorato anche con Koenigsegg e McLaren.

Tra le peculiarità c’è una struttura interna con matrice tridimensionale del carbonio che posiziona meglio le fibre del composito per poi applicare, in superficie, uno strato ceramico che fa infiltrare il silicio anche nella matrice 3D. I miglioramenti di questa costruzione sono una minore usura e dunque una vita utile più lunga rispetto ad altri dischi carboceramici, e un livello di attrito più costante, anche a freddo.

Con il Track Pack viene poi utilizzato un liquido freni con performance più elevate, in particolare una maggiore resistenza all’umidità che permette di affrontare un maggior numero di track day senza decadimenti.

Ruote “piccole”, prestazioni migliori

Da 21 pollici, si scende a 20 pollici: a qualcuno potrà sembrare strano, pensando che ruote più grandi diano più prestazioni, ma in realtà sulla Tesla Model S Plaid con il Track Pack si va a togliere peso nella zona delle cosiddette masse non sospese, con cerchi in lega forgiati più piccoli di diametro.

Cambiano anche le misure delle gomme, perché davanti si passa dai 265/35 R21 ai 285/35 R20 e dietro dai 295/30 R 21 ai 305/30 R20. C’è più impronta a terra, dunque, soprattutto sull’avantreno, con pneumatici allo stesso tempo più sportivi nella struttura, nella mescola e per il disegno del battistrada, con l’introduzione – al posto dei Michelin Pilot Sport 4 S da 21″ – dei Goodyear Eagle F1 Supercar 3R (paragonabili a dei Pilot Sport Cup 2 e Cup 2R, sempre per avere un riferimenti con il marchio Michelin).

Si sale quindi da una categoria che nel gergo tecnico diffuso per gli pneumatici viene sempre più spesso definita come UUHP (Ultra-Ultra High Performance, cioè un gradino sopra la prima fascia di gomme sportive) a una tipologia di gomme ancora più specializzata per la guida dinamica su asciutto e in pista. Con carcassa, mescola e battistrada che si avvicinano a quelli delle coperture semi-slick, che a seconda dei mercati possono essere omologati o meno per l’utilizzo stradale.

1.000 CV e 3 motori da controllare al limite

Tenendo a mente le considerazioni tecniche che vi ho appena condiviso, è stato interessante guidare nei primi turni in pista la Tesla Model S Plaid con i carboceramici, ma con le gomme e i cerchi ancora “normali”, da 21″.

E focalizzarsi così subito sulla risposta dei nuovi freni, percependo inoltre “prima” il bilanciamento dell’auto al limite dell’aderenza. E anche per fare conoscenza con un circuito di Formula 1 molto veloce come il Paul Ricard. Per poi cambiare ruote e gomme e aumentare il ritmo.

Lo racconto anche nel video: in particolare mi è piaciuta la solidità del pedale del freno e la linearità con cui riuscivo a modulare le decelerazioni, un aspetto critico per un’auto elettrica, dovendo gestire il questo caso la frenata rigenerativa dei 2 motori posteriori, e dunque le traiettorie in inserimento, oltre che in accelerazione.

In modalità Track, si possono personalizzare parametri come il bilanciamento fra avantreno e retrotreno o la soglia di intervento dei controlli, su una scala da +10 a -10, con una logica simile alle auto da corsa.

Resta comunque sempre una supervisione dell’elettronica che non fa reagire l’auto in maniera sempre uguale in base alle vostre richieste di sterzo, acceleratore e freno: da questo punto di vista la guida non è trasparente e costante come accadrebbe su un’auto sportiva termica, con i controlli completamente disattivati.

Il termine di paragone più simile, comunque, è la Maserati Granturismo Folgore, anch’essa con due motori elettrici posteriori e uno anteriore come la Tesla Model S Plaid, e sempre senza differenziale autobloccante posteriore (sostituito su entrambe dalle logiche elettroniche di torque vectoring).

Sull’italiana, la sensazione è che nelle modalità più spinte il controllo sia lasciato più al pilota, mentre sulla Tesla si percepisce di più che l’auto lavora sempre per cercare la massima efficacia, con meno libertà in manovre come i controsterzi.

Nel video vi do qualche dettaglio in più, avendo avuto la possibilità di parlare con gli ingegneri Tesla presenti al Paul Ricard, tra cui anche un italiano con un passato in Lamborghini e McLaren o un francese che ha lavorato in Formula 1 con Ferrari. Vi anticipo una curiosità: mi hanno confermato che la potenza della Plaid è di 1.020 CV, mentre la coppia massima – di cui finora si sapeva indicativamente che era superiore ai 1.000 Nm – è di 1.424 Nm!

Velocità massima sbloccata: quanto fa?

La prima parte di questo test in pista ha sottolineato come si debba valutare la sportività di un’auto solo dai numeri della scheda tecnica, come spesso si è portati a fare quando si ha a che fare con le auto elettriche più veloci.

D’altro canto, è vero però che la Model S Plaid (1.020 CV, 0-100 km/h in 2,1 s) ha prestazioni superiori a quelle di supercar come la Ferrari SF90 (1000 CV, 0-100 km/h in 2,5 s) o la Lamborghini Revuelto (1015 CV, 0-100 km/h in 2,5 s). Con il Track Pack, inoltre, si sblocca la limitazione dei 322 km/h di velocità massima, che ho provato a raggiungere sfruttando i curvoni veloci e i rettilinei del circuito di Le Castellet.

Nel video scoprirete a quanto sono arrivato e vi farete un’idea del ritmo forsennato con cui la macchina prende velocità mentre mi concentro nel descrivervi cosa sta succedendo.

Quanto costa il kit Track Pack

Quanto costa la Tesla Model S Plaid? Si parte da poco meno di 131.000 euro, a cui va aggiunto il costo del Track Pack. Si tratta di una dotazione che può equipaggiare l’auto anche dopo l’acquisto, in retrofit, o può essere inclusa al momento dell’ordine.

E si può anche scegliere se avere solo una parte degli agggiornamenti. In ogni caso, il pacchetto completo costa 18.435 euro, scendendo a 13.825 euro se invece si sceglie il kit solo con i freni carboceramici, mentre l’upgrade delle gomme costa 5.535 euro.

Tesla Model S Plaid Track Pack

  • Lunghezza: 502 cm
  • Larghezza: 196 cm
  • Altezza: 145 cm
  • Peso: 2197 kg
  • Volume di Carico: 745 L
  • Batteria: 100 kWh
  • Motor: 3 motori elettrici – 1 ant. 2 post.
  • Trazione: trazione integrale AWD
  • Potenza: 1.020 CV
  • Accelerazione 0-100 km/h: 1.424 Nm
  • Velocità Massima: 322 km/h
  • Coppia Massima: 1.424 Nm
  • Consumi: 18,7 kWh/km
  • Autonomia in elettrico: 600 km WLTP

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