(Afp)
Charles aveva appena ribadito la propria fede ferrarista. Crede nel progetto, nelle persone, in un futuro di segno molto diverso da questo, in perenne chiaroscuro. E ha subito offerto il meglio del proprio repertorio per confermare in pista le parole rilasciate al . In attesa che la Ferrari faccia un passo concreto sul fronte contratto, dato sin qui come un tema non urgente. Forse, sul tavolo, resta qualche nodo da sciogliere a proposito dei ruoli e delle priorità dentro la squadra, ma che Charles desideri restare dove si trova per vincere con il Cavallino sul casco, è ormai una evidenza.
Non ha, va detto senza malizia, vere e proprie alternative, ha compreso da tempo cosa significa guidare per la Ferrari in termini di popolarità, ma ora, da qui a fine anno, per non parlare del 2024, diventa decisivo portare in pista una qualità tecnica di tutt’altra fattura. Non è detto che accada e non accadrà nulla di trascendentale entro fine stagione, salvo occasioni particolari e propizie, da cogliere al volo. Proprio per questo, che arrivi un colpo d’ala, ma sì: un Gp bizzarro, un caos da pioggia, un acciacco Red Bull. Giusto per spazzare via una intera gamma di espressioni sconfortate che pure ha segnato il percorso recente di Leclerc, di chi fa il tifo per lui. Insomma, vanno bene le dichiarazioni ufficiali ma urge un pizzico di allegria, un tocco di felicità. Per far credere anche a noi che di una bella storia d’amore si tratta, si tratterà.