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Recensione – Honda CRF 1100L Africa Twin – evoluzione naturale

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MIGLIORAMENTI

Abbiamo già menzionato che poco più della metà delle vendite dell’Africa Twin sono state di Adventure Sports dal 2021. In tutte le versioni, sono state vendute più di 100.000 unità in Europa dal 2016, con la versione DCT scelta dalla maggior parte delle persone, soprattutto da coloro che utilizzano il modello principalmente su strada. Per quest’anno, la versione base ha ricevuto anche miglioramenti al motore bicilindrico parallelo da 1.084 cc, che continua a erogare la stessa potenza di 102 CV a 7.500 giri/min, ma ora con un miglioramento del 7% della coppia ai bassi regimi del motore, fino a un massimo di 112 Nm a 5.500 giri/min. Ai bassi regimi del motore, i miglioramenti sono dovuti a nuovi componenti interni attraverso un albero motore e bielle ridisegnati, nonché pistoni diversi e condotti di aspirazione dell’aria di diametro maggiore. Il rapporto di compressione del motore è stato aumentato, il sistema di iniezione è stato migliorato e il sistema di scarico è anche più leggero ed efficiente. Per quanto riguarda la trasmissione a doppia frizione (DCT), ha subito piccoli miglioramenti idraulici per una maggiore fluidità e controllo dell’acceleratore a basse velocità. Per quanto riguarda l’estetica, oltre alle diverse decorazioni, troviamo diverse soluzioni aerodinamiche e un nuovo parabrezza più alto e più largo che può essere regolato su cinque posizioni. L’area del sedile è più stretta e anche se non è nuova, ci viene ricordato che abbiamo a disposizione un pannello strumenti composto da un touchscreen TFT a colori da 6,5″ con una scelta di sfondi e connettività con Apple CarPlay e Android Auto per tutte le funzioni dello smartphone. E naturalmente, ci sono le tradizionali modalità di guida, oltre a un’unità di misurazione inerziale a 6 assi (IMU), che monitora l’Africa Twin in una frazione di secondo durante frenata, curva e accelerazione. Per quanto riguarda la moto, rimangono le ruote da 21 pollici all’anteriore e da 18 pollici al posteriore, con un design dei raggi rivisto e adatte ora a pneumatici senza camera d’aria.In questa versione di base dell’Africa Twin, la sella si trova a 850/870 mm da terra (ci sono opzioni più basse e più alte) e il peso a secco (nella versione con il tradizionale cambio a 6 marce) è di 231 kg. Per quanto riguarda la sospensione – poiché le unità elettroniche sono esclusive per l’Adventure Sports – troviamo all’anteriore una forcella rovesciata Showa da 45 mm, tipo cartuccia, con 230 mm di escursione, mentre al posteriore l’ammortizzatore monoshock Showa della stessa marca garantisce 220 mm di escursione. Per quanto riguarda gli pneumatici, questo modello può essere equipaggiato di serie con Bridgestone Battlax Adventurecross Tourer AX41T o Metzeler Karoo Street, ma sono anche approvati i Michelin Anakee Wild per chi desidera un uso più intensivo fuoristrada.

PICCOLI O NULLA DA SEGNALARE

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Fonte:Honda

Durante la nostra presentazione non abbiamo fatto una maratona di chilometri, erano circa 160, anche se la maggior parte di questi erano fuoristrada. E possiamo dire che le migliorie al motore si notano – come avevamo già notato nell’Adventure Sports – con una risposta più forte e vivace, soprattutto a bassi e medi regimi. Il viaggio è sempre facile e piacevole, come è sempre stato con i modelli Africa Twin, e non ci sono molte migliorie rispetto alla generazione precedente (non ultimo perché non ce n’erano così tante), anche se si può vedere che ogni modello Africa Twin è più raffinato, sempre più efficiente ma senza mai perdere comfort e facilità di guida.

Ci è piaciuto il fatto che questa Africa Twin sia leggermente più stretta e ci è piaciuta anche l’aerodinamica migliorata e le nuove impostazioni del parabrezza, in breve ci è piaciuto praticamente tutto ciò che questa Africa Twin fa fuoristrada. Potrebbe non essere la moto più potente o la più “racing” nel segmento, ma potrebbe essere una delle migliori opzioni per coloro che vogliono una moto per un uso quotidiano, qualche giro nel fine settimana e alcune grandi spedizioni fuoristrada. Ci è piaciuta la capacità di frenata e la facilità e la sensazione del cambio, la sospensione può sopportare molto stress e ad eccezione del numero esagerato di pulsanti sui comandi – per svolgere le operazioni sul quadro strumenti che su altre moto possono essere fatte più velocemente e semplicemente – tutto funziona molto bene su questa Africa Twin.

Ci è piaciuta molto anche la versione DCT e una volta che ci si abitua a usarla su strada, non si vorrà più nient’altro. Infatti, è quando usiamo questo sistema a doppia frizione in città o durante lunghi viaggi che ci rendiamo conto del suo valore aggiunto – per ridurre la fatica – ma nella guida più sportiva con i paddle shifters può essere anche un’opzione. Per quanto riguarda l’uso fuoristrada, dipende davvero dai gusti, dall’esperienza e dal tipo di percorso. E se l’Africa Twin è nei vostri piani, non dimenticatevi di dare un’occhiata ai pacchetti accessori attraenti, ovvero Urban Pack, Rally Pack, Travel Pack e Adventure Pack.

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