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Le hypercar elettriche hanno i giorno contati?

Secondo Mate Rimac, fondatore della Casa che porta il suo nome, si. E l'erede della Nevera potrebbe adottare un nuovo powertrain

le hypercar elettriche hanno i giorno contati?

Le hypercar elettriche sono veloci. Velocissime. Talmente tanto da non far segnare svariati record sulle piste di mezzo mondo. Il loro destino però sembra segnato: potrebbero scomparire presto.

A sostenerlo non è un personaggio qualunque ma Mate Rimac, fondatore della Casa che porta il suo nome e l’uomo dietro alla Rimac Nevera, hypercar a batterie da 1.914 CV. Intervenuto in occasione del Financial Times Future of the Car Summit il manager croato ha infatti dichiarato che i clienti di tali bolidi stiano rivolgendo le loro attenzioni – e i loro soldi – ad altri tipi di auto. “Ci siamo resi conto che l’elettrificazione è ormai diventata mainstream e gli acquirenti di fascia alta vogliono differenziarsi”. 

Futuro incerto

Ecco quindi il cambio di trend: chi può spendere vuole tornare all’analogico, non a ciò che comprano tutti gli altri. Rimac ha fatto un esempio per spiegare meglio il concetto “Un Apple Watch può fare tantissime cose, è più preciso, può misurare i battiti del cuore. Ma nessuno pagherebbe 200.000 euro per un Apple Watch“. Parafrasando: le auto elettriche funzionano e fanno tantissime cose, ma un classico orologio analogico ha un fascino non paragonabile che giustifica esborsi economici a più zeri.

Rimac Nevera

Da qui le domande sul futuro di Rimac: cosa verrà dopo la Nevera, per la quale è prevista una produzione di 150 unità, 50 delle quali già vendute? “Penso che ci sia una nicchia per fare cose che non si possono fare con un motore a combustione“, ha detto Mate Rimac. “Non si tratta di essere elettrici; si tratta di fare cose che le altre auto non possono fare e di offrire un’esperienza unica”.

Già qualche tempo fa il numero uno della Casa (nonché CEO di Bugatti) aveva parlato della tecnologia a nanotubi, per ottenere elettricità riscaldando carburanti come benzina, diesel o idrogeno. Un elettrico particolare, con un efficienza energetica dell’80%. Tecnologia all’avanguardia ancora tutta da testare.

Rimane aperta la possibilità di un più classico powertrain ibrido, magari derivato da quello che muoverà la prossima hypercar Bugatti, basato su un monumentale V16 aspirato. 

La Rimac Nevera vista dal vivo

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