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Tesla Model 3

La nuova Tesla Model 3 ai raggi X: l'analisi di InsideEVs

Ecco i segreti della berlina che offre tecnologia e prestazioni da prima della classe, a un prezzo accessibile

la nuova tesla model 3 ai raggi x: l'analisi di insideevs

La Tesla Model 3 non ha bisogno di tante presentazioni. È stata l’auto elettrica più venduta al mondo dal 2018 (anno in cui è arrivata sul mercato) al 2021, quando ha passato lo scettro di regina alla cugina alla Model Y, con la quale condivide (sarebbe meglio dire “alla quale ha regalato”) il 70% dei componenti.

Ha letteralmente trasformato il concetto di auto elettrica, da scelta esotica e un po’ naïf ad alternativa concreta e praticabile anche per chi non aveva una coscienza green così sviluppata. Ma dove si cela il segreto di un successo di tale portata? Come ha fatto, la Tesla Model 3, a diventare la seconda auto elettrica più venduta della storia dietro solo – di nuovo – alla Model Y? Cerchiamo di capirlo analizzandola a fondo, ora che si è appena rinnovata con il model year 2024.

L’elettrica facile

La Tesla Model 3 ha stabilito record su record, principalmente, perché ha reso l’auto elettrica un oggetto alla portata di tutti. O, almeno, ha dato l’impressione che un veicolo a batteria potesse essere usato da chiunque senza eccessive rinunce. Non lo ha fatto grazie a un abile manovra di marketing, sia chiaro: dietro ai suoi numeri c’è tanta sostanza.

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La nuova Tesla Model 3 presenta fari posteiori più affilati

Con la Model 3, infatti, Tesla ha introdotto tecnologie presenti su modelli esclusivi come Model S e Model X su una vettura accessibile alle masse, che rispetto a Model S e Model X costa meno della metà. Scendiamo nei dettagli.

Dall’Autopilot al software OTA

Di solito, quando si descrive una vettura, si parte dalla piattaforma e dalla meccanica. Ma per capire l’essenza della Model 3 si deve iniziare parlando della tecnologia. È lì, infatti, che si cela la vera anima della vettura.

Una delle cose che ha reso celebre Tesla nel mondo, per esempio, è l’Autopilot, il sofisticato sistema di assistenza alla guida di Livello 2. È in grado di frenare in automatico, tenere la corsia, aiutare nelle svolte e nei sorpassi, mantenere la marcia in colonna. Tutte cose che ora sono lo standard ma che qualche anno fa erano appannaggio delle sole Tesla. Ed erano quasi fantascienza.

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Tesla controlla la marcia in autonomia in autostrada

Questa supremazia sul fronte del software è rafforzata dalla possibilità di ricevere aggiornamenti over the air (OTA). Cioè, di ricevere aggiornamenti scaricandoli in remoto, senza bisogno di recarsi in un centro assistenza, esattamente come accade su smartphone e computer.

È qualcosa che Tesla fa sin dalle origini e che ancora oggi ha un che di rivoluzionario in campo automobilistico. Per capirlo, basta vedere i risultati alterni con cui tante Case stanno cercando di adeguarsi. Gli aggiornamenti OTA sono rivoluzionari perché consentono di ottenere upgrade non solo per l’infotainment, ma per tutta la gestione elettronica del powertrain, migliorando prestazioni, efficienza e funzionamento dei vari dispositivi a bordo.

Questa tecnologia, insomma, consente alle auto già in circolazione di restare attuali e migliorarsi con il tempo anziché diventare obsolete.

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I sedili posteriori della Tesla Model 3

Autonomia e ricarica

La Tesla Model 3 si è imposta al pubblico anche per la propria infrastruttura di ricarica. La possibilità di accedere ai Supercharger, le colonnine ad alta potenza più diffuse sul pianeta, ha sempre infuso sicurezza negli automobilisti. Chi vedeva scendere la carica della batteria sotto una certa percentuale, non doveva far altro che impostare il navigatore verso la stazione Supercharger più vicina o più comoda: chi guida una Tesla Model 3 – come una qualsiasi altra Tesla – ha la certezza di trovare una colonnina libera e funzionante, in grado di ricaricare l’auto con una sosta relativamente breve.

Questo, unito a un’autonomia elevata, ha reso la Model 3 un’auto capace di infondere tranquillità sia negli spostamenti quotidiani sia nei viaggi più lunghi. Tornando all’attualità: la gamma attuale, che si compone della versione RWD e della Long Range, vanta percorrenze WLTP rispettivamente di 513 e 629 km.

