Nel palmarès di Alvaro Bautista mancava ancora all’appello la vittoria a Imola. Casella spuntata, in Gara 1 è arrivato il primo successo al Santerno per il pilota della Ducati, che dopo essere partito dalla seconda fila è riuscito a rimontare vincendo con ben oltre tre secondi di vantaggio su Toprak Razgatlioglu, secondo al traguardo.
Anche se da fuori sembra tutto facile, la prima manche del round di Imola non è stata semplice per il campione del mondo in carica, che ha combattuto con le temperature elevate e con avversari più che agguerriti su un tracciato impegnativo dove i valori sono sembrati decisamente più equilibrati. Le temperature molto elevate hanno giocato un ruolo fondamentale e questo ha rappresentato un coefficiente di difficoltà non indifferente: “Oggi era davvero caldissimo, penso anche più dell’Indonesia. Perché questa pista è molto più impegnativa, ci sono tanti cambi di direzione, frenate forti, buche, movimenti…bisogna lottare con la moto per tutta la gara. Bisognava gestire l’energia durante la gara, oggi la pista era caldissima”, spiega Bautista dopo Gara 1.
Il grande caldo di questi giorni a Imola ha reso complicata anche la gestione delle gomme, e si è presentato un problema di surriscaldamento della gomma anteriore nel traffico, molto diffuso in MotoGP: “Quando ero dietro a Toprak ho sentito che l’anteriore non lavorava al meglio, forse senza l’aria pulita probabilmente la pressione della gomma sale, per questo ho sentito di avere meno grip. Non riuscivo a fermare la moto. Non avevo sufficiente fiducia. Perciò ho provato a rimanere lì, specialmente quando ho avuto quel momento con la moto. Ho perso margine, ma quando ho iniziato a recuperarlo, sentivo che la moto lavorava meglio. Quando sono andato davanti, l’anteriore andava meglio, quindi ho potuto aumentare il passo”.
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“La cosa buona di quest’anno è che ho tantissimo controllo della mia situazione”, racconta Bautista svelando uno dei segreti del suo dominio. “Non posso controllare gli altri piloti, posso controllare quello che faccio io, ogni momento della gara, quando e dove posso spingere, se sono al limite o meno. Per me il segreto quest’anno è questo, perché la velocità c’è, ma è chiave la gestione. Sono felice perché la moto mi permette di farlo, avendo feeling con la moto. Se non lo avessi non potrei farcela”.
Il binomio Bautista-Panigale V4R sta dominando su ogni pista e in ogni condizione, e Imola ne è la prova. Oggi è infatti arrivato il primo successo per il pilota Ducati su questo tracciato (nel 2019 aveva sfiorato l’impresa ma non era riuscito a vincere): “Per me è sempre bello quando vinco la prima volta su una pista. Questo significa che abbiamo una buona competitività. Sicuramente questa pista non era facile non Ducati o per me, ma semplicemente perché avevamo meno riferimenti rispetto ad altri circuiti. Soprattutto dopo ieri, non ero sicuro che oggi fosse possibile vincere. Ma dopo stamattina ho pensato che potessimo farcela. Per me non vuol dire niente di più speciale, stiamo lavorando molto bene, sono felice. Fortunatamente ho lo stesso feeling con la moto in ogni pista e in ogni situazione. Questa è la cosa importante, mi sento bene su ogni tracciato. Magari arriveremo su piste dove in passato siamo andati forte e faremo fatica, ma al momento sono contento”.
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