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Subaru Crosstrek Wilderness, il crossover 4x4 pronto a tutto

Negli USA debutta la variante Wilderness della Subaru Crosstrek. Ha tante soluzioni per l’off-road, ma difficilmente arriverà da noi

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La Subaru XV diventerà presto “Crosstrek” anche in Europa. Quella che un tempo era la versione rialzata della Impreza, col passare degli anni è diventato un modello a sé, con una propria identità e personalità.

E questo è ancora più vero con la Wilderness, una variante per il fuoristrada più impegnativo che viene presentata al Salone di New York.

Preparata per l’avventura

Per Subaru si tratta del terzo modello a ricevere questo allestimento dopo Outback e Forester. Come queste ultime due, comunque, è probabile che anche la Crosstrek Wilderness sia destinata esclusivamente al Nord America e ad altri mercati nel mondo (tipo quelli australiano e giapponese, dove le vendite del marchio procedono a un ritmo più spedito), con l’eccezione dell’Europa.

Il tre quarti posteriore della Subaru Crosstrek Wilderness

Tutto sommato è un peccato perché, a livello di dotazione, questa Subaru potrebbe avere pochissime rivali nel suo segmento (una su tutte la Jeep Compass Trailhawk). La Crosstrek Wilderness, infatti, combina le proporzioni tipiche di un crossover medio, con un look ruvido e da vera fuoristrada.

A distinguerla ci sono un nuovo paraurti con dettagli arancioni e alloggi esagonali per i fendinebbia, una piastra in alluminio per il sottoscocca nella parte anteriore e una protezione in plastica nera che avvolge tutta la carrozzeria per proteggere la vernice dal pietrisco e dalla polvere.

La carrozzeria della Subaru Crosstrek Wilderness è protetta dai fascioni di plastica nera e da una piastra in alluminio sotto il paraurti anteriore

In definitiva, il design è più aggressivo, ma è anche più funzionale per avventurarsi nell’off-road, grazie alla presenza delle gomme all-season Yokohama Geolandar (con una tassellatura più profonda rispetto alle coperture tradizionali) su cerchi in lega neri da 17”. Quando si abbandona l’asfalto, inoltre, torna utile l’altezza da terra aumentata di 15 mm rispetto alla Crosstrek tradizionale (e alla Compass Trailhawk), per un totale di 24 cm.

Sa “arrampicarsi” nel fuoristrada

L’abitacolo della Subaru non cambia tantissimo, se non per alcuni dettagli arancioni e per il badge “Wilderness” sui poggiatesta dei sedili. Per il resto, a bordo si trova sempre l’infotainment con schermo verticale da 11,6” compatibile con Apple CarPlay e Android Auto wireless.

Per muoversi con agilità sullo sterrato c’è il sistema X-Mode che comprende due programmi di guida: Snow/Dirt per il fuoristrada più leggero e Deep Snow/Mud per le situazioni più complicate. In pratica, attivando queste modalità, la Crosstrek agisce sulla trazione integrale e sull’erogazione della potenza per ridurre al minimo lo slittamento delle ruote.

La plancia della Subaru Crosstrek Wilderness

Sempre attivando l’X-Mode, quando si percorre una salita ripida a basse velocità, il cambio automatico CVT entra automaticamente nella modalità “Gradient Control” passando al minimo rapporto di trasmissione disponibile. Infine, come nella Crosstrek “normale”, è confermato l’Hill Descent Control che controlla la velocità in discesa.

Sotto al cofano della Wilderness c’è un 2.5 a 4 cilindri da 185 CV e 239 Nm, più potente, quindi, del 2.0 da 155 CV e 196 Nm presente sulle altre Crosstrek. Oggettivamente, si tratta di una potenza modesta se paragonata alla Compass Trailhawk, che negli USA è disponibile con un 2.0 a benzina (non elettrificato) da 205 CV, mentre in Europa viene venduta l’ibrida plug-in 4xe da 239 CV.

È forse anche per questo motivo che difficilmente Subaru porterà nel Vecchio Continente uno dei suoi crossover più interessanti d’Oltreoceano.

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