La Casa americana avrebbe in cantiere un SUV e un pick-up a batteria (ma non solo), col primo in arrivo nel 2026 a 25.000 dollari
Uno spettro aleggia nell’Occidente dell’auto e minaccia di terrorizzare le aziende delle quattro ruote: sono i veicoli elettrici “made in China”, più economici dei competitor americani ed europei e pronti a conquistare tutti i mercati.
“Bloomberg Businessweek – si legge – ha appreso che il team è all’opera su una nuova piattaforma elettrica dove basare un SUV compatto, un piccolo pick-up e, potenzialmente, un veicolo da utilizzare per il servizio di ride-hailing.
Il primo modello arriverà alla fine del 2026, con un prezzo di partenza di circa 25.000 dollari, pari a quello previsto per la futura vettura economica di Tesla (la cosiddetta Tesla Model 2, ndr)”.
Il logo Ford sull’impianto ad Halewood
Con batterie LFP
L’obiettivo della Casa è registrare utili entro un anno dalla messa in vendita delle vetture, che verranno alimentate da batterie al litio-ferro-fosfato (LFP): una chimica con costi di produzione inferiori rispetto a quella tradizionale al nichel-manganese-cobalto (NMC) agli ioni di litio.
Da ricordare che i veicoli elettrici cinesi sono soggetti a un dazio doganale pari al 27,5% del prezzo, che il Congresso americano punta a portare al 125%. Rimane la scappatoia garantita dall’accordo di libero scambio fra Stati Uniti, Messico e Canada (USMCA), che salva le auto asiatiche assemblate in Nord America.