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Hyundai Kona

Prove

Hyundai Kona (2024), perché comprarla elettrica e perché no

Tecnolgia al servizio di una guida comoda e variegata. Certo, il prezzo non è proprio per tutte le tasche

La Hyundai Kona è stata un successo fin dalla sua nascita e quel che è meglio, è che è stata apprezzata sia in versione ibrida che elettrica, per lo stile e per i suoi contenuti tecnici.

Ecco, auto che vince non si cambia? Ma nemmeno per sogno! Questa seconda generazione cambia piattaforma, diventa più grande, cambia lo stile con questo sguardo che ricorda un po’ Robocop, e cambia anche dentro.

E poi ci sono i i tagli batteria, le potenze, l’infotainment…insomma..in Corea si sono dati da fare.

Dunque Scopriamola insieme in questo #perchéComprarlaElettrica. 

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Esterni ed Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica| Guida | Prezzi

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+ Guida comoda e variegata – Apple CarPlay e Android Auto a cavo
+ Spazio a bordo – Prezzo non proprio per tutte le tasche
+ Apporto tecnologico e V2L – Posizionamento luci e presa di carica
+ Consumi buoni  

Verdetto

8.0 / 10

Giusta razionalità, stile, spazio a bordo e tecnologia: la Hyundai Kona elettrica di nuova generazione si trasforma per mantenere i propri capisaldi, offrendo un’idea di auto elettrica chiara: è immediata, semplice e “familiare” nel suo approccio.

Ti permette di viaggiare senza pensieri, con consumi buoni fuori e ottimi dentro le mura cittadine. E in più ha anche l’asso nella manica del sistema veichle to load, utile all’evenienza.

Alcuni difetti marginali – a eccezione del posizionamento luci e della presa di carica – non intaccano un prodotto che – va detto – non ha un prezzo proprio per tutte le tasche.

Esterni ed interni

La Hyundai Kona di nuova generazione è cresciuta nelle dimensioni. E’ più lunga di 15 centimetri rispetto al passato, e mostra anche volumi che la fanno sembrare più grande rispetto a quanto ripotato sulla scheda tecnica.

Lo stile è spiazzante pur mantenendo proporzioni rassicuranti. La Hyundai Kona EV prende spunto da Robocop, ma anche dal corso stilistico di Ioniq 5 e 6. Insomma, è un po’ robotica. I gruppi ottici principali restano posizionati in bassi, ai lati del paraurti, mentre la striscia a led scorre lungo il cofano massiccio e squadrato come i passaruota.

D’effetto anche il design dei cerchi. Linee marcate lungo la fiancata e ascendenti sulla portiera, delineano i volumi fino al posteriore dove c’è uno spoiler e la riproposizione di quanto visto davanti. Striscia a led e gruppi ottici sul paraurti. D’impatto, ma forse problematici in caso di tamponamenti.

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Più grande significa “più spaziosa” soprattutto per chi siede dietro. Il bagagliaio ha una buona capacità ed è regolare nelle forme.

L’altezza da terra è bassa e praticamente il gradino è inesistente: caricare bagagli sulla Kona è operazione semplice, anche perché il vano ha forme regolari. Sotto il pavimento c’è poi un ulteriore spazio per stivare i cavi di carica. Nonostante il pozzetto, davanti è presente un ulteriore frunk con tanto di rete contenitiva.

Un trolley da cabina entra molto agevolmente in tutte le posizioni. Presenti luce di cortesia, ganci e svasi per contenere oggetti di dimensioni medio piccole. La cappelliera si sgancia facilmente ma non è riponibile facilmente sotto il pavimento. I sedili si abbattono in configurazione 40:60, il piano che se ne ricava è abbastanza omogeneo.

L’angolo porta ampio fa da contraltare a una configurazione un po’ inclinata che non aiuta troppo a salire a bordo. Niente di cosi impattante però .La seduta è buona, c’è tanto spazio per la testa, cosi come per le ginocchia e i piedi. E questo è aiutato anche dalla configurazione del sedile. Chi siede al centro non avrà problemi anche per un viaggio.

Se si sta in due comunque, il bracciolo centrale è ampio e comfortevole. Il divano tra l’altro – è anche riscaldato autonomamente. A disposizione ci sono bocchette di areazione e soprattutto una presa 220 davvero utile. Non mancano anche due prese USB C retroilluminate.

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Fuori

Lunghezza

4,35 metri

Larghezza

1,82 metri

Altezza

1,57 metri

Peso

1.770 kg

Passo

2,66 metri

Dentro

Bagagliaio

466 litri

Bagagliaio anteriore

1300 litri

 

Architettura, batteria e autonomia

La Hyundai Kona Electric si basa sulla nuova piattaforma K3, multienergia, ma capace di abbassare il baricentro sfruttando meglio la predisposizone dell’alloggio del pacco batteria. Un pacco con taglio da 65,4 kWh con raffreddamento a liquido e pompa di calore. Il motore, sincrono a magneti permanenti, ha una potenza di 160 kW e una coppia di 255 Nm

La garanzia del pacco batteria è pari a 8 anni o 160mila chilometri senza però citare lo state of health. La garanzia per il mezzo è di 5 anni con km illimitati.

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La Hyundai Kona Electric si è rivelata particolarmente efficace in città con un consumo medio registrato pari a 11.6 kwh su 100 km. in extraurbano si sale però a 17.8 mentre in autostrada a 18.5 in veleggiamento a 130 km/h. Il consumo medio è pari a 16 kwh su 100 km.

