Mercato europeo – La ripresa prosegue: +12,2% a febbraio, boom per le elettriche
Italia nella top 3. A trainare la crescita mensile della domanda europea sono soprattutto i cinque mercati più grandi, a partire dal Regno Unito (+26,2%), dalla Spagna (+19,2%) e dall’Italia (+17,4%); la Francia è a quota +9,4% e la Germania a +2,8%. L’andamento di febbraio, unito a quello di gennaio, porta il primo bimestre a un aumento delle immatricolazioni dell’11,5%, con 1.814.048 unità. In tale periodo, i mercati più brillanti sono stati quello della Spagna (+32,1%), del Regno Unito (+18,6%) e dell’Italia (+18,2%). Rimangono sotto il 10% il tasso di crescita della Francia (+9,1%) e – soprattutto – quello della Germania (+0,2%).
Le alimentazioni. Anche questo mese l’Acea fornisce uno spaccato delle diverse alimentazioni: dopo la frenata di gennaio (rispetto agli ultimi mesi del 2022) tornano in grande spolvero le elettriche con un +33,6%. Solo nell’area dell’Unione europea, le auto a batteria crescono del 39,7%, raggiungendo una quota di mercato del 12,1%, contro il 9,7% di febbraio 2022 grazie a una crescita a doppia cifra (se non tripla) in diversi Paesi. Le ibride plug-in scendono del 7,2%, mentre le ibride non ricaricabili salgono del 23,2%. In aumento anche le benzina (+12,8%) e in calo le diesel (-8,9%).
I costruttori tedeschi. Il gruppo Volkswagen ha registrato immatricolazioni mensili per 235.404 veicoli e una crescita del 21,2%, per effetto di un aumento generalizzato per i suoi marchi: +22,6% per VW, +21,3% per Skoda, +19,3% per Audi, +3% per Seat, +66,4% per Cupra, +33,7% per Porsche e +5% per il polo del lusso composto da Bentley e Lamborghini. Nel mondo premium, il gruppo BMW ha targato 56.092 vetture (-5,7%), con il marchio dell’Elica in calo del 2,2% e la Mini in contrazione del 17,1%. Andamento positivo per la Mercedes-Benz, con 50.017 immatricolazioni e un 4,2%, frutto del +5,4% del brand della Stella a tre punte e del -24,9% della Smart.
Le altre Case occidentali. Per il gruppo Renault le immatricolazioni sono salite del 28,8% a 91.352 unità, con il brand della Losanga in crescita dell’11,6%, la Dacia in miglioramento del 53,6% e l’Alpine in discesa del 4,3%. Performance positive anche per la Ford, con un +3,6% (39.209 unità). Stessa percentuale di crescita è stata registrata dalla Volvo, grazie a 19.996 targhe, mentre la Jaguar Land Rover ha piazzato 7.005 veicoli, con un +38,6% dovuto al +63,9% del marchio dei fuoristrada e al -23,7% del brand del Giaguaro.
Asiatiche e Tesla. Il gruppo Hyundai/Kia ha targato 77.375 vetture, l’1,4% in più nel confronto annuo, con un +2,2% per il marchio Hyundai e un +0,7% per la Kia. Bene anche Toyota, con 65.059 immatricolazioni e un +14,4% legato soprattutto al brand delle tre ellissi (+14,8%), mentre la Lexus ha messo a segno un +6,6%. La Nissan ha riscontrato una crescita del 38,2% (19.377 unità immatricolate), la Mazda del 28,31% (12.487) e la Suzuki del 12,8% (12.581). Scendono la Honda, che ha perso il 35,5% (3.681 vetture) e la Mitsubishi, con un -49,6% (2.397). Infine, la Tesla ha immatricolato 23.449 auto (+47,2%).