Era l’auto di Rodolfo Valentino, di Gabriele Dannunzio, di nobili, intellettuali e industriali. Oggi, invece, Isotta Fraschini è una hypercar da corsa, pronta per prendere parte al campionato Endurance. Presentata a Milano a inizio anno, la Tipo 6 LMH ha segnato il ritorno della Casa sul mercato dell’automobile e dato il via a una famiglia di modelli che, per la prima volta, questo fine settimana verranno mostrati alla stampa italiana e straniera in tutte e tre le versioni, in occasione della tappa italiana del Campionato Mondiale Endurance sul circuito di Monza.
Tre modelli
La première a Milano
La nuova hypercar LMH Tipo 6 competizione è stata presentata in anteprima mondiale nella sede dell’Automobile Club Milano, dove nel 1904 la casa automobilistica milanese staccò la sua prima licenza di costruttore automobilistico. Una storia che parte dalle corse, agli inizi del secolo scorso, arrivando al lusso più esclusivo, e che torna sulla scena internazionale con lo stesso spirito: sfidare i grandi in circuito per tornare a stupire anche su strada. La hypercar Tipo 6 LMH, sviluppata dalla Michelotto Engineering- che ha alle spalle decine di mondiali costruttori, squadre e piloti vinti- parteciperà al campionato del mondo endurance Fia e sarà declinata anche in versione «pista» e «strada», con un prezzo a partire da 2.750.000 euro.
«Dietro al rilancio di Isotta Fraschini ci sono capitali italiani e stranieri – spiega il presidente Alessandro Fassina – con un business plan da 100 milioni di euro, un terzo dei quali è stato già allocato, e un obiettivo di ritorno sugli investimenti al 2026». «La produzione annua di vetture Tipo 6 sarà dell’ordine di 50 esemplari in 5 anni – dice Fassina- mentre a partire dal 2026 arriverà una nuova hypercar biposto che negli anni successivi si assesterà sulle 30/40 unità annue». I mercati a cui Isotta Fraschini guarda sono Canada, Usa, Emirati Arabi e Cina, anche se, da indiscrezioni, la prima hypercar stradale è già stata venduta a un italiano.
Com’è fatta
La Isotta Fraschini LMH Tipo 6 competizione è una hypercar a trazione integrale, con scocca in carbonio, che sviluppa una potenza di 1.020 cavalli, grazie al motore termico 3 litri a iniezione diretta V6 di 90° turbocompresso da 700 cavalli e al motore elettrico da 270 cavalli. Straordinario il rapporto peso potenza di 0,98, con un peso inferiore ai mille chili e uno scatto da 0 a 100 km/h in 2,2 secondi. «Sarà l’unica monoturbo a scendere in pista nel mondiale endurance -spiega Giuliano Michelotto, numero uno della Michelotto Engineering. Tanti dei componenti del sistema ibrido che spinge la Tipo 6 LMH Competizione sono forniti dalla Williams Advanced Engineering e da Bosch, mentre l’impianto frenante è firmato Brembo.