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Ford Fiesta – Un futuro elettrico? Possibile, ma per ora nulla di concreto

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Ford Fiesta – Un futuro elettrico? Possibile, ma per ora nulla di concreto

Pochi giorni fa, la Ford ha detto addio alla Fiesta, sfornando gli ultimi esemplari del suo modello più popolare in Europa e scrivendo così la parola fine su una storia lunga 47 anni. Lo stop alla produzione era noto da tempo: la due volumi di segmento B ha pagato il costante calo delle vendite legato anche alla crescente preferenza degli europei per veicoli a ruote alte, nonché le conseguenze della transizione alla mobilità elettrica, che tende ad annullare la redditività dei modelli di fascia bassa. La Volkswagen, però, ha di recente presentato la ID.2all, il prototipo di una futura elettrica da meno di 25 mila euro sviluppato sulla base di una variante più economica di quella piattaforma Meb condivisa proprio con la Ford. Ovvio chiedersi se l’Ovale Blu possa, un giorno, ridare vita alla Fiesta sfruttando la sua collaborazione con Wolfsburg. Per ora non vi è nulla di concreto sul tavolo, ma dalla sede della Ford a Colonia sono arrivate le prime, timide aperture. “Niente è stato deciso, ma non voglio escludere tale possibilità”, ha affermato Martin Sander, direttore generale della divisione Ford Model e Europe, ad Automotive News.

Collaborazione e condivisione. Del resto, l’alleanza globale tra gli americani e i tedeschi ha già portato i primi frutti concreti. La Fiesta è uscita per l’ultima volta il 7 luglio scorso dalle catene di montaggio della fabbrica di Colonia, lasciando così spazio ai nuovi modelli sviluppati proprio sulla base della Meb. L’impianto tedesco è stato sottoposto a lavori di ammodernamento da 2 miliardi di euro, che hanno già portato all’inaugurazione dei primi spazi dedicati alle elettriche del futuro: la prima è l’Explorer, già svelata lo scorso marzo, mentre la seconda sarà sempre una crossover che dovrebbe essere presentata dopo l’estate. Lo scorso settembre, in un’intervista a Quattroruote, lo stesso Sander ha escluso a priori un futuro a batteria per la Fiesta o la Focus anche per la decisione di abbandonare le berline per puntare sui veicoli a ruote alte. Nel mentre, però, la Volkswagen ha svelato la ID.2all ed evidentemente qualcosa è cambiato ai piani alti dell’Ovale Blu.

Solo un’idea. Infatti, alla domanda sulla possibilità per la Ford di sfruttare la versione della Meb dedicate alle elettriche di piccola dimensione, il manager ha risposto, sostenendo come la “collaborazione con Wolfsburg sia molto costruttiva e positiva: stiamo valutando le opportunità per portarla a una seconda fase”. Dunque, sembrano esserci delle idee sul tavolo, ma, per ora, nulla di concreto, anche perché tutto deve essere esaminato con una particolare attenzione ai numeri e alle economie di scala. “I veicoli più piccoli hanno un margine inferiore e noi non abbiamo la scala dimensionale del gruppo Volkswagen o di Stellantis in Europa”, ha affermato Sander, riconoscendo come “i veicoli piccoli come la Fiesta non siano più il cuore della Ford”. Inoltre, ci sono anche altre priorità, a partire dall’installazione nella fabbrica di Valencia di una seconda piattaforma proprietaria sviluppata in America. C’è anche un altro aspetto da non trascurare, ossia la necessità di confrontare le esigenze dei consumatori europei con la struttura dei costi.  facile creare uno spin-off di un modello con un investimento molto limitato per renderlo un po’ più adatto a una certa parte del mondo: fa chiaramente parte del nostro piano, ma non creeremo un veicolo passeggeri solo per l’Europa”, ha chiarito Sander. Dunque, per la Fiesta potrebbe anche esserci un futuro elettrico, ma per ora sembra solo un’ipotesi. E pure remota.

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