Il primo contatto con l'ibrida plug-in da 180 CV
- Design e dimensioni
- Interni e tecnologia
- La prova su strada
- Consumi e ricarica
- Allestimenti e prezzi
L’Opel Astra è giunta alla sua sesta generazione, ma la storia di questo modello è ancora più lunga, perché si può tornare indietro negli anni ’30, quando debuttò sulle strade europee la Kadett. È stata l’antenata di questa fortunata vettura, che ora si è rinnovata in maniera piuttosto sostanziale, sia nel design, che nel lato tecnico.
In particolare, sono arrivate ora le versioni elettrificate. Ed è stata proprio l’ibrida plug-in da 180 cavalli che abbiamo avuto l’occasione di provare in anteprima, sulle strade nei dintorni di Lisbona. Un primo contatto per avere le iniziali impressioni di guida su questo modello, in attesa di poter fare una vera e più completa prova nei prossimi mesi.
Design e dimensioni
Prima di addentrarci però nel test drive, diamo uno sguardo a questa sesta serie della vettura del Fulmine. Le novità si notano sin da una prima occhiata: la nuova Astra acquisisce la nuova firma del marchio, cioè l’Opel Vizor, già visto su altri recenti modelli della casa tedesca. Con la mascherina orizzontale nera sul frontale, in cui sono inglobati i nuovi fari full LED, con a richiesta la possibilità di ottenere gli IntelliLux (di serie dall’allestimento Elegance), con la tecnologia notturna, per una migliore visibilità, senza infastidire gli altri automobilisti, grazie al cono d’ombra creato automaticamente dai LED all’arrivo di un’altra vettura.
Interni e tecnologia
La vera rivoluzione è arrivata all’interno dell’abitacolo, dove è stato adottato il Pure Panel. Un doppio schermo da 10 pollici per inglobare il cruscotto digitale ed il sistema di infotainment. Il primo con tutte le informazioni necessarie per la guida, compresa la navigazione ed i consumi, mentre il secondo dedicato all’intrattenimento. Pochi tasti fisici, legati alla climatizzazione, gli ADAS ed il tasto Home, per il resto si utilizzano il touchscreen o i comandi al volante. Sono disponibili anche i comandi vocali ‘Hey Opel’, migliorati e con il riconoscimento di 20 lingue, tra cui l’italiano.
La compatibilità con gli smartphone è garantita dai protocolli Apple CarPlay e Android Auto, in modalità wireless o collegandosi ad una delle 3 prese USB-C presenti nell’abitacolo. La grafica del sistema di infotainment è chiara ed il funzionamento è intuitivo, così come la navigazione TomTom è precisa e aggiornata, portandoti con chiarezza a destinazione. Sulla ‘nostra’ Opel Astra c’era anche l’head-up display, comodo e con molte più informazioni rispetto ad alcuni modelli della concorrenza, comprese le indicazioni per la navigazione, la stazione radio o il volume.
Parlando di ambiente, sono presenti i comodi sedili certificati AGR, con coperture in tessuto, pelle o Alcantara a seconda dell’allestimento, anche ventilati e riscaldabili. Nel complesso, ci sono materiali di maggiore qualità e più morbidi al tatto, rispetto alla precedente generazione, con plastica dura solamente sui pannelli delle portiere. Sono presenti anche 30 litri di vani portaoggetti, tra cui uno slot per depositare il proprio smartphone, anche con la ricarica wireless.
La prova su strada
Ora ci mettiamo al volante della nuova Opel Astra. Come dicevamo, la versione in prova è l’ibrida plug-in, con motore 1.6 benzina accoppiato al propulsore elettrico da 110 CV, per una potenza complessiva dell’unità di 180 cavalli, con 360 Nm di coppia massima. È accoppiato al cambio automatico ad otto rapporti ed alla batteria da 12.4 kWh che, secondo la casa, garantisce un’autonomia di 60 chilometri (WLTP) in 100% elettrico, che diventano 75 in un contesto cittadino.
La vettura è basata sulla nuova piattaforma EMP2 di terza generazione, rinnovata per il 50% rispetto alla seconda, e si nota subito una maggiore agilità da parte della vettura tedesca, rispetto alla versione precedente. Lo sterzo è preciso e con la giusta rigidità, per affrontare il percorso misto da noi percorso, così come l’assetto permette una buona tenuta di strada, con un comfort importante quando si è al volante. Questo aspetto è aiutato anche dal comportamento delle sospensioni, in grado di assorbire piuttosto bene le asperità del terreno, come buche o dossi.
Se poi ci si vuole divertire un po’ di più al volante, si può adottare la modalità Sport. Lo sterzo diventa più rigido, l’accelerazione più rapida, pur mantenendo un’ottima tenuta di strada. Le altre due modalità di guida previste dalla versione plug-in sono la Hybrid, in cui il sistema sceglie autonomamente se utilizzare il motore elettrico, termico o in quale combinazione, oppure la Electric, in cui la vettura viaggia solamente a zero emissioni. Ovviamente previa una batteria carica.
Consumi e ricarica
Chiudiamo con il classico focus sui consumi. Siamo partiti con la batteria carica al 100% ed abbiamo percorso una settantina di chilometri, di cui i primi 30 in autostrada e gli altri su un percorso misto, sempre in modalità Hybrid. Il computer di bordo ci ha segnalato un consumo di 2,5 litri ogni 100 chilometri. Ovviamente si tratta di un dato parziale, visto che per verificare veramente i consumi, servirà affrontare una prova più lunga e completa, con anche la possibilità di ricaricare la batteria.
A questo proposito, la casa tedesca ha parlato di un’ora e 55 minuti per una ricarica completa, con una potenza di 7,4 kWh. È disponibile anche la modalità ‘B’ (Brake) per aumentare la ricarica durante la marcia, sfruttando la frenata. Ma, per quanto abbiamo potuto verificare, si riesce a ricaricare davvero poco quando si è in marcia, anche se si percorre una discesa e, appunto, con la modalità ‘B’.
Allestimenti e prezzi
La nuova Opel Astra è disponibile con l’allestimento d’ingresso Edition, per poi salire con Elegance, Business Elegance, GS Line e Ultimate. La vettura su cui abbiamo effettuato la prova era quest’ultima, quindi con un equipaggiamento completo, comprensivo anche di cerchi da 18 pollici, i fari Pixel Matrix a LED ed il sistema IntelliDrive 1.0. Oltre alla versione ibrida 180 (la 225 arriverà entro l’anno), sono disponibili i motori 1.2 benzina da 110 o 130 CV ed il 1.5 diesel da 130 CV. Infine, nel 2023 arriverà anche la versione 100% elettrica, anche per la wagon Sports Tourer.
Parlando del listino, la vettura parte da 24.500 euro per l’ingresso benzina, per il diesel si parte da 27.300 euro, mentre l’ibrida apre il listino a 35.300 euro. Se ci si vuole mettere al volante della plug-in con allestimento Ultimate, cioè quella da noi provata, bisogna arrivare a 42.300 euro.