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Hyundai Santa Fe, la quinta generazione del tecnologico ed elegante Suv è solo Full Hybrid

hyundai santa fe, la quinta generazione del tecnologico ed elegante suv è solo full hybrid

la quinta generazione della Hyundai Santa Fe

MILANO – Gli ordini italiani per la quinta generazione della Hyundai Santa Fe verranno aperti in maggio, mese in cui verrà diffuso il listino ufficiale del generoso Suv di segmento D, completamente ridisegnato, tra l’altro anche con il contributo di una “matita” del Belpaese, Nicola Danza, exterior design manager presso il quartier generale europeo della casa coreana. Il prezzo di lancio del modello è più che interessante, perché parte dai 49.600 euro della declinazione Business a 5 posti e a due ruote motrici.

La sola motorizzazione disponibile è quella Full Hybrid basata sul millesei turbo benzina, la cui potenza è stata limata a 215 Cv per rientrare nei parametri comunitari sulle emissioni di Co2. La coppia è di 370 Nm. Hyundai non ha diffuso ulteriori dati perché l’omologazione è ancora in corso. La rinuncia al diesel è una scelta strategica: «Non possiamo guardare indietro, ma dobbiamo guardare avanti», ha sintetizzato il numero uno in Italia, Andrea Crespi. La scelta dovrebbe premiare nei prossimi anni, perché attualmente nel segmento di riferimento il gasolio vale quasi due terzi dei volumi, peraltro dominati dai clienti professionali (noleggio a lungo termine).

La nuova Santa Fe sarà nelle concessionarie nazionali in luglio, mentre il lancio commerciale è previsto per il mese di settembre. L’offerta sarà praticamente “tutto incluso” e il tetto panoramico dovrebbe essere uno dei pochissimi accessori a richiesta: Crespi e i suoi manager hanno deciso di semplificare il più possibile il listino. Il Suv, cresciuto di 5 centimetri sia in lunghezza (4,83) sia nel passo (2,81), sarà disponibile in futuro anche come plug-in, ma l’Italia resta prudente rispetto a questa alimentazione.

Oltre alla declinazione a due ruote motrici, il modello si potrà avere anche a trazione integrale (2.000 euro in più) per sottolinearne la versatilità e lo spirito “avventuroso” con il quale è stato creato: i primi schizzi risalgono al periodo della pandemia, quando la vita all’aria aperta era diventata quasi un miraggio. Quando i sedili sono abbattuti, la parte posteriore diventa quasi un soggiorno: gli schienali possono diventare dei “letti” e l’abitacolo è di facile accesso grazie a un portellone da 1.275 millimetri di larghezza e 812 di altezza. La variante top di gamma, la Calligraphy, dispone già di una maniglia a scomparsa per salire anche sul tetto. Quello che manca è ancora la linea di accessori per trasformarlo in una sorta di “camper”: il bagagliaio ha una capienza compresa fra 711 e oltre 2.000 litri. Per i due posti aggiuntivi servono 1.200 euro.

L’elegante abitacolo ha la manopola del cambio dietro il volante, ma sulla parte bassa alla destra del guidatore: una posizione funzionale. Spiccano poi il doppio schermo da 12,3” ai quali si somma quello centrale posizionato sotto la plancia nel quale sono concentrati altri comandi, tattili e fisici. Sempre per effetto della pandemia, c’è anche un vassoio per la sterilizzazione. Ricca la dotazione di sistemi di assistenza alla guida («più vicini al segmento premium che a quello generalista», ricorda Stefano Zappettini) e interessanti le soluzioni adottate per migliorare le prestazioni aerodinamiche che hanno ridotto il Cx da 0,35 a meno di 0,30.

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