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Maserati GT2, ha già sorpreso: "In pista pronta e veloce subito"

La Maserati GT2 è quasi pronta a fare il suo esordio in pista nei campionati dedicati e mancano solo alcuni piccoli aspetti da affinare.

Lo scorso fine settimana la Casa del Tridente ha mostrato a Spa-Francorchamps il suo nuovissimo prodotto da corsa costruito sulle basi della MC20, come annunciato un anno fa.

Il Responsabile Tecnico, Vincent Biard, ha raccontato in questa esclusiva intervista concessa a Motorsport.com come tutti processi di progettazione e sviluppo sono stati affrontati, sottolineando quanto le simulazioni all’avanguardia del Costruttore emiliano abbiano consentito di bruciare le tappe nel corso dei mesi, fino al primo Shakedown effettuato nel marzo scorso.

Maserati GT2

Photo by: Maserati Media Center

Sono passati quasi 12 mesi dalla presentazione del progetto, com’è stato portato avanti il lavoro dal 2022?

“Il progetto era già a buon punto, abbiamo lavorato sulle basi della MC20 partendo dalla monoscocca, che è veramente un pezzo a regola d’arte in termini di leggerezza e rigidezza, oltre al motore Nettuno V6. Attorno si è costruita un’auto da corsa performante ed innovativa che possa correre in tutte le serie che annoverano le GT2”.

Quante altre cose in comune ha la GT2 con la MC20?

“Non vorrei dire che la GT2 è una derivata dalla MC20 perché di fatto è stata rivoluzionata, seppur utilizzando le basi di questa. Siamo partiti dal virtuale utilizzando la simulazione dinamica presente all’Innovation Lab di Maserati a Modena, che è un sistema unico al mondo, per definire assieme al nostro pilota, Andrea Bertolini, tutti i set-up legati alle sospensioni modificate rispetto alla MC20, pneumatici e ogni cosa legata alla dinamica del veicolo”.

Quanto vi ha aiutato il processo al simulatore?

“Moltissimo, ci ha consentito di bruciare le tappe ed essere già pronti quando siamo andati a fare i test in pista. Abbiamo cominciato a marzo col primo Shakedown a Varano per affinare le prime soluzioni e ci siamo accorti che eravamo molto vicini a ciò che era stato fatto in virtuale”.

Non è un fatto scontato…

“No, per niente. La correlazione tra i dati però era eccezionale e permette al pilota di lavorare già su buone basi. L’esperienza acquisita e lo sviluppo delle varie situazioni ci ha permesso di arrivare molto vicini a ciò che volevamo su pneumatici, elementi meccanici, rigidezze e tutto ciò che serve al pilota per poi definire il set-up di base”.

Il motore Nettuno come lo avete preparato?

“Questo è un aspetto importante perché un motore da corsa deve essere adeguato alle sollecitazioni che può avere nell’arco di una gara e pronto ad affrontare anche gli eventi endurance da 24 Ore. Questo ha portato a dimensioni diverse del turbo e l’adattamento degli scarichi racing. La base era già ottima, per cui ci siamo concentrati su questi aspetti”.

Vi siete associati a YCOM per questo lavoro, come vi siete trovati?

“Benissimo, è una realtà italiana di grande eccellenza, esperienza e capacità all’interno della Motor Valley nel campo delle componenti, materiali compositi e fibre naturali”.

Maserati MC20 GT2

Photo by: Francesco Corghi

Il vostro capo designer, Pablo D’Agostino, ha detto che c’è stata grande sinergia fra i vari reparti…

“E’ vero! Abbiamo disegnato una vettura base e lui, con il Centro Stile, ha portato avanti un lavoro assieme a noi sulla aerodinamica, rendendo bello ciò che era già efficiente. Anche operando nel campo virtuale con la CFD, calcoli, flussi d’aria e raffreddamento. Successivamente abbiamo installato le parti da corsa, come il cambio a 6 marce elettroattuato, sedili e cinture, pedaliera, volante, cellula di sicurezza e serbatoio omologati FIA. Insomma, tutto ciò che ci permette di gareggiare e che non si trova sulla MC20”.

