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Tesla fa dietrofront sulla guida autonoma: servono i radar

Saranno installati sulle nuove auto a partire da gennaio. E chi è senza rinuncia al Full Self Driving?

tesla fa dietrofront sulla guida autonoma: servono i radar

Quello a cui stiamo assistendo sembra un incredibile cambio di rotta. Tesla avrebbe infatti chiesto alla Federal Communication Commission (FCC) di voler reintrodurre un radar sulle sue auto. Dopo anni in cui Elon Musk ha dichiarato ai quattro venti che per la guida autonoma totale sarebbero bastate le sole telecamere, ora si cambia idea su tutta la linea.

Le Tesla introdurranno il nuovo radar già da gennaio 2023. E i possessori di una vettura della Casa americana non hanno tardato a dirsi preoccupati. Vediamo perché.

Automobilisti al bivio?

Il fatto è che uno dei motivi principali per cui si compra una Tesla riguarda i suoi sistemi di assistenza alla guida. In particolare, questo benedetto Full Self Driving promesso da tanti anni e ancora in via di sviluppo.

Ora, se per avere la guida autonoma evoluta sarà necessario utilizzare anche un radar, oltre alle tante telecamere presenti, ci si chiede come faranno coloro che il radar non ce l’hanno. Cioè, dovranno recarsi in officina per farselo installare o dovranno rinunciare al Full Self Driving nel pieno delle sue potenzialità?

Prima si toglie, poi si rimette

C’è ancora più confusione per via del fatto che alcune Tesla un po’ più datate, uscite di fabbrica con radar e sensori ultrasuoni, hanno provveduto a farseli togliere fisicamente dall’auto per poter sfruttare il FSD, che non ne aveva bisogno. Ora che faranno? Torneranno a farseli rimontare? E le auto nuove, che hanno rinunciato a radar e ultrasuoni rispettivamente a fine 2021 e a inizio 2022?

Dal 2016 Elon Musk spinge su una visione della guida autonoma basata su un’idea in fondo condivisibile. Per permettere a un’auto di viaggiare in sicurezza sulle strade bastano telecamere e un computer particolarmente potente in grado di analizzare correttamente e velocemente i dati per un motivo semplice: le strade sono progettate per gli esseri umani, i loro occhi e il loro cervello.

Forse non basta. O perché il supercomputer Dojo non è ancora così potente, o perché una macchina ha bisogno anche di altre informazioni per leggere correttamente le situazioni che deve affrontare sulla strada.

tesla fa dietrofront sulla guida autonoma: servono i radar

La Apple Car in un rendering

La lunga strada verso la guida autonoma

La mossa di Tesla fa venire in mente un altro progetto della Casa, quello del robotaxi. “Sarà sprovvisto di pedali e volante”, disse Elon Musk, che è ancora convinto di poterlo presentare (sarà un modello a sé) entro il 2024. Il radar è la mossa finale per accelerare su questo fronte o un modo per risolvere problemi che faranno slittare ancora il veicolo?

Intanto, Tesla non è la sola alle prese con problemi legati alla guida autonoma. Pare che anche Apple, azienda basata principalmente sulle proprie capacità a livello di software, si veda costretta a ritardarne il debutto. La sua prima vettura elettrica uscirà nel 2026, ma riceverà la guida autonoma solo qualche tempo dopo.

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