Conosciamo bene la storia di Rimac, azienda croata che da semplice startup in pochi anni è diventata un'azienda molto importante tanto da arrivare a controllare Bugatti. Realtà che ha saputo stupire grazie ai suoi progetti innovativi in campo automotive.
Mate Rimac, durante il suo intervento, ha evidenziato come oggi il mondo sia cambiato e che la sua azienda deve adeguarsi per continuare ad offrire esperienze uniche. Quando partì lo sviluppo delle Nevera nel 2016/2017, Mate Rimac ricorda che l'elettrico era visto come una tecnologia esclusiva con grandi potenzialità.
Da allora, però, le cose sono cambiate. L'elettrico, da sempre sinonimo di grandi prestazioni, è oggi diventato rapidamente mainstream, soprattutto a causa della spinta dei legislatori che vogliono imporre rapidamente questa tecnologia e questo ha fatto perdere di esclusività le hypercar elettriche.
I clienti che puntano a volersi distinguere (e che se lo possono permettere) oggi vogliano qualcosa di diverso e un'azienda come Rimac deve seguire le tendenze del mercato per rimanere competitiva. Il numero uno dell'azienda fa un esempio molto chiaro. Oggi le persone sono tornate a chiedere una “tecnologia analogica” e auto endotermiche per provare esperienza uniche. Mate Rimac utilizza un’analogia secondo cui gli orologi analogici di fascia alta richiedono molti più soldi degli smartwatch oggi sul mercato.
Un Apple Watch può fare tutto meglio (rispetto ad un cronografo artigianale). Può fare mille altre cose; è molto più preciso; può misurare la frequenza cardiaca. Ma nessuno pagherebbe 200.000 dollari per un Apple Watch.
Rimac ha anche affermato di non vedere un ritorno della domanda per le hypercar elettriche, poiché tale tecnologia rende difficile differenziare i veicoli, qualcosa che secondo lui è di vitale importanza nel segmento delle hypercar. Questo è uno dei motivi principali per cui ha spinto per lo sviluppo di un nuovo motore V16 per l'erede della Bugatti Chiron, la cui presentazione è prevista per il mese prossimo.