Un lavoro che sembra molto lungo, anche se è passato già un anno…

“Esatto, ma in realtà siamo partiti anche prima. Però tutto ciò ha permesso di arrivare oggi alla presentazione della vettura e quindi l’obiettivo è fare le ultime gare del campionato GT2 per fare esperienza, come avevamo fatto con la MC12, che poi ha vinto parecchio, per fortuna!”

Dopo lo Shakedown di Varano quali altri test avete svolto?

“Siamo andati a Monza, Vallelunga e Misano, rimanendo per ora in Italia. Tutte queste piste le abbiamo anche al simulatore, col quale prepariamo l’auto assieme al pilota sulle regolazioni di motore, cambio e quant’altro”.

Cosa vi manca da fare nei prossimi test?

“Ancora non abbiamo terminato il lavoro, anche perché l’obiettivo è fare le gare endurance quindi dobbiamo percorrerne altri per affinare tutto quello che consegue, come freni, dischi e solidità di ogni componente. Per ora abbiamo girato con un solo telaio”.

L’esordio quando sarà?

“L’obiettivo è prendere parte alle ultime gare del GT2 European Championship, ci sono date a settembre ed ottobre su piste diverse come Valencia e Paul Ricard. In questi due mesi estivi proseguiremo i test di sviluppo per verificare il tutto”.

Bertolini è il vostro pilota di riferimento, quanto vi ha aiutato?

“Andrea è il nostro ambasciatore del marchio e vanta una grandissima esperienza nel mondo delle corse. I suoi consigli ci fanno progredire con una velocità enorme, non solo su simulatore, guida e validazione della macchina. Ha spinto molto anche per aiutarci nel definire l’ergonomia dal punto di vista del pilota”.

Assieme al Centro Stile…

“Esatto, le discussioni con Pablo sono state tante. A volte lo stile va in contrasto con la tecnica e ciò che ha aiutato ad unire le parti è stato proprio il cliente utilizzatore finale, ossia Andrea in quanto pilota. Ci ha fatto convergere su aspetti come gli interni, ad esempio colori e posizioni dei pulsanti sulla console di bordo. Col talento di Pablo tutto diventa bello”.

Stile e tecnica non sempre combaciano, ma a quanto pare voi siete andati d’accordissimo…

“E’ abbastanza raro, bisogna ammetterlo, ma nel nostro caso ha funzionato benissimo! Il Centro Stile ha reso bello quello che funzionava e noi abbiamo reso efficiente ciò che loro avevano pensato. E il triangolo si chiude con il pilota”.

C’è qualcosa che ti ha sorpreso di questa vettura una volta scesa in pista?

“Forse proprio la velocità con cui si è dimostrata pronta, la preparazione fatta a monte virtualmente era già ottima. Bertolini è un pilota estremamente esigente, serio e competitivo; vederlo soddisfatto e contento di una vettura già performante è stata una cosa che ha fatto molto piacere! D’altra parte, qualche timore c’è sempre… E poi la bellezza dell’auto, quello sorprende sempre e si ricollega al discorso che facevo prima dello sviluppo tecnico unito allo stile”.

Invece quale è stato l’aspetto più difficile che hai trovato lungo il cammino?

“In un periodo di tempo molto breve riuscire a validare gli elementi della vettura. Nelle sessioni in pista tutto doveva essere integrato alla perfezione, come raffreddamento freni, durata del cambio, efficienza aerodinamica, capacità di affinare e adattare le sospensioni, correggere i dettagli che il pilota segnalava. Sono tutte cose lunghe sulle quali si lavora assieme. Questo è difficile, ma rappresenta a pieno l’unità di un team”.

Ora si comincia: avvertite la pressione di rappresentare un marchio che da un po’ di tempo non corre, ma che ha vinto tanto in passato?

“Più che una pressione è una forza! Le corse sono nel cuore di Maserati, ce l’abbiamo dentro. Il marchio nella storia ha ottenuto successi in passato, ma anche più recenti con la MC12. E’ una spinta, quindi penso che tutta Maserati possa andare orgogliosa della capacità di andare in pista e competere con altri grandi nomi”.

Quando sarà disponibile per i clienti?

“A partire da luglio sono aperti gli ordini della vettura e le prime consegne verranno effettuate dopo l’estate, di modo che i team possano correre il prima possibile. Manifestazioni d’interesse ne abbiamo già avute, per cui procederemo in fretta”.

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