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Nuova Fiat 600, domani l’anteprima a Torino. Torna anche la Topolino: storia di due icone. Le foto

«Vogliamo un’auto da 5 mila lire»Fiat lancia la Nuova 600, crossover elettrica pronta a essere svelata il 4 luglio a Torino sulla pista del Lingotto. Previsto anche il ritorno della mitica Topolino. Ripercorriamo la storia di queste due vetture: Circa novanta anni fa, nell’aprile del 1934, mentre al Salone dell’automobile di Milano (che si tiene all’epoca nella sede storica della Fiera Campionaria milanese) la Fiat presenta la rinnovata Balilla (508B, a 4 marce), Antonio Fessia, direttore dell’Ufficio Tecnico Motori Avio, convoca l’ingegner Dante Giacosa nel suo ufficio all’ultimo piano della palazzina del Lingotto, a Torino, accogliendolo con una domanda a bruciapelo: «Giacosa, il senatore Agnelli vuole una vettura piccola, economica, che possa essere venduta al prezzo di 5 mila lire. Se la sente di disegnare lo chassis, compreso il motore?». Il ventottenne ingegnere, da poco nominato caporeparto dell’Ufficio Tecnico Motori Avio trattiene a fatica il suo entusiasmo: «Certo, che me la sento» e, senza interrompere l’attività nel settore dei motori d’aviazione mette immediatamente allo studio la vetturetta.Il progetto Zero ADifficile comprendere i motivi della scelta del senatore Agnelli di affidare all’Ufficio Tecnico Motori Avio lo sviluppo della futura utilitaria, certo è che Giacosa è la persona giusta per il progetto, che darà origine a un’automobile destinata a rimanere in produzione dal 1936 al 1955, a venir assemblata su licenza in Francia (Simca 5), in Germania (NSU 500), in Polonia (Polsky Fiat), in Austria (Steyr-Daimler-Puch) e in India (Premier). Il progetto Zero A (A come Aviazione) entra in produzione nella tarda primavera del 1936 e il nuovo modello viene lanciato il 15 giugno 1936 con la denominazione di Fiat “500”, la più piccola vettura del mondo prodotta in grande serie con un motore a quattro cilindri di soli 569 cc di cilindrata (13 CV a 4.000 giri). La sua velocità massima è di 85 km/h, la vettura pesa a vuoto 535 kg, può trasportare due persone e 50 kg di bagaglio e consuma 6 litri di benzina ogni 100 km. Il prezzo è di 8.900 lire, quando lo stipendio medio di un impiegato si aggira sulle 450 lire al mese.Da cosa nasce il nome TopolinoLe dimensioni compatte, il look distintivo (ispirato agli stilemi della più grande Fiat 1500) e l’agilità del modello valgono alla Fiat 500 l’affettuoso nomignolo di “Topolino”, che accompagnerà la vetturetta per i suoi vent’anni di carriera: il primo modello (Topolino A “balestra corta”, 46 mila esemplari prodotti) lascia il posto verso la metà del 1938 alla successiva balestra lunga (prodotta fino al 1948 in 76 mila unità), sostituita dalla Topolino B con motore a valvole in testa da 16,5 cavalli a 4.400 giri, 660 mila lire per la versione Berlinetta e 775 mila per la “Giardiniera-Belvedere”, la station wagon a quattro posti. Il motore più potente permette alla Topolino B di raggiungere i 95 km/h, le valvole in testa riducono il consumo a 5 litri ogni 100 km. Sono oltre 21 mila le 500 B costruite tra il 1948 e il 1949. Un modello totalmente nuovo Al Salone di Ginevra del 1949 (17-27 marzo) Fiat presenta l’evoluzione definitiva della Topolino, la 500 C: aggiornata nella meccanica (la potenza rimane invariata, ma il motore ha una nuova testa in alluminio), il modello è completamente rinnovato nella linea, con un nuovo frontale più moderno, e nelle funzionalità: per esempio offre l’impianto di riscaldamento dell’abitacolo con sistema di disappannamento del parabrezza, il primo modello Fiat a disporre di serie di questo accessorio. Come per la Topolino B, il listino della Topolino C si articola sulla versione Berlinetta a due posti (625 mila lire) e sulla Giardiniera a quattro posti (795 mila lire). Potenza e velocità massima rimangono invariate rispetto alla Topolino B, aumenta leggermente il peso a vuoto, che passa da 600 a 610 chilogrammi. Dal 1949 al 1955 sono 376.370 le Topolino C vendute.La Fiat 600 di GiacosaNel 1955 la Casa torinese sostituisce la Fiat 500 (Topolino C) con un nuovo modello, la 600, un’altra vettura rivoluzionaria, sempre opera dell’ingegner Giacosa: la 600 abbandona la configurazione classica con motore anteriore e trazione posteriore e con telaio e carrozzeria separati della 500 Topolino a favore di una struttura a carrozzeria portante con motore e trazione posteriori. L’abitabilità, per la versione berlina, passa a quattro persone, mentre la variante che sostituisce la Giardinetta, denominata 600 Multipla dalla Direzione Commerciale, può accogliere fino a 6 persone. Il quattro cilindri di 633 cc della Fiat 600 sviluppa 21,5 cavalli, la berlina pesa a vuoto 585 kg, raggiunge i 95 km/h, consuma 5,7 litri di benzina ogni 100 chilometri e può trasportare 4 persone e 30 kg di bagaglio. Con la 600 la produzione automobilistica della Casa torinese supera le 1.000 unità al giorno. Il prezzo è di 590 mila lire per la berlina e parte da 730 mila lire per la Multipla, presentata nel 1956.La gamma è completata con la 500La gamma Fiat viene completata il 4 luglio 1957 dalla Nuova 500, un modello completamente nuovo con carrozzeria berlinetta a due posti che ricalca lo schema della Fiat 600 ed è destinato a raccogliere l’eredità delle Topolino A, B e C: equipaggiata con un bicilindrico raffreddato ad aria di 479 cc e 13 cavalli, la Nuova 500 raggiunge gli 85 km/h, trasporta 2 persone e 70 kg di bagagli e consuma 4,5 litri di benzina ogni 100 chilometri. Il suo peso a vuoto è di 470 kg e il prezzo è di 465 mila lire per la versione berlina (circa 13 mensilità di un impiegato): la Nuova 500 sarebbe rimasta in produzione fino al 1975 (1977 con carrozzeria Giardiniera) e realizzata in circa 5 milioni di esemplari.

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