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Tesla Model 3

Tesla Model 3: rimane la migliore elettrica sul mercato? – La prova

Tesla Model 3, in soli pochi anni di “carriera” è riuscita facilmente ad imporsi come punto di riferimento nel mondo delle auto elettriche, diventando di fatto il metro di paragone per tutti i competitor, anche alimentati a benzina o diesel. Tante le scelte fatte dal costruttore americano che poi hanno fatto scuola, venendo copiate o diventando fonte d’ispirazione per altri brand. Model 3 Highland (questo il nome dell’aggiornamento) si è però concentrata su quelle aree di miglioramento che, forse, hanno penalizzato Tesla negli ultimi anni: qualità costruttiva, materiali e assemblaggi. Oltre ovviamente ad aggiornare leggermente il design e alcune funzionalità software della vettura.

Cresce anche l’autonomia, il piacere di guida e anche il lavoro delle sospensioni ma non cresce il listino, sempre ancorato a 42.490 euro, come anche il modello uscente (prima del taglio ai listini). Abbiamo così avuto modo di provare brevemente, per qualche giorno, la versione alla base del listino – RWD, 60 kWh, 283 CV – per riuscire a capire se si trattasse ancora della migliore auto elettrica in commercio.

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Design e dimensioni

Ben due milioni di unità vendute in poco più di 5 anni e mezzo di carriera, questo è bastato a Model 3 per farsi conoscere in ogni punto del globo. Un modello capace di portare il nome di Tesla praticamente in ogni mercato, creando un’identità di brand e una notorietà non distante da quella dei più grandi marchi di supercar italiani. Crescono leggermente le dimensioni, + 25 mm rispetto al modello uscente, arrivando ora a 4.720 mm di lunghezza, per 1.850 mm di larghezza e 1.441 mm di altezza. Non variano le tipiche forme da berlina coupè, con ottime proporzioni per farla sembrare più piccola di quanto non sia in realtà. Si modificano i paraurti anteriori, ora più puliti e con meno intagli, presentando anche i rinnovati gruppi ottici anteriori: ora capaci di proporre la tecnologia a matrice di led, per una migliore illuminazione in tutte le condizioni. Nuova anche la forma dei fari posteriori, in stile Model S, con un design più moderno e sottile. Sparisce il logo Tesla nel retro e appare il nome del marchio scritto in lettere.

I cerchi in lega di serie sono sempre da 18”, con copertura aerodinamica in plastica e un design rivisto per la struttura in lega d’alluminio all’interno. Rivisto anche il design del fondo carenato, al fine di migliorare la penetrazione aerodinamica e l’efficienza. In questo modo si abbassa ulteriormente anche il CX aerodinamico (0,219), totalizzando un valore migliore per ciò che riguarda l’autonomia. Sono stati introdotti anche due nuovi colori, Ultra Rosso e Stealth Grey (optional a 2.000 euro), quest’ultimo oggetto della nostra prova. Per rientrare però negli incentivi, si può scegliere una colorazione tra bianco, blu o nero.

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Interni e tecnologia: full-optional di serie

Per chi non avesse dimestichezza con Tesla, c’è da sapere che è praticamente presente tutto di serie, fin dal primo allestimento al prezzo sopra citato. Tra le novità di questo aggiornamento spiccano sicuramente i nuovi sedili interamente rifiniti in pelle, ora traforata al centro: sono sia riscaldabili che (finalmente) anche ventilati, accessorio indispensabile d’estate; ovviamente anche regolabili elettricamente. È stato riprogettato l’abitacolo, con una nuova consolle centrale, con tanti vani porta oggetti, porta bevande e presenta materiali migliori anche di Model X e Model S. Gli assemblaggi sono davvero solidi, non trema alcun componente, nemmeno su pavè o asfalto sconnesso. Il cassettino scorrevole è robusto e tutti i vani, il pozzetto sotto al poggiabraccio centrale e le tasche delle portiere sono rivestiti in morbida moquette. Segnale di grande cura costruttiva. Il simil legno del precedente modello lascia spazio ad inserti in tessuto riciclato, sul pannello portiera e su tutta la plancia, alternando poi simil pelle e plastiche molto morbide. Tutto è curato nei minimi dettagli, includendo anche la nuova striscia led multicolore che abbraccia l’abitacolo, continuando tra il parabrezza e il cruscotto.

