La Casa delle Pleiadi nasce ufficialmente il 15 luglio 1953 come parte di Fuji Heavy Industries. Ecco la sua storia nel settore auto
- Radici profonde
- Gli inizi negli anni ’50
- Gli anni ’70 e la rivoluzione 4WD
- Gli anni ’80 e l’ingresso nei rally
- Gli anni ’90 e l’espansione oltreoceano con Legacy e Outback
- Gli Anni 2000 e la Symmetrical All-Wheel Drive
- L’era elettrica e la BRZ
- L’origine del nome e del marchio Subaru
Pensate a un’auto che abbia una buona qualità costruttiva generale, interni razionali, un motore boxer e la trazione integrale. Se vi è venuta in mente una Subaru è perché nel mondo non esistono molti altri brand che nel corso della loro storia hanno saputo combinare – sempre, dalle auto più piccole alle auto più grandi – tutte queste caratteristiche, facendole diventare dei veri e propri motivi di scelta da parte dei clienti.
La Casa delle Pleiadi, nota oggi nel mondo come Subaru Corporation, compie quest’anno 70 anni, un anniversario importante e utile a ricordare che, seppur oggi forse un po’ dimenticata in Italia, esiste ancora, viva e più forte che mai. Ecco quindi la sua storia e cosa sta preparando per il futuro.
Radici profonde
Partiamo dal principio. Subaru nasce nel 1917 come Aircraft Research Laboratory, un’azienda il cui l’obiettivo è studiare il “volo” e produrre aerei – anche bellici – sempre più prestanti ed efficienti.
Pochi anni dopo, con lo stesso obiettivo, evolve in Nakajima Aircraft Co. Ltd. un nome che mantiene fino al 1953 quando, dopo una serie di riorganizzazioni interne, diventa Fuji Heavy Industries Ltd. (FHI), un insieme di società aggregate per costruire componenti meccanici, aerei e auto.
La FHI, dunque, viene fondata il 15 luglio proprio del 1953, stesso anno in cui inizia a svilupparsi autonomamente fino alla seconda metà degli anni sessanta. Nel 1968 viene interessata da un profondo processo di accorpamento delle principali aziende automobilistiche giapponesi, voluto dall’allora governo guidato dal primo ministro Eisaku Satō.
In questo periodo il principale azionista diviene Nissan Motor, che acquisisce circa il 20% del capitale sociale mantenendone la maggioranza relativa fino al 1999 quando, a sua volta, entra a far parte del Gruppo Renault.
Subaru nei Rally
In questo stesso periodo il pacchetto azionario viene ceduto alla General Motors che, a sua volta, lo mantiene fino al 2005. Il 6 ottobre dello stesso l’azienda americana ne annuncia la vendita di una parte a Toyota, che il 10 aprile del 2008, decide di incrementare la propria percentuale di presenza fino al 16,7%, un numero invariato ancora oggi.
Dalla sua fondazione, l’azienda si espande in una grande varietà di attività, con l’auto come attività principale, insieme a quella aerospaziale, dei prodotti industriali e delle eco-tecnologie: oggi, i primi due sono i pilastri del business dell’azienda.
Gli inizi negli anni ’50
Nel 1958 fa quindi il suo debutto sul mercato la prima auto con il logo delle Pleiadi, la Subaru 360, una citycar economica e pratica progettata per soddisfare le esigenze dell’economia giapponese del dopoguerra.
Nonostante le sue caratteristiche modeste, la piccola auto guadagna rapidamente popolarità nel settore, diventando conosciuta in gran parte del mondo come la “Coccinella”, per via della sua forma arrotondata e dei colori vivaci disponibili.
Subaru 360
Gli anni ’70 e la rivoluzione 4WD
Pochi anni più tardi gli Anni ’70 segnano una svolta epocale per il brand giapponese. Nel 1972, infatti, viene presentata al mondo prima auto della casa a quattro ruote motrici, la station wagon Subaru Leone 4WD.
