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Su strada con il Suv compatto Lexus LBX

Donne, giovani e quasi sconosciuti al marchio: sono i clienti che Lexus conta di conquistare con il Suv compatto LBX (peraltro acronimo di Lexus Breakthrough Crossover), sviluppato sulla base della medesima piattaforma della Yaris Cross della quale non è tuttavia un clone, se non altro perché ha un passo maggiorato di 20 millimetri (2,6 metri) e una larghezza di 183 centimetri (6 in più). Non è un clone nemmeno nel listino, che parte da 38 mila euro, anche se la filiale nazionale del marchio alto di gamma del gruppo Toyota guidata da Paolo Moroni ha già previsto un “customer benefit” di quattromila euro cui se ne possono sommare 1.000 di premio fedeltà nel caso un membro delle famiglia sia già proprietario di una Lexus. Con gli eventuali incentivi statali (la LBX è solo ibrida), il prezzo d’ingresso potrebbe scendere a 31 mila euro. Novemila in più rispetto all’entry level della Yaris Cross, il cui top di gamma ha una dotazione che non raggiunge quella della LBX “base”, la Elegant. Sostenuta anche dal ritorno di immagine garantito dall’Italtennis (vittoriosa in Coppa Davis) e di Jannik Sinner, finalista a Torino delle ATP Finals, che il marchio supporta per tre anni, il cammino della LBX è cominciato in modo incoraggiante. La filiale del Belpaese, che ha già 650 contratti firmati, punta alle 3.000 unità nell’anno pieno (le auto saranno in concessionaria alla fine di marzo), su un totale di 24.000 esemplari previsti per l’Europa. Il giudizio estetico è personale, ma indubbiamente i designer hanno optato per soluzioni più “popolari” rispetto al passato, confermando sostanzialmente le proporzioni europee che hanno sancito il successo della Yaris Cross. La lunghezza è di 4,19 metri mentre l’altezza è di 1,54, con molta aria in testa nell’abitacolo e uno spazio libero da terra di 22 centimetri, sufficienti per affrontare con una certa serenità anche le quasi “proverbiali” buche di certe strade. Per il possibile fuoristrada arriva in soccorso anche la trazione integrale, offerta sui tre livelli di allestimento superiori (Emotion, Relax e Cool), ma non su quello base (Elegant). Sotto il cofano monta un nuovo (per Lexus) sistema Premium Hybrid basato sul tre cilindri benzina da 1.5 litri da 91 Cv e 120 Nm accreditato di “una efficienza termica da record, supportata da una combustione ad alta velocità, ottenuta con tecnologie evolute dall’ingegneria della Formula 1”, rivendica il costruttore. La nuova trasmissione progettata per risparmiare peso e spazio che supporta una potenza superiore del 17% rispetto a quelle convenzionali della stessa cilindrata. I consumi dichiarati sono di 4,7 l/100 km, mentre quelli rilevati dopo circa 200 chilometri superano di poco i 5. Uno scostamento imputabile alla scarsa attenzione all’efficienza (è più divertente testarne la brillantezza) e anche al tipo di tracciato, senza quelle fermate e ripartenze che premiano generalmente le soluzioni ibride. Lexus ha montato due schermi (uno da 12,3 per il conducente e l’altro da 9,8” per l’infotainment, navigatore incluso) e il Vehicle Posture Break Control che interviene per mitigare le oscillazioni dell’auto in caso di frenata (meno beccheggio, ma anche meno rollio in curva) e rendere più confortevole l’abitacolo e serena la guida: al volante non ci vuole molto per accorgersene. Esattamente, almeno se si guida uno dei due allestimenti “top” (Relax e Cool), come è facile rendersi conto dell’ottima insonorizzazione che rende assai poco stancante stare a bordo della LBX. Invece, considerate le dimensioni della macchina e l’altezza del bordo laterale inferiore della carrozzeria, richiede qualche “acrobazia” salire, ma soprattutto scendere dalla parte posteriore. I comandi sono ergonomici e la visuale anteriore è ottima: per effetto delle dimensioni del montante posteriore qualche difficoltà c’è invece per quella dietro, soprattutto nelle manovre a destra. La LBX è piacevole da guidare: è sufficientemente briosa, trasmette una notevole sensazione di sicurezza e dispone di quel pizzico di glamour che la distingue. Ha il Dna premium che caratterizza il marchio Lexus anche nella risposta dell’impianto frenante e nell’impostazione dello sterzo. La schedaChe cos’è: è un inedito Suv compatto premium hybrid del marchio alto di gamma di Toyota. Lexus chiarisce che si tratta di un modello “progettato specificamente per i clienti europei più giovani e attenti allo stile”, con una particolare attenzione al pubblico femminile. È stato sviluppato sulla base dell’architettura della Yaris Cross.Dimensioni: lunghezza 4,19 metri, larghezza 1,82, altezza 1,54, passo 2,6Rivali: Audi Q2, Mini Countryman (Lexus include fra i concorrenti anche la Alfa Romeo Tonale)Motori: è disponibile una sola alimentazione, il Lexus Premium Hybrid, basato sul tre cilindri benzina da 1.5 litri da 91 Cv abbinato a un’unità elettrica da 69 kW, a una batteria ibrida bipolare e a una riprogettata trasmissione. Sulle varianti a trazione integrale è stata integrata anche un’altra unità elettrica, da 4,7 kW. In entrambi i casi la potenza totale è di 136 Cv con una coppia di 185 Nm.Velocità massima: 170 km/hAccelerazione da 0 a 100: 9,2” (9,6” per la versione a trazione integrale)Capacità del bagagliaio: tra 402 (da 317 nella versione a trazione integrale) e 994 litri (con i sedili posteriori reclinati)Pregi: manovrabilità, insonorizzazione dell’abitacolo, personalizzazione degli interni (14 temi e 64 combinazioni),Difetti: visibilità posteriore nelle manovre a destra, accesso alla parte dietro dell’abitacoloProduzione: Iwate (Giappone)

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