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Tesla Model 3

Scende in campo e le ha tutte contro: nuova Tesla Model 3 2024 Top e Flop

Nel mondo delle auto elettriche le novità introdotte da Tesla hanno sempre un peso specifico pesante. Come se la caverà la nuova berlina a stelle e strisce rispetto a Polestar 2 e BMW i4?

Ci sono novità rumorose anche se, di fatto, parecchio silenziose. Parliamo della nuova Tesla Model 3 2024, nome in codice Highland. Se a una prima occhiata frettolosa le modifiche potrebbero sembrare minime, guardandola maggiormente nel dettaglio, sia dentro sia fuori, sarete costretti a ricredervi.

A livello estetico le differenze sono percepibili all’anteriore, grazie ai nuovi fari a LED matrix, molto più sottili e aggressivi che, nella parte inferiore, ricevono una striscia a LED dedicata alle luci diurne. Nel complesso, essendo i fati più allungati e schiacciati, la linea dell’anteriore sembra più sportiva e attaccata alla strada.

Novità, poi, anche al posteriore, dove i fari a “C”, di forma più allungata e dinamica, trovano spazio su un portellone ridisegnato. Quest’ultima modifica, peraltro, non ha un impatto solo sull’estetica ma anche sulla capienza del vano di carico che così passa da 561 a 594 litri, che si aggiungono agli 88 litri del vano anteriore.

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Vista posteriore della Tesla Model 3 2024

Le varie modifiche alla carrozzeria, infine, hanno permesso di migliorare il coefficiente aerodinamico che scende a quota 0,219 dallo 0,23 precedente.

Così come gli esterni non sono stati stravolti, anche gli interni sono stati interessati solo da un “fine tuning”, ovvero delle piccole migliorie. Il classico minimalismo a cui ci ha abituati Tesla è rimasto, così come è rimasto lo schermo da 15,4 pollici posizionato centralmente. Rispetto al modello passato i tecnici del brand statunitense hanno lavorato molto sulle zone meno in vista, incrementando la qualità percepita. Tra le varie migliorie apportate all’abitacolo si annoverano anche una migliore insonorizzazione, grazie ai vetri acustici e una migliore illuminazione.

Squadra che vince non cambia: batteria e motori, rispetto al modello 2023, rimangono invariati ma, grazie ad alcuni accorgimenti, diminuiscono i consumi e aumenta l’autonomia.

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Gli interni della Tesla Model 3 2024

Per quanto riguarda la Model 3 RWD 2024 l’autonomia nel ciclo WLTP passa da 491 a 513 km, con un incremento del 4,5% e una diminuzione dell’otto percento dei consumi. Uno dei “trucchi” che consentono il miglioramento dei consumi risiede nella limitazione della velocità massima che è stata abbattuta, sulla scia di molti altri produttori, da 225 a 201 km/h.

Passando invece al modello a trazione integrale, la Long Range, l’autonomia passa da 602 a 609 km e, in questo caso, la velocità massima passa da 233 a 201 km/h.

Se, da una parte, diminuisce la velocità di entrambe le versioni, dall’altra, aumenta il prezzo, con un piccolo incremento dei listini del 2% per la Long Range e del 2,5% per la RWD. Quest’ultimo modello, infatti, costerà 42.490 euro, rispetto ai 41.490 del model year precedente; anche  la Long Range cresce di 1.000 euro e arriva a 49.990 euro.

Pro e Contro

Pro

  • Prezzo; Capienza bagagliaio

Contro

  • Design poco innovativo

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BMW i4

BMW i4

Con un prezzo d’attacco di 59.900 euro, la BMW i4 si posiziona un gradino più in alto rispetto alla Tesla Model 3. Con un design a cavallo tra le classiche berline e le coupé, la i4 si presenta sul mercato con un design molto personale, a partire dalla grande calandra a doppio rene che, ancor dopo qualche anno dalla propria presentazione, fa storcere il naso a qualcuno.

Vista lateralmente saltano subito all’occhio gli sbalzi ridotti della linea della carrozzeria, con la linea discendente del tetto, da vera coupé. Belle, poi, le maniglie che non sporgono. Per quanto riguarda il posteriore, i fari affusolati ben si raccordano con il portellone e con l’abbondante estrattore d’aria.

Per quanto riguarda gli interni, la BMW i4 è l’antitesi della Model 3. Niente minimalismo estremo, bensì un tripudio di tecnologia grazie al nuovo cruscotto digitale da 12,3 pollici, abbinato allo schermo dedicato al sistema di infotainment da 14,9 pollici.

