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Ecco dove (e come) nasce la nuova Nissan Qashqai

Siamo stati a Sunderland, nel nord dell'Inghilterra, la fabbrica che ospita le linee della terza generazione della best seller nipponica

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Quasi quarant’anni dopo la sua nascita, la fabbrica Nissan di Sunderland (che è attiva dal 1986) diventerà il polo europeo di produzione della nuova linea di veicoli a zero emissioni della Casa giapponese. Dallo stabilimento inglese usciranno infatti le versioni 100% elettriche di Qashqai e Juke e la nuova generazione della Leaf, che è elettrica sin dall’origine, ispirate alle concept Hyper Punk, Chillout e Hyper Urban. 

Ma aspettando di convertirsi definitivamente in un complesso dedicato alla mobilità del futuro, oggi, la fabbrica sembra più attiva che mai. Coi suoi 3 milioni di metri quadri e 7mila dipendenti, Sunderland produce circa 300mila auto l’anno (ma a pieno regime può sfiorare le 500.000): una ogni due minuti. Si tratta della nuova Qashqai e della Juke, ma è proprio la terza generazione del crossover più grande che si piazza al centro della scena.

Due linee per Qashqai e Juke

A Sunderland ci sono due linee attive. Dalla prima escono le nuovissime Qashqai e-Power, che raggiungeranno le concessionarie di tutta Europa nelle prossime settimane. La seconda linea, invece, ospita sia Qashqai sia Juke e può variare il numero dei due modelli in tempo reale in base alle richieste di mercato. Per questa differenza, la prima linea ha tempi più rapidi di lavorazione, e richiede 14 ore per ogni vettura, la seconda conclude il ciclo su un esemplare in circa 24 ore.

La produzione della Nissan Qashqai nello stabilimento inglese di Sunderland

Una particolarità dell’impianto di Sunderland è la vocazione all’economia circolare: gli scarti di acciaio e alluminio, plastica, vernice o legno vengono infatti inseriti in un circuito virtuoso che permette di riutilizzarli. Inoltre, lo stabilimento ospita anche due parchi fotovoltaici che producono complessivamente 25 megawatt e dieci pale eoliche da 7 megawatt. Assieme forniscono il 20% dell’energia necessaria al funzionamento dell’impianto.

Il processo produttivo

Numerose sono le operazioni che vengono svolte nei vari reparti del complesso inglese. La realizzazione delle vetture parte dal punto di assemblaggio dei pacchi batteria: a due moduli per la Juke e a quattro moduli per la Qashqai. Qui lavorano 73 operai che per realizzare tutto l’accumulatore (le celle arrivano fatte e finite dalla vicina gigafactory AESC) impiegano circa 40 minuti, svolgendo complessivamente 49 operazioni.

L’assemblaggio delle batterie per le versione e-Power di Qashqai e Juke

C’è poi il reparto stampaggio, che accoglie una novità di rilievo. La nuova Nissan Qashqai, infatti, è la prima vettura della storia dello stabilimento ad avere alcuni pannelli in alluminio che vengono usati in combinazione con quelli in acciaio. Questa novità consente di risparmiare circa 60 kg di peso, a tutto vantaggio di efficienza e consumi.

Interessante il fatto che tutto il metallo di scarto derivante dalle operazioni di stampaggio viene riciclato, e questo consente di ottenere un risparmio energetico del 90% circa. Qui il processo è altamente automatizzato, e infatti gli operai impiegati che lavorano nel reparto sono relativamente pochi: 449.

Lo scheletro della nuova Qashqai auto prende forma nel body shop, il reparto da 54mila metri quadri dove si assemblano le parti della scocca. Ci sono circa mille robot che si occupano di questa fase.

Una verniciatura senza sprechi

La scocca si sposta poi verso la zona della verniciatura. Anche qui, Sunderland vanta tecnologie di ultima generazione.

Sia perché potendo contare su un innovativo sistema di lavaggio di ugelli e serbatoi del colore può verniciare le auto di ogni colore senza pause nel processo, sia perché tutta la vernice di scarto viene raccolta con speciali filtri e riutilizzata nell’edilizia o nella realizzazione di strisce pedonali e segnaletica stradale.

Le Qashqai procedono poi sulla linea per ricevere i rivestimenti interni, i sedili, i cristalli e, chiaramente tutti gli organi meccanici. Sono 1.477 operai incaricati del montaggio dell’abitacolo e del “matrimonio” tra scocca e powertrain.

Tra presente e futuro

“Siamo orgogliosi di chiamare lo stabilimento di Sunderland la casa di Qashqai – ha spiegato Adam Pennick, Vice President Manufacturing di Nissan UK – e non vediamo l’ora di sapere il grado di apprezzamento dei nostri clienti per il nuovo design e la nuova tecnologia”.

La storia del rapporto tra i Qashqai e Sunderland ha delle radici profonde: nello stabilimento vicino al confine con la Scozia, infatti, venne prodotto il primo modello del SUV. Era il 2006, e in diciott’anni ne sono stati venduti circa 4 milioni e mezzo, di cui 120mila con sistema e-Power.

Come detto all’inizio, lo stabilimento di Sunderland resta centrale nella strategia industriale di Nissan. Ci si riferisce a quel piano nominato EV36Zero che porterà alla produzione di tre veicoli di nuova concezione. “Stiamo preparando il nostro stabilimento a diventare completamente elettrico”, ha aggiunto Pennick. L’obiettivo è di rendere produzione 100% elettrica per il 2030.

Per farlo, Nissan vuole trasformare il 40% della produzione complessiva a impatto zero già per il 2026. Per quell’anno, la metà dei veicoli a zero emissioni saranno plug in hybrid mentre metà saranno full electric.

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