- La Casa si ispira al mondo dei semiconduttori per ottimizzare i processi e realizzare celle con prestazioni più alte
- Bisogna fare celle 4680 migliori
- Le caratteristiche delle celle 4680
- Dai semiconduttori alle batterie
- Tesla e le celle 4680
Tesla 4680 batterie batterie e pacco
La Casa si ispira al mondo dei semiconduttori per ottimizzare i processi e realizzare celle con prestazioni più alte
In realtà la produzione di batterie sembra aver fatto grossi progressi negli ultimi tempi. Tanto che, dopo anni difficili, il vicepresidente Drew Baglino ha recentemente affermato che la produzione di celle non rappresenta più un collo di bottiglia. Ma i problemi non mancano.
Bisogna fare celle 4680 migliori
Il fatto è che, per quanto in numero le celle 4680 siano prodotte ormai a buon ritmo – sono in numero adeguato per supportare la produzione del Cybertruck, il primo modello del brand che le usa in modo massiccio -, a livello di prestazioni si deve fare ancora molto.
Tesla Cybertruck
Il Tesla Cybertruck è il primo modello della Casa a usare batterie con celle 4680
Le caratteristiche delle celle 4680
- Capacità: 5x rispetto alle celle cilindriche tradizionali
- Potenza: 6x rispetto alle celle cilindriche tradizionali
Dai semiconduttori alle batterie
Daly arriva dalla Infineon technologies, società tedesca specializzata in semiconduttori fondata nel 1999, anno in cui si separò dalla società “madre” Siemens. Alla Infineon Daly era a capo del reparto ingegneria e può vantare 30 anni di esperienza nel campo della produzione dei semiconduttori. Daly ha appena aggiornato il suo profilo LinkedIn annunciando di essere diventato responsabile per le operazioni di assemblaggio delle batterie presso Tesla.
Ma cosa c’entrano le batterie coi semiconduttori? La verità è che Tesla aspira ad adottare metodi scientifici di alta precisione nella produzione delle sue celle 4680 e crede che questi possano trarre ispirazione dal mondo dei semiconduttori, dove l’accuratezza e l’efficienza sono imprescindibili. Quindi, in sostanza, Daly ha il compito di ottimizzare ogni aspetto dei processi produttivi per trovare metodi che consentano di ridurre gli sprechi, accelerare i ritmi e realizzare prodotti migliori a prezzi più bassi.
La mossa è necessaria, perché la concorrenza aumenta. Se nel 2020, quando furono presentate, le celle 4680 rappresentavano una novità assoluta, oggi sono tante le aziende che stanno mettendo a punto prodotti simili e, forse, addirittura migliori. Si pensi a BMW, per esempio, che è passata proprio dalle celle prismatiche a quelle cilindriche di grosse dimensioni. O a Rivian, che sui nuovi modelli R2 e R3 userà celle ancora più grandi, con formato 4695.