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Race for Glory – Dai rally al cinema: le auto dellepica sfida tra Lancia e Audi

race for glory – dai rally al cinema: le auto dellepica sfida tra lancia e audi

Race for Glory – Dai rally al cinema: le auto dellepica sfida tra Lancia e Audi

Eleganza e sportività, ovvero le due storiche anime della Lancia. Con il debutto della nuova Ypsilon Edizione Limitata Cassina, la Casa ha già dato prova di voler rinvigorire una tradizione di modelli dallo stile ricercato, ponendo grande attenzione a materiali e finiture dell’abitacolo. Per la sportività, invece, c’è ancora da attendere: nel 2025 toccherà alla versione HF della stessa Ypsilon, in attesa di rivedere la storica sigla associata al nome Delta. Nel frattempo, è il mondo del cinema a rinvigorire il ricordo delle glorie sportive del marchio, con il debutto del film Race for Glory – Audi vs. Lancia, diretto da Stefano Mordini e in sala dal 14 marzo.

L’italiana. La protagonista, senza dubbio, è lei, la Lancia Rally 037, ovvero l’ultima auto con trazione su due sole ruote capace di imporsi nel mondiale rally. Proprio la stagione del 1983 fa da sfondo all’epica sfida tra Lancia e Audi, raccontata nei 93 minuti della pellicola. L’esordio della vettura, com’è noto, avviene con il modello stradale, destinato a una produzione di 200 esemplari per ottenere l’omologazione nel gruppo B. Nata sulla base della Beta Montecarlo, la sportiva presenta numeri ragguardevoli per l’epoca: il suo motore da 205 CV, derivato dal 2.0 litri della Lancia Trevi e messo a punto dall’Abarth, le consente di superare i 220 km/h, facendola peraltro accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 7 secondi. La carrozzeria, elegante e sportiva al contempo, grazie alle sue forme disegnate da Pininfarina, è realizzata dallo stesso atelier piemontese con poliestere e vetroresina ed era dotata di appendici e altre soluzioni che le garantivano un importante carico aerodinamico. Da questa coupé nasce la versione da corsa, con la cilindrata che crescerà fino a 2.1 litri e una potenza che nella stagione del 1983 raggiungerà i 310 CV. Con questa vettura, il team Lancia guidato da Cesare Fiorio, che nella pellicola ha il volto di Riccardo Scamarcio, ottiene in quella stagione il titolo Costruttori, nonostante l’agguerrita concorrenza dell’Audi.

La tedesca. Un trionfo non così scontato: i capitali della Casa di Ingolstadt e l’adozione della trazione integrale, una rivoluzione per il mondiale rally, fanno pensare a uno scontato trionfo del team Audi Sport nella stagione del 1983. Del resto, la base tecnica è rappresentata da un modello all’avanguardia, che porta alla ribalta la trazione integrale di Audi: la quattro (proprio così, con la Q minuscola), ovvero la prima auto europea, diversa dalle fuoristrada, con la trazione su tutte e quattro le ruote. La versione stradale, presentata al Salone di 1980, è dotata di un motore a 5 cilindri turbo da 2.1 litri e 200 CV, capace di spingere la vettura fino a 220 km/h e di farla scattare da 0 a 100 km/h in 7,1 secondi. Già nel 1982, la sua versione da rally vince il titolo Costruttori grazie alle sette vittorie in stagione. Forte di questo successo, appare scontato un bis nel 1983 con le sue evoluzioni, le quattro A1 e A2, negato proprio dalla 037. In compenso, la Casa tedesca ottiene il titolo Piloti con il finlandese Hannu Mikkola. Il doppio trionfo nella classifica Costruttori e Piloti, con Stig Blomqvist, arriverà tuttavia già nel 1984.

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