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I nuovi Supercharger V4, potrebbero arrivare in futuro a 600 kW di potenza

Un razzo per cinque adulti

La Tesla Model 3 ha le forme di una tranquilla berlina tre volumi dalle linee filanti e la coda rastremata con una lunghezza di 4,72 metri. Comoda per cinque occupanti, con una buona abitabilità generale e un bagagliaio di 600 litri, è versatile e confortevole ma cela prestazioni da prima della classe.

  • Lunghezza: 4,72 metri
  • Larghezza: 1,85 metri
  • Altezza: 1,45 metri
  • Passo: 2,88 metri
  • Bagagliaio: 600 litri
  • Peso: 1.765 kg (1.828 kg per la versione Long Range)

La versione RWD, dotata di un solo motore e la trazione posteriore, riesce a far scattare i suoi 1.765 kg in ordine di marcia da 0 a 100 in soli 6”1; la Long Range, che di motori elettrici ne ha due e che sfrutta la maggiore motricità legata alla trazione integrale, pur pesando 1.828 kg, ne impiega solo 4”4.

Entrambe fanno segnare lo stesso valore per la velocità massima raggiunta: 201 km/h, un valore di tutto rispetto per una vettura a batteria. Ma che non dà giustizia a doti dinamiche sorprendenti. L’auto ha una gestione della coppia raffinata, che consente di spostare la forza motrice sulle singole ruote con una precisione chirurgica e una rapidità difficilmente riproducibile con organi meccanici.

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La nuova Tesla Model 3 ha l’infotaiment anche dietro

Inoltre, per via della batteria posta sotto il pianale, ha baricentro basso e una distribuzione dei pesi quasi ideale (47-53). Consente inserimenti in curva rapidi e neutri, ottimo appoggio in curva e cambi di direzione millimetrici, assecondati da uno sterzo sincero quanto ottimamente tarato.

A ognuna la sua batteria

Per quanto riguarda la tecnica, Tesla è sempre stata restia nel rilasciare informazioni dettagliate, convinta che le soluzioni adottate siano secondarie alle prestazioni e alle sensazioni che si provano alla guida.

Si sa però che la Tesla Model 3 attuale adotta due tipi diversi di batteria in base alla versione. La Model 3 RWD monta un accumulatore con chimica litio ferro fosfato prodotta da CATL. Nello specifico è una batteria M3P con capacità di 60 kWh e ricarica in corrente continua fino a 170 kW. La Model 3 Long Range, invece, adotta una batteria agli ioni di litio con chimica tradizionale nichel manganese cobalto: ha una capacità di 75 kWh e si ricarica a 250 kW.

250 kW

  Model 3 RWD Model 3 Long Range
Batteria LFP 60 kWh NMC 75 kWh
Autonomia 513 km (WLTP) 620 km (WLTP)
Velocità di ricarica 170 kW
0-100 6″1 4″4
Velocità massima 201 km/h 201 km/h

Questa, a differenza di alcune Model Y e del freschissimo Cybertruck, è realizzata ancora con celle cilindriche di tipo tradizionale: quelle 2170 che sono prodotte insieme a Panasonic nella Gigafactory Nevada. In futuro adotterà forse le 4680, magari per nuove versioni che si piazzeranno al top della gamma, e forse passerà anche alla costruzione della scocca tramite le Giga Press. Per ora nulla di tutto questo. La sua forza sta nella semplicità e in uno schema collaudato.

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Esteticamente la nuova Model 3 si riconosce per un frontale a maggiore sviluppo orizzontale

Prodotta a Fremont e nella Gigafactory cinese di Shanghai, la Tesla Model 3 ha aperto la nuova era della mobilità. Rinnovatasi a settembre, con la versione Performance (o forse addirittura Plaid) in arrivo a inizio del prossimo anno, continuerà a giocare un ruolo fondamentale nell’offerta della Casa americana ancora per qualche tempo, ma si sta facendo da parte in favore della Model Y, che sta stabilendo nuovi record di vendita in tutto il mondo.

Con un prezzo di partenza di 42.490 euro (sono 49.990 euro per la Long Range) è per ora l’entry level del brand, almeno fino a quando non arriverà la Model 2, prevista per il 2025. Fino ad allora, e probabilmente anche dopo, ne sentiremo ancora parlare molto.

Fotogallery: Nuova Tesla Model 3 (2023)

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