La Mazda Iconic SP Concept “fonde” le linee di MX-5 e RX-7 e adotta un powertrain ibrido plug-in con range extender da 365 CV
Anche se hanno avuto un successo diverso, RX-7 e RX-8 sono due tra le Mazda più conosciute in tutto il mondo. A caratterizzarle è stato il motore rotativo, un vero marchio di fabbrica della Casa giapponese. Scomparso dai listini nel 2012, è tornato di recente sul crossover MX-30, mentre al Salone di Tokyo rieccolo ad alimentare una sportiva.
Range extender anche a idrogeno
Partendo subito dal protagonista di questo prototipo, come sulla MX-30 il motore rotativo non muove direttamente le ruote. Infatti, il propulsore serve a ricaricare la batteria, la quale invia la potenza a un motore elettrico. Ecco perché – al pari del crossover – anche questa configurazione di chiama “R-EV” (ovvero un’auto elettrica con range extender a benzina”), mentre la potenza è di 365 CV.
Tra l’altro, Mazda sottolinea che questo powertrain può funzionare con vari tipi di carburante, inclusi l’idrogeno e i biocombustibili. Tuttavia, non vengono specificate le prestazioni o altri dettagli come la potenza del motore elettrico e l’autonomia a zero emissioni.
Al tempo stesso, la Casa evidenzia come questa tecnologia possa trovare applicazione anche in altri ambiti, come dei piccoli generatori domestici.
L’eredità di MX-5 e RX-7
Mazda Iconic SP Concept
Il prototipo ha linee morbide, che sembrano fondere quelle della MX-5 e della RX-7 in un formato futuristico, ma non troppo distante da quello che potrebbe avere un modello di serie. La verniciatura si chiama Viola Red ed è ancora più brillante rispetto al caratteristico Soul Red Crystal del marchio, mentre l’abitacolo ha un’impostazione semplice, con un piccolo infotainment e un quadro strumenti e poche altre “distrazioni”.
Questa Mazda diventerà di serie? Il brand nipponico preferisce non sbilanciarsi, ma i fan continuano a sperarci.