Filo diretto fra il presidente Yoon Suk-yeol ed Elon Musk, che però chiede diverse garanzie. Sono sempre di più a corteggiare la Casa
Non solo Salvini e l’Italia. Anche la Corea del Sud si iscrive alla lista dei corteggiatori di Tesla. L’obiettivo è lo stesso del ministro alle Infrastrutture, anche sa appare più concretizzabile: convincere Elon Musk ad aprire uno stabilimento produttivo dalle proprie parti. Per questo, c’è stato un contatto diretto tra il ceo e il presidente Yoon Suk-yeol.
Valutazioni in corso
Stando a quanto riferito dall’ufficio del presidente, Musk avrebbe detto che la Corea del Sud è uno dei candidati principali a ospitare l’impianto. La decisione finale arriverà però dopo aver valutato le condizioni di investimento in altri Stati, come Indonesia, India e non solo.
Fra le situazioni da considerare, ci sono manodopera, tecnologie e infrastrutture disponibili. Ma cosa mette sul piatto Yoon? Per convincere Elon Musk e soci, il presidente promette una serie di riforme per favorire i capitali dall’estero, oltre a intensificare gli scambi tra il Paese e il costruttore.
Più cooperazione
“Prevediamo di acquistare componenti per un valore superiore ai 10 miliardi di dollari da aziende sudcoreane nel 2023 – avrebbe garantito il ceo –, grazie a una significativa espansione della cooperazione nella catena delle forniture con le aziende locali”.
Fonte: Reuters