Nasce quindi l’innovazione che avrebbe distinto il brand dai suoi concorrenti per tutti gli anni seguenti, gettando le basi per il futuro successo del marchio nel mercato automobilistico globale: la trazione integrale.
Gli sforzi pionieristici degli ingegneri nella tecnologia 4WD ottengono l’approvazione da parte dei clienti, in particolare di quelli che risiedono in regioni caratterizzate da condizioni meteorologiche “difficili”, con terreni impervi dove la trazione e la stabilità offerte dalle auto 4×4 diventano subito molto apprezzate.
Subaru Leone 4WD
Gli anni ’80 e l’ingresso nei rally
La reputazione di Subaru come casa automobilistica affidabile e “pronta a tutto” si consolida ulteriormente durante gli anni ’80, quando il brand decide di approdare nel mondo degli sport motoristici. Nel 1980, l’azienda fa il suo debutto nel World Rally Championship (WRC) con la Subaru Leone berlina.
E proprio grazie a questi ultimi l’iconica livrea blu e oro delle auto che tutti conosciamo diviene sinonimo di successo, rafforzando ulteriormente l’immagine e la popolarità del brand tra gli appassionati di auto sportive.
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Gli anni ’90 e l’espansione oltreoceano con Legacy e Outback
Con l’arrivo degli Anni ’90, Subaru amplia ulteriormente la propria gamma. Oltre alle auto compatte la casa inizia a concentrarsi contemporaneamente sulla produzione di veicoli più grandi e “familiari”.
Fa il suo debutto globale, per esempio, la Legacy, una berlina di medie dimensioni che, a partire dal 1989, guadagna rapidamente il favore del pubblico, grazie a un mix di prestazioni, sicurezza e praticità.
Basandosi sul suo successo, Subaru presenta nel 1995 la Legacy Outback, una versione rialzata e dotata, ancora una volta, dell’immancabile trazione integrale, che segna ufficialmente la nascita del segmento dei crossover.
La prima generazione di Subaru Legacy Wagon
La prima generazione di Subaru Legacy
Gli Anni 2000 e la Symmetrical All-Wheel Drive
Per tutti gli Anni 2000, Subaru continua a perfezionare la sua trazione integrale permanente AWD, creando un vero e proprio marchio di fabbrica.
La gamma Subaru degli anni 2000
L’era elettrica e la BRZ
Passano quindi alcuni anni e nella seconda metà del primo decennio del nuovo secolo la casa presenta la sua prima auto elettrica, la Subaru Stella EV, nel 2009.
Negli anni successivi, l’azienda amplia ulteriormente la propria gamma a ridotte emissioni di CO2, rendendo ibridi i tradizionali motori boxer aspirati e dimostrando il suo impegno a ridurre il proprio impatto ambientale a livello mondiale, il tutto senza però dimenticare le radici sportive e presentando insieme a Toyota l’attuale seconda generazione di BRZ.
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L’origine del nome e del marchio Subaru
Un’ultima curiosità riguarda il nome Subaru e il marchio delle Pleiadi adottato dalla Casa nipponica. Il nome Subaru, che in giapponese indica appunto l’ammasso stellare delle Pleiadi nella costellazione del Toro, è stato scelto da Kenji Kita, primo presidente della Fuji Heavy Industries Ltd.
Il logo Subaru
Nella tradizione nipponica le Pleiadi, note appunto come Subaru, Mutsuraboshi (letteralmente “Sei Stelle”) o Hagoitaboshi compaiono spesso in antichi documenti, risultando tra le stelle più amate dai giapponesi fin dall’antichità.
Il logo della Subaru riprende in forma stilizzata l’ammasso stellare delle Pleiadi, con i sei astri visibili nel cielo che ricordano le sei aziende dalla cui fusione è nata Fuji Heavy Industries.