Stretta autovelox, pronta la firma del decreto: ecco dove potranno essere collocati e dove no
Il pacchetto di norme giaceva da 13 anni nei cassetti ministeriali e imprimerà un poderoso giro di vite agli autovelox restringendo il campo di azione dei dispositivi di controllo della velocità. A partire dalla collocazione dei dispositivi. Il decreto disciplina i casi in cui non si possa procedere alla contestazione immediata, per i quali si pone particolarmente l’esigenza che il cittadino non si ritenga “ingiustamente vessato” dall’uso di questi dispositivi. Ma scendendo più nel dettaglio il provvedimento stabilisce anche che i tratti di strada dove gli autovelox possono essere utilizzati devono essere individuati con un provvedimento del Prefetto; ci deve essere la distanza di almeno un chilometro fuori dai centri abitati tra il segnale che impone il limite di velocità e il dispositivo; e comunque anche nei centri abitati sono previsti obblighi di segnalamento minimo.
«L’obiettivo – fa sapere una nota del Mit – ГЁ garantirne un utilizzo conforme ad esigenze di sicurezza della circolazione, prevenzione degli incidenti e tutela degli utenti della stradaВ». E dunque innanzitutto i dispositivi potranno essere posizionati con provvedimento dei prefetti in aree В a elevato livello di incidentalitГ , documentata impossibilitГ o difficoltГ di procedere alla contestazione immediata sulla base delle condizioni strutturali; ma anche dove il limite di velocitГ individuato non sia inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello massimo generalizzato, В«salvo specifiche e motivate derogheВ». Ad esempio – fa sapere il Mit in una nota – В«sulle strade extraurbane principali, dove ГЁ previsto un limite di 110 km/h, il dispositivo puГІ essere utilizzato solo se il limite di velocitГ ГЁ fissato ad almeno 90 km/h, ma non per limiti inferioriВ». La stretta arriva anche in cittГ dove non sarГ possibile sanzionare per limiti di velocitГ inferiori a 50 km/h essendo necessaria in tali casi la contestazione immediata. Per le strade extraurbane deve intercorrere una distanza di almeno un chilometro tra il segnale che impone il limite di velocitГ e il dispositivo.
«Infine – prosegue il Mit – per arginare l’eccessiva proliferazione di sanzioni, spesso anche oggetto di contenzioso, si prevedono distanze minime per i tratti stradali su cui sono collocati i dispositivi oltre che distanze minime tra gli stessi autovelox. Ma sul fronte delle sanzioni ГЁ il Codice della strada in discussione alla Camera a prevedere una sola sanzione per piГ№ di una violazione commessa in un’ora nello stesso tratto. Infine, il decreto sdogana gli autovelox “mobili” senza contestazione immediata solo nei casi in cui non sia possibile collocare postazioni fisse o mobili. E in ogni caso dovranno comunque essere riconoscibili.