Economia

Money

Motori

Multe stradali, il 2023 anno critico per l’Italia: i dati allarmanti

In Italia si registrano molto spesso, in diversi periodi dell’anno, dati piuttosto preoccupanti sulle multe stradali. Nello specifico, il 2023 è stata un’annata alquanto critica e complessa, con delle percentuali che fanno riflettere molto. Scopriamo qualche dettaglio in più.

multe stradali, il 2023 anno critico per l’italia: i dati allarmanti

Image by Stefan Schweihofer from Pixabay

Non rispettare le norme del Codice della Strada – i limiti di velocità, le precedenze, la distanza di sicurezza e l’uso delle cinture di sicurezza – comporta spesso sanzioni e multe, più o meno gravi. L’Italia è uno dei paesi in cui i Comuni riscuotono più contravvenzioni da parte degli utenti della strada, e stando ai dati negli ultimi anni questo fenomeno si sta verificando sempre più frequentemente.

Per evitare sanzioni e multe salate, oltre al rispetto di quanto sopra citato, si consiglia anche di controllare periodicamente lo stato del proprio veicolo, verificando che sia in regola con la revisione, l’assicurazione, il bollo e che abbia tutti gli accessori obbligatori, come le luci, gli specchietti, i pneumatici, il triangolo e il giubbotto riflettente.

Tutte cose che ogni utente della strada ormai dovrebbe sapere di gran lunga. Ciononostante, nel corso del 2023 l’Italia ha assistito a un aumento significativo delle entrate derivanti dalle multe stradali, con una somma complessiva che ha superato 1,5 miliardi di euro. Questo incremento ha rappresentato una tendenza rilevante rispetto agli anni precedenti, e ha sollevato diverse questioni riguardo alla gestione delle violazioni del codice stradale.

I dati rassicurano ben poco

multe stradali, il 2023 anno critico per l’italia: i dati allarmanti

Image by Michael Schüler from Pixabay

Il boom delle multe è stato evidenziato da un totale di 1,53 miliardi di euro pagati dagli automobilisti italiani. Questo ha rappresentato un aumento del 6,4% rispetto all’anno precedente e addirittura del 23,7% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima dell’era Covid-19. Dopo un periodo di raccolta limitata dovuta ai lockdown e all’aumento dello smartworking, l’applicazione delle multe è tornata a essere una fonte significativa di entrate per il governo.

L’aumento delle entrate è stato attribuito principalmente all’inflazione, che ha causato un aumento dei prezzi delle sanzioni. Tuttavia, al netto dell’inflazione, le entrate da multe nel 2023 sono aumentate del 6,9% rispetto al 2019, a causa di un aumento delle violazioni rilevate, di controlli più rigorosi e di strumenti di riscossione più efficienti. Mentre nelle grandi città le entrate sono rimaste relativamente stabili, con un aumento del 3,3% dal 2019 al 2023, si è registrato un notevole incremento nelle entrate provenienti dai comuni di medie e piccole dimensioni.

Quali sono le città più colpite

In particolare, i comuni con meno di 10.000 abitanti hanno registrato un aumento del 50% delle entrate da multe. Ciò è dovuto al fatto che in questi centri i divieti di sosta sono meno rigorosamente controllati e gli autovelox sono stati oggetto di critiche, specialmente quelli posizionati su strade molto trafficate di piccoli comuni.

Firenze si è distinta come la zona più colpita dalle multe e la più efficiente nel riscuoterle, con il centro-nord che rappresenta l’84,3% del totale delle entrate. Firenze ha incassato €198,60 pro capite nel 2023, rappresentando un significativo aumento rispetto al 2019. Tuttavia, va notato che parte di queste entrate deriva dalle multe inflitte ai turisti oltre che ai residenti.

Al contrario, Milano e Roma hanno registrato un calo delle entrate da multe rispetto agli anni precedenti. Milano rimane comunque tra le città con le entrate più elevate pro capite, con €108,10. Altre città che superano i €100 pro capite includono Rieti (€151,30), Siena (€133,50), Potenza (€120,70) e Padova (€103,20).

Il 2023, dunque, è stato un anno piuttosto critico per l’Italia, con un aumento delle violazioni rilevate e un miglioramento della riscossione. Le grandi città hanno mantenuto stabili le loro entrate. I comuni più piccoli, invece, hanno registrato un notevole incremento, sollevando interrogativi sulle politiche di applicazione del codice stradale e sull’efficacia dei controlli.

TOP STORIES

Top List in the World