FIAT

Fuorigiri

Fiat, Marchionne tra meriti e colpe

Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha riconosciuto all'ex manager di Fiat Chrysler il merito di aver compreso la necessità di alleanze

Fiat, Marchionne tra meriti e colpe

Che Sergio Marchionne avesse capito fin da subito i mutamenti che il settore dell’auto stava per subire e che Fiat necessitasse di alleanze per sopravvivere è ormai risaputo. La nascita di FCA ne è l’esempio lampante, al di là della sua gestione su cui si potrebbe aprire un capitolo a parte. A riconoscere i meriti di una visione e di una strategia che poi si è concretizzata recentemente con la fusione con PSA e la conseguente creazione di Stellantis si aggiunge anche Maurizio Landini, leader della Cgil che ha commentato l’operato dell’ex manager e il loro rapporto, tornato agli onori della cronaca dopo un articolo di Massimo Gramellini.

“Aveva colto il fatto che la Fiat, in un mercato dell’auto che si concentrava, aveva bisogno di grandi alleanze. Tentò con la Opel in Germania ma fu la Merkel a opporsi. Gli andò meglio negli Stati Uniti. Ma lo stesso Marchionne, lo dico col senno di poi, commise l’errore di trascurare gli investimenti sull’auto elettrica, di sottoutilizzare la capacità produttiva in Italia e di non sfondare con l’Alfa Romeo.”

Marchionne e le storture del capitalismo

Il leader sindacale poi ha commentato su Il Corriere della Sera anche la situazione attuale, sollevando un problema produttivo all’interno del gruppo Stellantis riguardo gli stabilimenti italiani richiedendo allo stesso tempo un confronto politico su un tema molto caldo: “Il problema è ancora questo, nonostante la Fiat sia diventata parte di Stellantis: potremmo produrre in Italia più di un milione di auto all’anno ma ne facciamo meno di 500mila. E tutto questo senza che il governo faccia nulla. Abbiamo chiesto a Palazzo Chigi l’apertura di un confronto sul futuro dell’automotive, come c’è stato in Germania, in Francia, negli Stati Uniti, in Giappone. Ma niente. L’ultimo presidente del Consiglio a chiamare a Palazzo Chigi l’amministratore delegato della Fiat è stato Mario Monti e l’ad era proprio Marchionne.”

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

TOP STORIES

Top List in the World