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Così Tesla vuole migliorare le batterie 4680

così tesla vuole migliorare le batterie 4680

Tesla 4680 batterie batterie e pacco

La Casa si ispira al mondo dei semiconduttori per ottimizzare i processi e realizzare celle con prestazioni più alte

Tesla continua a voler aumentare la produzione di auto elettriche e, per farlo, deve aumentare anche la produzione di batterie. È per questo motivo che ha assunto un tecnico di grande esperienza nel campo dei semiconduttori: per migliorare i propri processi di realizzazione delle celle e arrivare a volumi più alti.

In realtà la produzione di batterie sembra aver fatto grossi progressi negli ultimi tempi. Tanto che, dopo anni difficili, il vicepresidente Drew Baglino ha recentemente affermato che la produzione di celle non rappresenta più un collo di bottiglia. Ma i problemi non mancano.

Bisogna fare celle 4680 migliori

Il fatto è che, per quanto in numero le celle 4680 siano prodotte ormai a buon ritmo – sono in numero adeguato per supportare la produzione del Cybertruck, il primo modello del brand che le usa in modo massiccio -, a livello di prestazioni si deve fare ancora molto.

così tesla vuole migliorare le batterie 4680

Tesla Cybertruck

Il Tesla Cybertruck è il primo modello della Casa a usare batterie con celle 4680

Le famose celle cilindriche presentate da Musk nell’ormai lontano 2020 sembrano ancora lontane dall’offrire le prestazioni annunciate dal ceo durante il Battery Day di 4 anni fa. Allora si parlò di una capacità 5 volte superiore e di una potenza 6 volte superiore rispetto a celle cilindriche tradizionali. Non siamo ancora arrivati a tanto. Ed è qui che arriva la nuova assunzione, quella di John Paul Daly.

Le caratteristiche delle celle 4680

  • Capacità: 5x rispetto alle celle cilindriche tradizionali
  • Potenza: 6x rispetto alle celle cilindriche tradizionali

Dai semiconduttori alle batterie

Daly arriva dalla Infineon technologies, società tedesca specializzata in semiconduttori fondata nel 1999, anno in cui si separò dalla società “madre” Siemens. Alla Infineon Daly era a capo del reparto ingegneria e può vantare 30 anni di esperienza nel campo della produzione dei semiconduttori. Daly ha appena aggiornato il suo profilo LinkedIn annunciando di essere diventato responsabile per le operazioni di assemblaggio delle batterie presso Tesla.

Ma cosa c’entrano le batterie coi semiconduttori? La verità è che Tesla aspira ad adottare metodi scientifici di alta precisione nella produzione delle sue celle 4680 e crede che questi possano trarre ispirazione dal mondo dei semiconduttori, dove l’accuratezza e l’efficienza sono imprescindibili. Quindi, in sostanza, Daly ha il compito di ottimizzare ogni aspetto dei processi produttivi per trovare metodi che consentano di ridurre gli sprechi, accelerare i ritmi e realizzare prodotti migliori a prezzi più bassi.

La mossa è necessaria, perché la concorrenza aumenta. Se nel 2020, quando furono presentate, le celle 4680 rappresentavano una novità assoluta, oggi sono tante le aziende che stanno mettendo a punto prodotti simili e, forse, addirittura migliori. Si pensi a BMW, per esempio, che è passata proprio dalle celle prismatiche a quelle cilindriche di grosse dimensioni. O a Rivian, che sui nuovi modelli R2 e R3 userà celle ancora più grandi, con formato 4695.

Tesla e le celle 4680

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