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Cresce la potenza di ricarica delle prese Usb-C anteriori e posteriori, ora fino a ben 65 Watt, ideale per caricare anche computer o laptop. Sono ora due i vani di ricarica wireless per gli smartphone, in posizione inclinata sotto al display centrale sempre da 15,4”. Ridotta la cornice esterna, così da sembrare più grande e donare un maggior senso di pulizia nell’abitacolo. Non cambia radicalmente nelle funzioni ma è stato migliorato lato software, così da essere più veloce, rapido e intuitivo da utilizzare: nuova anche la regolazione delle bocchette del clima, annegate nella plancia, si possono aggiustare tramite touch dal display, come per i modelli Tesla più costosi.

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Abitacolo spazioso e confortevole

L’attenzione di Tesla non è solamente rivolta al guidatore o alle specifiche tecniche, ma a tutti gli occupanti del veicolo. Si trovano così due prese Usb-C dedicate ai passeggeri posteriori, sempre da 65 Watt. La cura costruttiva e l’ergonomia di ogni componente assicura il massimo spazio e piacere a bordo. Il poggia braccio anteriore è soffice e davvero ampio, abbastanza per poter appoggiare il gomito di entrambi gli occupanti anteriori. Il tetto spiovente in vetro assicura spazio a sufficienza per per la testa dei passeggeri fino a 1,85 m di altezza, anche dietro: il pavimento piatto permette di spostarsi agevolmente da un lato all’altro dell’abitacolo posteriore e c’è margine a sufficienza per i piedi del passeggero nel mezzo. Debutta un nuovo display da ben 8” dedicato alla seconda fila di sedili, da cui si può regolare clima, riscaldamento sedili, riproduzione multimediale (Youtube, Netflix, Twitch, Spotify e altro) oppure collegare delle cuffie bluetooth separatamente rispetto al display principale dell’auto, l’ideale per i bambini.

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Sorprendono alcune attenzioni dedicate a tutti i passeggeri, come lo strato di morbida pelle inserito tra la portiera posteriore e la fine del divanetto: in questo modo si può sfruttare tutta la larghezza dell’abitacolo posteriore. I vetri doppi anche nel retro assicurano poi tanto silenzio e tranquillità a bordo (+ 30% rispetto al modello precedente), aiutati anche dall’ampio materiale fono assorbente presente ovunque nell’abitacolo. Nella zona più alta del tetto, nella fascia che “taglia” a metà il tettuccio panoramico (sempre schermato da raggi UV) è presente un altro altoparlante – 17 in totale per l’impianto audio Premium di serie – per massimizzare l’esperienza audio a bordo. Parlando di spazio, non si può poi non citare l’immenso vano bagagli, con una capacità minima di ben 594 litri, includendo anche il grandissimo vano sotto al piano di carico. Sono poi disponibili altri 88 litri nel vano anteriore, rivestito in plastica rigida lavabile (ideale per nascondere i cavi di ricarica o attrezzatura sportiva). La capacità di carico complessiva con cinque passeggeri sale così a oltre 680 litri.

Prova su strada

Tesla Model 3 è una certezza anche dal punto di vista della tenuta di strada e della dinamica di guida. Nonostante si tratti di un’auto tendenzialmente confortevole e comoda, sorprendono le possibilità dinamica di questa piattaforma. Le sospensioni anteriori a doppio quadrilatero alto, il multilink al posteriore e una rigidità torsionale incredibile, la rendono decisamente piacevole da guidare anche su una strada tortuosa. Tanta tenuta di strada, ottimo inserimento in curva e incredibile direzionalità dell’avantreno. Non sono un fan del nuovo volante piccolo e “cicciotto”, ma apprezzo la sensibilità del comando. L’auto digerisce gli avvallamenti dell’asfalto senza scomporsi, offrendo un sapiente mix tra comfort e sportività. La spinta del motore elettrico posteriore è poi notevole: sono 283 CV e 480 Nm di coppia disponibili all’istante, sebbene abbia un’ottima gestione elettronica della trazione. Le prestazioni sono notevoli, 0-100 km/h in soli 6,1 secondi e l’accelerazione è comunque impressionante sulle prime. L’erogazione risulta però fluida e mai violenta, anche con tutto il pedale a fondo corsa, si vede che è pensata per essere comoda e piacevole da usare tutti i giorni.

