La Subaru è stata una delle grandi protagoniste del mondiale rally, ed oggi vi parleremo di un modello mitico. Tutti i dettagli.
Il mondiale rally, detto anche WRC, è la massima competizione mondiale per questa tipologia di competizione, organizzato dalla FIA. Al giorno d’oggi, la Toyota è la casa che lo sta dominando in lungo ed in largo, con l’ibrido che ha fatto il proprio debutto mettendo le ali alla Yaris WRC. In passato, tuttavia, la competizione era elevatissima, ed anche un marchio come la Subaru era grande protagonista.
Subaru
A cavalli tra gli anni Novanta e Duemila, infatti, la casa giapponese fece segnare delle prestazioni sorprendenti, con un modello che è rimasto nel cuore degli appassionati. La Subaru arrivò anche alla vittoria del titolo mondiale con un mito dei rally, che la rese leggenda assoluta. Andiamo a scoprire di quale auto si trattava.
Subaru, ecco la storia dell’Impreza WRC
Subaru Impreza WRC in azione (ANSA) – Allaguida.it
Nel 1994 arrivò anche Carlos Sainz, lo spagnolo già campione del mondo con la Toyota, che in Grecia, al Rally dell’Acropoli, regalò la prima vittoria alla Impreza WRC. A quel punto, dopo alcune gare utilizzate anche come test per capire i punti di forza dell’auto e sistemare quelli deboli, era chiaro che questo modello potesse giocare al tavolo dei grandi, con tutte le carte in regola per entrare nella storia del mondo delle corse.
Nel 1995 ci fu la conferma della coppia composta da Sainz e McRae, e tutti si aspettavano che fosse lo spagnolo il pilota incaricato di andare a caccia del titolo mondiale. In totale, la Subaru Impreza WRC vinse 5 delle 8 gare previste in calendario, con entrambi i piloti che si giocarono il mondiale, a conferma di quanto questa vettura fosse competitiva, diventando anche affidabile e robusta, portando a casa una grande quantità di punti.
La lotta per il mondiale arrivò sino all’ultima gara, e fu in quella occasione che McRae ebbe ragione di Sainz diventando campione per la prima volta in carriera. La Impreza WRC era diventata la regina dei rally, e nel biennio successivo riuscì a vincere anche il mondiale costruttori, portandone a casa nel complesso tre di fila. Di certo, la sua avventura nel mondo dei rally è stata di successo, anche se negli anni Duemila non riuscì a ripetersi.