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La 500 Bev trascina Mirafiori, timori per i volumi di Maserati

Una cabina di regia composta da parti sociali, istituzioni, imprese, Politecnico, Università e Stellantis, per chiarire le idee su quali sono i progetti dell’industria dell’auto a Torino e a Mirafiori. È quanto chiedono i rappresentanti sindacali dei metalmeccanici che ieri sono stati ascoltati in commissione Lavoro a Palazzo Civico. All’ordine del giorno c’è l’annuncio del “grEEn-campus” che sorgerà nella palazzina Uffici di corso Agnelli, dove troveranno posto 10 mila addetti. «Non abbiamo però capito da dove nasce questa stima, perché gli impiegati di Mirafiori adesso sono meno di 6 mila e Stellantis non ha detto di voler assumere altre quattromila persone – dice Edi Lazzi, segretario Fiom Cgil Torino – In compenso la produzione in Italia è ai minimi storici, produciamo appena 400 mila vetture mentre un paese industriale dovrebbe superare il milione di unità». Secondo Luigi Paone, segretario Uilm Torino, la cosa importante è capire «quale tipo di eccellenze ci saranno al campus, da questo si comprenderà se lì si vogliono davvero portare ricerca e sviluppo».

Domani è annunciato uno sciopero unitario in piazza Castello. Rocco Cutrì, segretario della Fim Torino, si concentra sui numeri: «Nel 2023 a Torino sono state prodotte finora circa 53 mila auto, un aumento del 9,4% rispetto al 2022 – dice – Le Maserati rappresentano il 12% dei volumi dello stabilimento torinese, bisogna verificare quante saranno le prossime assegnazioni a marchio Maserati per gli stabilimenti della nostra città». In commissione è intervenuta anche l’assessora al Lavoro Gianna Pentenero: «La prossima settimana ci sarà un incontro a Roma fra sindacati, vertici di Stellantis e Ministeri – dice – Questo consentirà di avere un quadro più chiaro».

Ieri la Fim ha anche presentato il report sui dati della produzione di Stellantis nei primi sei mesi del 2023, che sono in miglioramento rispetto al 2022. «Si rileva infatti un dato positivo +15,3% rispetto al 2022. Nello specifico nel primo semestre del 2023 sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 405.870 unità contro le 351.890 del 2022. La produzione di autovetture segna un +16,9%, pari a 291.110 e quello relativo ai veicoli commerciali segna un aumento del 11,5%, in termini di volumi pari ad un incremento di +11.860 veicoli commerciali in più. La situazione sta migliorando in particolare per una riduzione degli stop produttivi per la mancanza di materiali», sottolinea il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano. E per il 2023 il sindacalista prevede di chiudere «intorno alle 800.000 unità». Ma restano dei punti oscuri. «C’è la necessità di conoscere la strategia di Stellantis sulla produzione delle Maserati a Torino poiché a trainare l’aumento dei volumi produttivi è stata la produzione della 500 Bev che ha raggiunto quasi 47 mila unità (+21%) e una stima per fine anno vicino alle 100 mila vetture prodotte» spiega ancora Uliano. Attualmente le produzioni di Maserati sono appena 6.400, «ben lontane dalle 27 mila unità prodotte nel primo semestre 2017, uno degli anni di punta del brand. E per settembre è annunciata altra cassa integrazione».

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