L’autonomia conseguente è pari a 564 km in città, 367 in extraurbano, poco piu di 350 in autostrada con un’autonomia media di 428 km.

Le prove sono state approntate in inverno con temperatura compresa tra 8 e 16 gradi.

Ricarica

Il bocchettone si trova in posizione anteriore con prese di carica Mennekes e CCS Combo 2. Comoda per la carica, meno in caso di tamponamento causa danneggiamento del caricatore eventuale.

Prendendo in considerazione i nostri 4 standard di riferimento, ecco i tempi stimati.

A casa, collegandosi a una presa domestica ogni ora si ricaricano circa 14 km. Con una wallbox e una potenza del contatore maggiorata, a 4,5 kW si sale a 28 km ogni ora di ricarica.

Collegandosi invece ad una colonnina pubblica AC da 22 kW si arriva ad una velocità di ricarica di 69 km circa ogni ora, sfruttando il caricatore di bordo da 11kW.

In corrente continua, invece ad una colonnina da 50 kW la Kona Electric può sfruttare i suoi 100 kW massimi quindi non elevatissima come potenza di carica, ricarica potenziali 313 chilometri ogni ora.

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Come va

La prima generazione di Hyndai Kona elettrica era un’auto semplice da guidare, con quella trazione anteriore che però tendeva a pattinare su fondi non perfetti per l’erogazione della coppia motrice. Il lavoro dei tecnici koreani su questa seconda generazione è stato importante: piattaforma nuova, meno coppia, potenza aumentata, affinamento software e la risposta è chiara: questa nuova Kona elettrica è un’auto più matura.

Parto quindi proprio dall’erogazione, perché è stata addolcita, abbassando il valore massimo di coppia e rendendola più progressiva in trazione, a tutto vantaggio del comfort e della serenità di guida, nonostante comunque una potenza che permette di raggiungere i limiti di velocità in maniera quasi spiazzante.

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Una guida non rialzata, nonostante le molteplici regolazioni di seduta e volante, ma che non influisce sulla visuale anteriore e laterale, molto buona la percezione dei limiti della carrozzeria e anche la visuale periferica in caso di svolta. Dietro invece la visibilità è davvero insufficiente ma basta attivare la freccia che – ecco – avete un’ottima visione di cosa accade dietro.

Ho parlato di guida sciolta e semplice. Ed è vero, ma aggiungo anche personalizzabile e gestibile a seconda delle vostre velleità, a cominciare dalla fase di frenata, cruciale ancor di più per una elettrica, vista la rigenerazione. Il pedale del freno ha un buon carico, e il passaggio tra le due fasi è naturale, ma in più si può gestire il quantitativo di rigenerazione con i paddle dietro al volante su 4 diversi livelli – di cui uno è un one pedal drive – o in modo che lavori in maniera intelligente.

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L’unico neo: la possibilità di variare il quantitativo solo prima della fase di frenata. Non pensate quindi di sfruttare i paddle come fossero un “cambio marcia” in scalata.

La taratura dell’acceleratore che conferma quanto ho detto prima: ha una gestione coerente con quello che ti aspetti, ma non ha un carico eccessivo. Questo a prescindere dalle mappature a disposizione: Eco, Normal e Sport, che rendono più o meno reattiva ma senza mutare il carattere in maniera eccessiva.

Perché la Kona rimane un Crossover che fa dell’eterogeneità il suo punto di forza, con uno sterzo abbastanza demoltiplicato, un comando volante che però mantiene un giusto carico, e con un diametro di sterzata davvero eccellente con 10.4 metri, che la rendono un buonissimo “animale da città”.

E questo è avvalorato ancor di più dal lavoro del telaio e delle sospensioni- Macpherson davanti e multilink dietro – che hanno ricevuto comunque un setting piuttosto morbido: la Kona infatti, ha un rollio chiaro quando si aumenta il ritmo tra le curve, e Gli ammortizzatori assorbono buche o sconnessioni alla perfezione, a tutto vantaggio della schiena.

E se parliamo di vantaggi alla guida, non posso fare a meno di sottolineare il buon lavoro di insonorizzazione effettuato. Fruscii si avvertono si, ma solo a velocità autostradale.

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La Tecnica

Motori

Sincroni a magneti permanenti

Potenza

160 kW

Coppia

255 Nm

Capacità Pacco Batterie

Tipo di Ricarica

65.4 kwh 
Mennekes | CCS Combo2

Listino prezzi

La Hyundai Kona elettrica ha un prezzo di partenza chiavi in mano di 42 mila euro, ma si fa riferimento alla versione da 48.4 kWh. La versione da 65.4 kWh oggetto della prova, sfiora invece i 50 mila euro.

La grande differenza di prezzo, ovviamente, la fa la capacità del pacco batteria. Il consiglio è quello di prendere la versione da 65.4 kWh. E’ comunque vero che la versione base, la x line con pacco batteria più piccolo, ha un equipaggiamento comunque completo al netto di alcuni elementi.

La X Class oggetto della prova ha però in più un sistema smartsense, dunque di aiuto alla guida, più evoluto, per esempio il sistema anticollisione ha anche la sterzata evasiva, i cerchi da 19 pollici, la pompa di calore fondamentale, e interni con rivestimenti migliori. Inoltre, il sistema di ricarica veichle to Load.

Fotogallery: Hyundai Kona

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