E se in SBK arrivasse l’aerodinamica adattiva? BMW ha un brevetto
Tuttavia in MotoGP c’è almeno un paletto che non può essere rimosso o aggirato quando si parla di profili alari e cose del genere: non si può utilizzare l’aerodinamica adattiva, ovvero che cambia la propria posizione/incidenza al variare di altre condizioni per adattarsi (grazie a controlli elettronici o di altro tipo) alle differenti condizioni di guida o del tracciato.
Tale tendenza di usare appendici aerodinamiche ha tral’altro coinvolto anche il mondo delle moto stradali e da diversi anni vediamo sulle BMW M1000RR Ducati Panigale V4R o Honda Fireblade (ma anche su moto molto meno potenti, la prima che mi viene in mente è la piccola sportiva CFMOTO 450RS) vistose appendici che provvedono a schiacciare il muso della moto ad alta velocità, con benefici in termini di stabilità dell’avantreno.
Proprio su questo ambito, BMW ha presentato un brevetto che vuole tutelare le appendici alari adattive, nella fattispecie concreta delle alette laterali che restano parallele al terreno anche quando la moto è inclinata. La notizia si deve ai colleghi di Cycleworld e non è tanto la novità tecnologica in sè a far riflettere, quanto le sue possibili implicazioni oltre l’ambito puramente stradale.
In termini puramente astratti ed ipotetici con questo brevetto BMW potrebbe produrre una fantastica Homologation Special dotata di aerodinamica adattiva e schierarla poi nelle mani di Toprak Razgatlıoğlu per l’assalto al titolo 2025 o 2026 e il tutto sarebbe perfettamente nei termini del regolamento. Inoltre ogni altra soluzione simile che le Case concorrenti volessero mettere in campo dovrebbe fare i conti con il brevetto ottenuto da BMW, produttore che che, per inciso, negli ultimi anni ha fatto importanti investimenti per potenziare il team che partecipa e sviluppa la M1000RR che punta all’iride SBK. Posto che molto spesso questi brevetti restano nei cassetti per anni – e talvolta per sempre – l’idea di una Superbike con aerodinamica adattiva e quindi – in termini puramente concettuali, la realtà può essere ben diversa – più evoluta rispetto a quella MotoGP fa un po’ riflettere, non credete? Un’ultima cosa: chi scrive è molto curioso di vedere cosa potrebbe accadere con un’aerodinamica di questo genere sulla moto di un certo Hickman al Tourist Trophy…
In collaborazione con Moto.it