Economia

Money

Motori

Robotaxi, Cruise taglia un quarto della forza lavoro

amazon, robotaxi, cruise taglia un quarto della forza lavoro

Robotaxi, Cruise taglia un quarto della forza lavoro

Cruise in caduta libera. La società dei robotaxi di General Motors, intende ridurre del 24% la sua forza lavoro. Il taglio interesserebbe 900 dei 3.800 dipendenti assunti a tempo pieno e un numero non definito di lavoratori part-time. Mo Elshenawy, il nuovo presidente, ha dichiarato di recente durante una riunione con tutti i dipendenti che è stato toccato «il minimo storico».

L’unità di robotaxi, costata a GM 8 miliardi di dollari di perdite dal 2016 e più di 700 milioni nel solo terzo trimestre, è finita nel baratro il 2 ottobre scorso, quando un incidente grave che ha coinvolto un pedone è costato lo stop alla licenza ottenuta in agosto (dopo anni di test) da parte della Motorizzazione della California. Cruise ha interrotto il servizio e ritirato i suoi 950 veicoli a guida autonoma. L’amministratore delegato Kyle Vogt e il cofondatore Dan Kan si sono entrambi dimessi nei giorni successivi.

I licenziamenti vanno a colpire principalmente l’area commerciale e le funzioni aziendali correlate.

«Questo riflette il nostro nuovo futuro e un percorso go-to-market più deciso, che si traduce in una minore necessità immediata di personale per le posizioni commerciali e aziendali», ha dichiarato l’azienda di San Francisco.

Mercoledì Cruise aveva già licenziato nove dirigenti, tra cui il chief operating officer.

E GM, dal canto suo ha fatto sapere, tramite un portavoce, di sostenere le difficili decisioni di Cruise in materia di occupazione», perché è il modo di mettere in sicurezza i conti e assicurare la sopravvivenza in questa fase complicata. E infatti giovedì le azioni GM sono salite anche del 4,5% per poi ritracciare sotto il 2 per cento.

Cruise in novembre ha comunicato l’intenzione di prendersi una pausa per ricostruire la fiducia della clientela e di pensare a rilanciarsi in una città non ancora precisata, prima di tornare a espandersi.

Resta lo strascico dell’incidente di ottobre da cui è iniziato tutto. La Motorizzazione della California aveva definito i robotaxi di Cruise un pericolo per il pubblico e aveva affermato che l’azienda aveva comunicato in maniera ingannevole sia circa le caratteristiche della su tecnologia sia circa i dettagli dell’incidente, omettendo nel video la parte in cui il pedone sbalzato dall’impatto con un’altra automobile, veniva trascinato per alcuni metri dalle ruote della Chevrolet Bolt elettrica a guida autonoma. Sempre in novembre, la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa, agenzia federale che si occupa della sicurezza sulle strade) aveva aperto un’indagine sui robotaxi Cruise e i relativi rischi per i pedoni. Cruise potrebbe dover pagare 1,5 milioni di dollari di multa e altre sanzioni proprio per non aver mostrato i dettagli dell’incidente.

Per il futuro dei robotaxi è detta l’ultima parola? Ancora no. La tecnologia c’è e la concorrente di Cruise, Waymo, va avanti. «Offriamo decine di migliaia di corse a pagamento a settimana 24 ore su 24 a San Francisco e Phoenix e i nostri passeggeri hanno effettuato oltre 700mila viaggi completamente autonomi quest’anno», ha spiegato all’inizio di dicembre al Sole 24 Ore un portavoce della società di Alphabet, holding che controlla Google. «Abbiamo risolto molte delle sfide tecniche e ora ci concentriamo sulla trasformazione dei veicoli autonomi in un business in espansione».

Ma c’è un’altra big tech in campo: Amazon. Zoox, controllata con sede a Foster City, California, acquisita nel 2020 per una cifra dichiarata di 1 miliardo di dollari, è attiva dal 2014. Sta lavorando su un robotaxi senza volante né pedali, i cui test sulle strade pubbliche sono iniziati a febbraio. Il risultato naturale dovrebbe essere un servizio pubblico, come Uber. L’azienda californiana testa la sua tecnologia anche con veicoli tradizionali adattati come la Toyota Highlander.

TOP STORIES

Top List in the World