Tutte le finiture sono curate e, per non creare troppa confusione, i tasti fisici sono ben pochi e ordinati e si limitano a quelli dedicati alle frecce d’emergenza, lo sbrinamento di lunotto e parabrezza e il volume della radio. Sul tunnel centrale, infine, accanto alla leva del cambio, c’è la solita rotellona dedicata ai comandi dell’infotainment. Peccato per i tanti optional da pagare a parte, compresa la piastra per la ricarica degli smartphone.

Se lo spazio a bordo è buono per gli occupanti anteriori, lo stesso non si può dire per chi si siede dietro. Colpa della linea discendente del tetto che, tra le altre cose, complica un po’ le operazioni di ingresso e di uscita, soprattutto per chi non è più agilissimo. Dove però la i4 recupera terreno è il bagagliaio che, oltre ad essere ben sagomato, ha una buona capienza di 470 litri.

Veniamo alle motorizzazioni: la BMW i4, attualmente, è proposta in tre tagli di potenza e due diverse batterie. La versione di accesso, la eDrive 35, sprigiona una potenza di 286 CV ed è dotata di una batteria da 70,2 kWh. A salire troviamo la eDrive 40, da 340 CV e la M50 da ben 550 CV, entrambe equipaggiate con una batteria da 83,9 kWh. L’autonomia è, rispettivamente, di 483, 589 e 520 km nel ciclo combinato.

I prezzi, come scrivevamo in apertura, partono dai 59.900 euro della eDrive 35 e salgono fino ai 77.850 della M50.

Pro e Contro

Pro

  • Design; Capienza bagagliaio; Scelta motorizzazioni

Contro

  • Prezzi; Abitabilità

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Polestar 2

Polestar 2

Volete una berlina dal look tecnologico e, al contempo, classico? La Polestar 2 potrebbe fare al caso vostro. Come da tradizione Volvo, la fastback di casa Polestar ha un design particolarmente sobrio, che non fa girare la testa dei passanti, ma che sa comunque soddisfare chi ha in mente l’eleganza.

Le linee sono squadrate e la calandra, chiusa, è incorniciata dai fari full LED che, come da manuale, hanno la tipica forma a martello di Thor. Nella vista laterale, invece, la linea spiovente del tetto scende in maniera particolarmente spigolosa, al contrario dei tratti morbidi di quella della Tesla e della BMW.

Il posteriore, anche grazie alla firma luminosa a C congiunta nella parte centrale, ha un design molto rigoroso che rende l’auto imponente, anche nella vista da dietro. Tra l’altro, i fari posteriori, sono in grado di modulare l’intensità della luce emessa, in base alle condizioni esterne, in modo tale da risparmiare la batteria. Sempre in ottica di miglioramento della resa della batteria, riducendo la resistenza aerodinamica, gli specchietti laterali sono stati studiati in modo tale da abbattere il proprio volume del 30%, con un design senza cornice. Piccole attenzioni che, messe insieme, possono fare la differenza.

Gli interni, a differenza di BMW, sono un po’ più simili, quantomeno come concetto, a quelli di Tesla, con davvero pochi fronzoli. La strumentazione, digitale, è da 12,3”, mentre il display dedicato al sistema di infotainment, posto in posizione verticale al centro della plancia, è da 11,2 pollici. Di pulsanti fisici, a parte una manciata collocati davanti al pomello del cambio, non c’è traccia.

I sedili, particolarmente avvolgenti, possono essere scelti in pelle anilina o, per chi volesse optare per scelte più ecologicamente responsabili, in tessuto o in WaveTech, materiale completamente vegano. Peccato solo per la capienza del bagagliaio che si ferma a 440 litri.

Sul fronte del propulsore, Polestar, offre una scelta piuttosto ampia, capace di soddisfare le esigenze (e gli sfizi) di tutti. Si parte dalla Standard range Single motor, che dispone di 272 CV e di un’autonomia di 546 km, per passare poi alla versione Long Range Single motor da 299 CV e 655 km di autonomia. La prima ha una batteria con una capacità di 69 kWh, mentre la seconda di 82 kWh. La stessa batteria da 82 kWh la si trova anche sulla Long Range dual Motor, che dispone di ben 421 CV e di 593 km di autonomia e sulla Long range Dual motor con Performance pack che di cavalli, invece, ne ha 476. In quest’ultimo caso, però, l’autonomia si ferma a 568 km.

Prezzi: il listino della Polestar 2 parte da 54.550 euro e sale fino ai 68.550 della Long range Dual motor con Performance pack. Già di serie, le auto sono offerte quasi full optional. Niente male.

Pro e Contro

Pro

  • Gamma Motori; Prezzo

Contro

  • Bagagliaio

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