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Da lode il comfort, sia a livello acustico che nella gestione delle vibrazioni. Risulta leggermente rigida sulle buche più pronunciate, ma si tratta di un settaggio dell’assetto, pensato comunque per ridurre al massimo il rollio che, tra l’altro, è quasi assente. Il baricentro basso e l’ottimo telaio la rendono comunque una delle auto più stabili e precise in curva in commercio. Il peso è anche relativamente contenuto – sotto ai 1.780 kg in ordine di marcia – se confrontato ad altre auto elettriche di tali dimensioni. Ridotti poi notevolmente i fruscii aerodinamici, soprattutto ad oltre 100 km/h. I doppi vetri e gli accorgimenti in tale direzione l’hanno resa una delle auto più silenziose mai provate, quasi al pari di Hyundai Ioniq 6, che però presenta un assetto decisamente più morbido e turistico.

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Efficienza da 10 e lode: l’autonomia reale

Ciò che però sorprende sempre di Tesla – in generale – e soprattutto di questa Model 3 “base” è l’incredibile efficienza energetica che è in grado di raggiungere. Gli affinamenti software e aerodinamici di questo aggiornamento hanno poi ulteriormente migliorato questo aspetto, rendendola una delle elettriche dai consumi più bassi in commercio. I primi chilometri percorsi in città, con una temperatura di circa 11 gradi e stile di guida pacato, hanno fatto registrare consumi medi inferiori a 11 kW/100 km, ovvero oltre 500 km reali di autonomia. Continuando ad utilizzarla, con riscaldamento (pompa di calore di serie) e con una guida più distratta, ci siamo soffermati tra 12 e 13,5 kWh/100 km, che si traducono in circa 460 km reali in città. Un valore notevole considerando anche le gomme invernali montate su questo esemplare, che ne aumentano i consumi.

In ambito extraurbano il consumo sale a circa 15 kWh/100 km, con velocità prossime ai 100 km/h, ovvero 390 km di autonomia, che poi scendono quando la si utilizza in autostrada a 130 km/h di cruise: il consumo passa ad oltre 17 kWh/100 km, con una percorrenza non superiore a 330 km. Il modello RWD dispone poi di un assorbimento massimo in carica in corrente DC fino a 170 kW, che le consentono di recuperare dal 10 all’80% in meno di 30 minuti. Peccato ci sia solamente la carica in AC fino a 11 kW, la 22 kW sarebbe stata la ciliegina sulla torta.

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Semplifica la vita

Tesla Model 3 Highland è stata progettata per essere, a tutti gli effetti, l’auto definitiva. E no, non sto parlando solo di elettriche. Data l’elevata efficienza, nella vita normale, ci si dimentica anche di dover ricaricare la batteria. Personalmente non dispongo della possibilità di ricarica domestica, quindi ho bisogno di affidarmi alla sola ricarica pubblica. Ho percorso più di 700 km in cinque giorni, tra piccoli viaggi, spostamenti lavorativi e chilometri percorsi solo per conoscere la vettura. Ho sempre ricaricato nei piccoli ritagli di tempo: mentre ero a fare la spesa, al supermercato, mentre ero a cena al ristorante, in palestra o, addirittura, mi son trovato a caricare anche mentre ero seduto sui sedili posteriori lavorando sul pc. L’ecosistema Tesla è ciò che poi aggiunge quel qualcosa in più, come il controllo da remoto del veicolo, il pre-riscaldamento dell’abitacolo, la geolocalizzazione e le infinite possibilità tecnologiche che offre.

È poi un mezzo d’intrattenimento considerata la possibilità di riprodurre musica all’esterno, ma anche poter visualizzare Netflix o Youtube dallo schermo centrale. Non nego di averla utilizzata molto con gli amici durante la sera, anche grazie ai videogiochi disponibili sul sistema di bordo. È poi semplicissima da utilizzare, a prova di neofita del cambio automatico ma, al tempo stesso, dispone di una gran bella potenza e ottime prestazioni. È anche incredibilmente comoda, tanto che ho scelto di recarmi a lavoro in auto, sfidando il traffico mattutino di Milano, apposta perché riesce ad infondere un senso di comodità tipico di un salotto. E poi il prezzo. A poco meno di 43 mila euro non esiste nulla di così avanzato, performante, efficiente e spazioso in commercio. E, di nuovo, non parlo solo di auto elettriche. Provare per credere.

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