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Prove

Hyundai Ioniq 6 (2023), perché comprarla elettrica e perché no

Personale e aerodinamica, la Ioniq 6 spezza la “monotonia” dei SUV; peccato per alcuni dettagli di guida e nel bagagliaio

In un mondo ricco di crossover e SUV c’è ancora spazio per una filante berlina. La Hyundai Ioniq 6 rompe gli schemi del mercato proponendo uno stile personale, un abitacolo tecnologico e powertrain basati sulla collaudata piattaforma E-GMP, la stessa che dà vita alla “sorella” Ioniq 5.

È lei la protagonista del #PerchéComprarlaElettrica di oggi. Scopriamo tutte le sue caratteristiche.

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Esterni | Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica | Guida | Prezzi

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+ Consumi contenuti – Gestione frenata rigenerativa poco immediata
+ Guida confortevole – Software infotainment migliorabile
+ Elevata abitabilità – Volante troppo leggero
+ Tecnologia Vehicle-To-Load – Bagagliaio poco capiente

Verdetto

8.0 / 10

Esterni

Secondo Hyundai, il cosiddetto design “streamline” s’ispira alla forma della goccia d’acqua. Effettivamente, la linea trasmette subito questa sensazione, unita alla ricerca della massima aerodinamica. Il frontale basso e sinuoso e l’andamento dolce della silhouette, infatti, contribuiscono non poco ad abbassare il coefficiente aerodinamico Cx a 0,21.

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Hyundai Ioniq 6

Personale è anche il posteriore, con quell’alettone e quella fanaleria orizzontale in stile pixel che richiamano vagamente il design delle Porsche, ma con un’interpretazione più futuristica. Un design diverso dal solito, quindi, per la Ioniq 6, che non si è allontanata più di tanto dal concept Prophecy di alcuni anni fa e che ricorda – soprattutto nel gioco di luci dei fari posteriori – Kitt, la protagonista della serie tv “Supercar” degli anni ’80 e ’90.

Interni

I 4,8 metri di lunghezza e il passo vicino ai 3 metri lasciano pensare ad una Hyundai piuttosto spaziosa. Ed effettivamente è così, sia per chi siede davanti sia per i passeggeri posteriori. Non possiamo dire la stessa cosa, però, del bagagliaio, con una capacità di 400 litri che è decisamente sotto la media per un’auto con queste proporzioni.

Se non altro il pavimento è piatto e ciò consente di caricare con più facilità bagagli e valigie, mentre il “frunk” mette a disposizione uno spazio di 45 litri adatto (quasi esclusivamente) a cavi e connettore per il Vehicle-to-Load.

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Gli interni della Hyundai Ioniq 6

Sì, perché come la Ioniq 5, anche la Ioniq 6 può “prestare” la sua energia ad un dispositivo esterno (per esempio, una e-bike) e trasformarsi così in una sorta di grande powerbank.

Parlando di abitabilità, l’ingresso a bordo è agevole e lo spazio è buono anche nella zona posteriore, soprattutto se si è in due visto che c’è un comodo bracciolo centrale. Tra l’altro, i sedili posteriori hanno le funzioni di riscaldamento e ventilazione in due differenti livelli, un optional raro anche su vetture di più alta gamma.

I rivestimenti sono curati, con un’attenzione all’utilizzo di materiali a basso impatto ambientali, tra pelle vegana e vernici derivanti da oli vegetali. Elevato il tasso tecnologico, con la plancia dominata dal doppio display da 12” da cui comandare tutti gli elementi della vettura. Il sistema d’infotainment integra Apple CarPlay e Android Auto wireless e dà la possibilità di pianificare le soste per la ricarica, anche se il sistema di calcolo non è tra i migliori.

Il monitor posizionato di fronte al guidatore dà una serie di informazioni sulla potenza erogata dai motori elettrici e sulla velocità e la grafica cambia a seconda delle modalità di guida.

Per rimanere sempre connessi alla Ioniq 6, si può scaricare l’app BlueLink. Dopo la registrazione tramite il numero di telaio, si può comandare da remoto la climatizzazione e programmare la ricarica, oltre a verificare l’autonomia residua e pianificare il percorso prima di un viaggio.

MG 4: dati tecnici

Fuori

Lunghezza

4,85 metri

Larghezza

1,83 metri

Altezza

1,49 metri

Peso

2.113 kg

Passo

2,95 metri

Dentro

Bagagliaio

400 litri

Bagagliaio anteriore

45 litri

Architettura, batteria e autonomia

Come detto, la piattaforma è la E-GMP, mentre il pacco batteria (garantito 8 anni/160.000 km) è disponibile nei tagli da 53,3 kWh o 77,4 kWh ed è raffreddato ad aria. Si può richiedere anche la pompa di calore per ridurre il consumo di energia durante i mesi invernali.

