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Tesla Model 3, sconti a rischio per l'elettrica dei record. Ecco cosa può accadere

tesla model 3, sconti a rischio per l'elettrica dei record. ecco cosa può accadere

Tesla Model 3, sconti a rischio per l’elettrica dei record. Ecco cosa può accadere

ROMA – Tesla si appresta a chiudere il primo trimestre del 2023 con un record di vendite. Gli analisti stimano che toccherà il dato di 420.000 auto consegnate nel mondo, superiore al precedente primato che risaliva all’ultimo trimestre del 2022 con 405.300 unità. Un record che è stato reso possibile dal calo dei prezzi di listino, favorito anche dagli incentivi concessi dall’amministrazione Biden (e da altri governi). Un calo che ha incrementato la domanda di Tesla, soddisfatta grazie all’aumento della produzione nelle Gigafactory della casa (soprattutto in Texas e Germania, ma anche Shanghai e Fremont).

 

Ora però potrebbe cadere uno dei pilastri di questi risultati, che, se confermati renderebbero credibile l’obiettivo di arrivare a 1,8 milioni di Tesla vendute a fine 2023 in tutto il mondo dichiarato da Elon Musk. Fonti Tesla, infatti, hanno dichiarato che il credito d’imposta di 7.500 dollari in vigore da gennaio per la Model 3 in scadenza a fine marzo, che ha consentito la politica di taglio dei prezzi operata dal gruppo, potrebbe essere ridotto.

Il Dipartimento del Tesoro Usa, infatti, dovrebbe pubblicare a breve una guida sull’approvvigionamento di batterie per veicoli elettrici (EV) che avrà un impatto sul credito disponibile per alcuni veicoli elettrici. E a Reuters un funzionario statunitense ha detto che la nuova guida del Dipartimento del Tesoro sul credito d’imposta potrebbe portare a una riduzione dei modelli in grado di ottenerli, in misura totale o parziale (anche se invece a inizi febbraio il Tesoro sembrava andare in direzione contraria).

 

Se questo fosse confermato potrebbero esserci delle ripercussioni anche sul prezzo finale delle Tesla Model 3 e impattare negativamente sulla loro vendita negli Usa, a meno di politiche di scontistica ulteriori adottate dalla casa di Musk. In attesa del “verdetto” del Dipartimento del Tesoro, comunque, Tesla avrebbe raggiunto negli Stati Uniti per la prima volta nella sua storia una quota di mercato superiore al 5,1% nel primo trimestre, con vendite per 180.000 auto.  Nel caso, la “reazione” della casa alle decisioni del Tesoro Usa sul fronte dei prezzi di listino potrebbe fare da scuola a quanto potrebbe avvenire in Europa. Molti produttori erano stati costretti a seguire Musk nella politica dei tagli che ha consentito a Tesla vendite record. Ora si rischia un’inversione di tendenza.

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