La Punto Suv mai nata e gli altri progetti incompiuti di Fiat. Le storie, le foto

La Fiat Punto del 2013La Punto è stata una delle auto di maggior successo di Fiat e ha detto addio al mercato nel 2012, mentre la preferenza dei clienti verso Suv e crossover stava crescendo sempre di più. «Avevamo proposto per il 2013 una nuova versione della Punto con le ruote alte, carrozzeria da crossover e design ispirato alla 500. Il progetto era pronto, il design finito, ma Sergio Marchionne tuttavia la bocciò a causa dei margini di guadagno troppo risicati sul modello e di una piattaforma adeguata che in quel momento Fiat Chrysler non aveva», ha raccontato per la prima volta Olivier Francois, Ceo di Fiat (all’epoca capo del marchio), durante la presentazione della nuova 600, la crossover compatta svelata a Torino. L’auto è poi uscita nel 2014 come Fiat 500X, ma le dimensioni erano più grandi di quanto ipotizzato inizialmente, lasciando di fatto Fiat senza un modello di segmento B (poco più di 4 metri di lunghezza) fino all’arrivo della nuova 600. Fiat LucciolaDisegnata dall’Italdesign di Giorgetto Giugiaro la Lucciola del 1993 sembra proprio un deja vù: rifiutata dal costruttore torinese è diventata poi la Daewoo Matiz. La vettura era decisamente avanti con i tempi: il motore era un ibrido diesel da 490 cc (meno potente di una moto) abbinato a due motori elettrici. Il risultato? Una buona spinta con consumi ed emissioni bassissime. Fiat Barchetta CoupéLa Fiat Barchetta Coupé era una delle tre varianti della spider torinese immaginate come concept car dalla carrozzeria Maggiora tra il 1996 e il 2000. Il modello non fu mai approvato per la produzione: un peccato perché le proporzioni sembravano essere proprio quelle giuste. Fiat Grande Punto CabrioAncora una versione della Punto è stata protagonista di un no alla produzione. È la Fiat Grande Punto Cabrio nata nel 2006 dall’idea della carrozzeria Fioravanti come Skill. La Skill era un coltellino svizzero e attraverso diverse soluzioni modulabili per il tetto si poteva trasformare in una cabriolet o addirittura in un pickup. Fiat DowntownTroppo avanti per la produzione. Disegnata da Chris Bangle nel 1993 la Downtown era una concept car sperimentale di auto a due posti con porte laterali scorrevoli pensata esclusivamente per l’uso urbano. Il telaio in alluminio e le scocche in plastica permettevano al modello di pesare pochissimo. La Downtown era spinta da due motori elettrici integrati nelle ruote posteriori da 9,5 cavalli ciascuno, alimentati da batterie allo zolfo-sodio montate posteriormente. Autonomia? 300 chilometri.

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