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Drako Dragon, l’hyper-SUV da 2.000 CV è anche “Made in Italy”

Disegnato dalla torinese GranStudio, arriva nel 2026 e può aggiungere 540 km di autonomia in 10 minuti. Il costo? 290.000 dollari

drako dragon, l’hyper-suv da 2.000 cv è anche “made in italy”

C’è un nuovo potentissimo concorrente nel sempre più affollato segmento dei super SUV. Si chiama Drako Dragon e più che “super” è giusto definirlo “hyper”, dato che i suoi dati tecnici sono davvero spaventosi.

Questo mostro a stelle e strisce scenderà in strada solo tra qualche anno, ma promette di stracciare le rivali (odierne, almeno) con un’accelerazione in grado di competere con la Rimac Nevera e un abitacolo per quattro persone.

Stile tricolore (e di famiglia)

Le linee della Dragon sono state disegnate da Lowie Vermeersch di GranStudio e ciò spiega perché Drako abbia scelto l’idea come location per il servizio fotografico della vettura. Il SUV (il primo al mondo con una struttura interamente in fibra di carbonio) riprende lo stile della GTE del 2019 e lo evolve con superfici più squadrate che sembrano mettere insieme alcuni elementi della Lamborghini Urus e della Lotus Eletre.

drako dragon, l’hyper-suv da 2.000 cv è anche “made in italy” drako dragon, l’hyper-suv da 2.000 cv è anche “made in italy”

Al design fluido del frontale, si oppone un posteriore da “coda tronca”, mentre le portiere con apertura ad ali di gabbiano hanno permesso di eliminare il montante B e facilitare così l’accesso a bordo. Le proporzioni sono imponenti, con la Dragon che è lunga 5,05 m, larga 2,05 m e alta 1,60 m. La luce da terra, invece, varia da 16 a 31 cm a seconda della modalità di guida.

Oltre alle luci LED con look futuristico, la Drako può contare sui fari supplementari installati sul tetto che migliorano la visibilità nelle condizioni di guida più difficili.

Non manca l’attenzione alla sostenibilità. Per ridurre il peso della carrozzeria e l’impronta ambientale, tanti pannelli sono realizzati impiegando fibre naturali e plastica riciclata.

Come al cinema

I quattro passeggeri sono sistemati in un ambiente tanto raccolto quanto orientato al futuro, con un largo utilizzo di pelle e fibra di carbonio. Ad impressionare è soprattutto la plancia, dove si trova il volante di forma esagonale e il gigantesco schermo da 17,1” da cui gestire l’infotainment e tutte le modalità di guida.

drako dragon, l’hyper-suv da 2.000 cv è anche “made in italy”

Di fronte al guidatore c’è un quadro strumenti digitale con grafica configurabile, mentre i pochi comandi fisici dell’abitacolo (indicatori di direzione, tergicristalli, luci e clacson, per esempio) sono tutti collocati sulle razze del volante.

Naturalmente, anche i passeggeri posteriori sono immersi nel comfort, grazie a due display per vedere film e tanti altri contenuti.

Ricariche velocissime

La piattaforma tecnologica Drako DriveOS si basa su un’unica centralina che gestisce ogni aspetto della vettura. Dall’infotainment alla navigazione, passando per la gestione della batteria e degli ADAS, tutto viene processato in nanosecondi permettendo così una struttura più leggera e semplificata.

Drako afferma di aver lavorato a fondo anche sulla cybersicurezza e sulla connettività, tanto che il sistema operativo può essere aggiornato over-the-air senza recarsi in officina.

Parlando di architettura, la Dragon si basa sul powertrain della GTE con quattro motori elettrici, uno per ogni ruota, i quali sono capaci di trasferire la coppia in modo immediato e preciso a seconda delle situazioni di guida.

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Potenzialmente, il SUV della Drako può essere ricaricato fino a 500 kW e passare così dal 10 all’80% di carica in 10 minuti ottenendo 540 km di autonomia aggiuntivi (il totale, invece, è di 676 km nel ciclo EPA). Il “problema” è che attualmente la colonnina più veloce al mondo è da 360 kW e occorrerà aspettare qualche anno prima di vedere infrastrutture di questo tipo in Europa.

Le prestazioni promesse sono straordinarie. I 2.000 CV complessivi permettono al SUV di 2,2 tonnellate di passare da 0 a 100 km/h in 1,9 secondi, col quarto di miglio coperto in 9 secondi e una velocità massima di oltre 320 km/h. E non manca la forza frenante, assicurata da dischi in carboceramica da 420 mm all’anteriore con 10 pistoncini e da 410 mm al posteriore con 6 pistoncini.

La Dragon sarà costruita negli USA con una produzione annua di circa 5.000 esemplari e con le prime consegne previste nel 2026. Nonostante il lancio sul mercato sia ancora lontano, Drako ha già aperto la fase di preordine, per un prezzo base che si aggirerà intorno ai 290.000 dollari.

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