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MotoGP | Marquez spreca e Martin vince una Sprint ad eliminazione a Jerez

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Jorge Martin, Pramac Racing

E’ successo veramente di tutto nella Sprint di Jerez de la Frontera, anche se è rimasta una grande costante con quelle del passato: la capacità di Jorge Martin di capitalizzare nelle gare brevi del sabato, centrando il suo secondo successo stagionale e dando uno strappo importante in classifica, visto che tutti i principali rivali sono rimasti a secco o quasi.

Il portacolori del Prima Pramac Racing è uno dei pochi che sono riusciti a rimanere lontani dai guai su una pista che ormai era asciutta, ma presentava ancora diverse chiazze di bagnato che hanno fatto pagare il conto a tanti: le cadute infatti sono state ben 15 a causa delle chiazze d’umido rimaste sull’asfalto dopo la pioggia caduta in mattinata.

Il madrileno si è messo nelle condizioni giuste da subito, perché si è preso la seconda posizione alle spalle della KTM di Brad Binder, scattato benissimo dalla seconda fila. Nello spazio di un paio di giri però si è guadagnato la leadership ed ha provato anche ad aprire una piccola forbice, approfittando del parapiglia che ha creato il sudafricano alle sue spalle.

Per rispondere al sorpasso del poleman Marc Marquez, ha mandato entrambi lunghi all’ultima curva e dietro di lui ne hanno approfittato per infilarsi anche Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi. L’alfiere della KTM però non ne voleva sapere di mollare e alla prima staccata del giro successivo si è lanciato nuovamente all’interno, dando una carenata al campione del mondo in carica, che è finito ruote all’aria dopo essere stato spinto contro l’altra Ducati della Pertamina Enduro VR46.

Un duro colpo per il pilota della Ducati, che si è ritrovato incolpevolmente a sandwich e deve fare i conti con un altro zero, maturato dopo appena due giri, e probabilmente con la rabbia per il fatto che la Direzione Gara abbia deciso di non prendere provvedimenti nei confronti di Binder.

Dopo metà gara, Martin sembrava avere la vittoria in pugno, ma non aveva fatto i conti con un Marquez deciso a cambiare ritmo per andare a riprenderlo, ma soprattutto con un brivido enorme nel corso del settimo giro, quando si è chiuso l’anteriore della sua Ducati alla curva 7. A quel punto si è ritrovato negli scarichi il #93, che ha provato con successo il sorpasso alla curva 9, prendendo subito un leggero margine.

Il giro che ha cambiato la corsa però è stato il nono, nel quale è successo veramente di tutto: quasi come se fosse una danza, Alex Marquez, Binder, ed Enea Bastianini, che occupavano le posizioni tra la terza e la quinta, sono finiti tutti a terra alla curva 5, probabilmente passando su una chiazza di umido. La terza posizione è quindi passata nelle mani di Bezzecchi, che però a sua volta ha salutato la comitiva alla curva 7.

Il colpo di scena più grosso però è arrivato alla curva 10, quando è stato Marc Marquez a finire ruote all’aria, servendo la vittoria su un piatto d’argento a Martin, che a questo punto ha dovuto solamente badare a stare lontano dai guai, visto che alle sue spalle c’erano Pedro Acosta e Maverick Vinales, che però erano molto attardati essendo risaliti dalla quarta fila.

Ma non è finita qui perché pure il pilota dell’Aprilia ha fatto le spese della chiazza d’umido alla curva 5 un giro più tardi, terminando la sua gara nella ghiaia nella via di fuga. Mentre Acosta ha tenuto duro fino alla fine, centrando il secondo posto che vale il suo primo podio in una Sprint, alle sue spalle si è materializzata la sorpresa più grande di oggi.

Sul gradino più basso del podio, infatti, è salito Fabio Quartararo, risalito addirittura dal 23° posto in griglia con la sua Yamaha. “El Diablo” ha visto premiata la sua grande partenza e poi è stato bravo a resistere al ritorno della wild card Dani Pedrosa, che si ferma ai piedi del podio proprio come lo scorso anno a Misano.

Top 5 anche per Franco Morbidelli, che all’ultimo giro ha approfittato anche della caduta della Honda di Johann Zarco. L’unico ad essere riuscito a proseguire dopo la caduta tra quelli citati è stato Marc Marquez, che poi è transistato sul traguardo settimo dopo essere stato costretto a cedere una posizione a Raul Fernandez. In questo caso però ha pagato per un contatto oltre le righe avvenuto in precedenza con Joan Mir. A punti anche Augusto Fernandez e Miguel Oliveira, mentre li manca Fabio Di Giannantonio, pure lui nell’elenco dei piloti finiti a terra.

Con i risultati di oggi, come detto, Martin prende il largo perché ora ha 29 punti di margine sul diretto inseguitore, che è uno strepitoso Acosta. Terzo c’è Bastianini a -33, con Vinales a -36 e Bagnaia a -42.

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