Parlando di potenza, sulla Ioniq 6 ci sono le varianti Standard 2WD da 151 CV, la 2WD Long Range da 228 CV e l’AWD Long Range da 325 CV. Quest’ultima è l’esemplare del test, con un’autonomia dichiarata di 583 km nel ciclo WLTP. Se si sceglie la 2WD Standard con batteria da 53,3 kWh si scende da 429 km, mentre con la variante da 228 CV e batteria da 77,4 kWh si sale a 614 km.

Ricarica

In corrente alternata, la Ioniq 6 arriva massimo a 11 kW. Ciò significa che si possono aggiungere circa 59 km ogni ora sfruttando la massima potenza, mentre con la semplice presa domestica si scende a 12 km.

Discorso diverso se ci si collega a una colonnina DC fino a 50 km, dove si possono ottenere 267 km di autonomia in un’ora di “pieno”.

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Il posteriore della Ioniq 6

Durante la ricarica, sono comodi i sedili che si reclinano fino a stendersi praticamente del tutto. Inoltre, c’è una presa di corrente sotto il divano posteriore e uno spazio sul tunnel centrale in cui appoggiare il proprio PC per lavorare.

Guida

Naturalmente, la carrozzeria berlina porta i suoi vantaggi in termini di esperienza di guida. Tanti, infatti, troveranno appagante il baricentro basso e la posizione di guida ribassata. A tal proposito, è facile prendere confidenza con la vettura, grazie alla regolazione elettrica del sedile e a quella (a leva) del volante, anche in profondità. La percezione degli ingombri è immediata, col cofano ben visibile che fa capire subito le dimensioni dell’auto.

Al netto di ciò, l’assetto e la taratura delle componenti non sono da auto sportiva, quanto più da comoda berlina. La Hyundai ha comunque buone doti dinamiche. L’inserimento in curva è preciso, ma il rollio è evidente e il volante è un po’ troppo leggero. Non eccellente il diametro di sterzata, che si attesta sui 12 metri rendendo un po’ complicate le svolte e le manovre strette in ambito urbano.

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Confortevole, ma non sportiva: la guida della Ioniq 6

C’è da dire che il carattere della Ioniq 6 cambia a seconda delle modalità di guida selezionabili dai comandi al volante. Tra una configurazione e l’altra, si modificano il carico del volante e l’erogazione della potenza, in modo da rendere la vettura più o meno reattiva.

Nel complesso, comunque, la risposta dell’acceleratore è adeguata all’auto, anche se – come il volante – appare sempre un po’ leggera. Giusta la taratura del freno, non spugnosa e naturale nel passaggio tra frenata rigenerativa e meccanica. Parlando proprio di rigenerazione, questa può essere regolata tramite i paddle al volante in tre livelli d’intensità, fino ad avere una vera e propria guida col solo pedale dell’acceleratore.

Peccato solo che la regolazione dell’intensità non possa essere fatta durante la frenata. Bisogna quindi modificarla in un’altra fase di guida e poi “sperimentare” la frenata alla prima occasione.

Da apprezzare anche le telecamere di ottima fattura, anche quando si viaggia di notte. E nota di merito pure per l’insonorizzazione dell’abitacolo.

Capitolo consumi: dati alla mano, l’efficienza aerodinamica si vede eccome. Pur guidando la versione più potente, con pneumatici invernali e quattro ruote motrici, abbiamo registrato un valore minimo di 16 kWh/100 km in ambito extraurbano e un massimo di 21 kWh/100 in autostrada, mentre in città sono stati rilevati 17,5 kWh/100 km.

L’autonomia in città è di 423 km, 463 km in extraurbana e 352 km in autostrada. Al tempo stesso, sottolineiamo che la prova è stata realizzata con temperature medie tra 6 e 12°C.

La Tecnica

Motore

Sincroni a magneti permanenti

Potenza

325 CV

Coppia

350 Nm

Capacità Pacco Batterie

Tipo di Ricarica

77,4 kWh nominali
Mennekes | CCS Combo2 | CHAdeMO

Prezzi

La Ioniq 6 parte da 47.550 euro con l’allestimento Progress a due ruote motrici e cerchi da 18”. L’equipaggiamento è già piuttosto completo, anche se manca la pompa di calore e la batteria è quella più piccola da 53,3 kWh.

Le varianti da 77,4 kWh sono disponibili negli allestimenti Innovation ed Evolution e prezzi che oscillano tra i 55 e i 60.000 euro. La versione in prova, invece, è il top di gamma assoluto: si tratta dell’Innovation da 77,4 kWh e doppio motore da 325 CV, da 62.450 euro.

Fotogallery: Foto – Hyundai Ioniq 6 2022

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