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Colonnine di ricarica – Acea: “Bene lEuropa sui requisiti minimi, ma non basta”

colonnine di ricarica – acea: “bene leuropa sui requisiti minimi, ma non basta”

Colonnine di ricarica – Acea: “Bene lEuropa sui requisiti minimi, ma non basta”

L’Acea, l’associazione di rappresentanza dei costruttori europei, accoglie con favore l’ok del Parlamento europeo sulla normativa Afir (Alternative Fuels Infrastructure Regulation). Infatti, i parlamentari hanno adottato a larga maggioranza (485 sì, 65 no e 80 astenuti) un testo che stabilisce, tra le altre cose, dei requisiti minimi nazionali per il dispiegamento delle colonnine di ricarica sul territorio comunitario: ovvero installazione, entro il 2026, di stazioni ogni 60 chilometri (100 per il rifornimento di idrogeno) lungo le principali arterie stradali europee.

Migliorare le procedure. “Siamo lieti che gli eurodeputati abbiano reso più ambizioso questo regolamento, aumentando gli obiettivi nazionali, sia per i punti di ricarica che per le stazioni di rifornimento di idrogeno, rispetto alla proposta della Commissione europea”, afferma il direttore generale dell’Acea, Sigrid de Vries. “Tuttavia, anche con questi obiettivi rafforzati, l’Afir garantirà solo una rete minima di infrastrutture, che dovrà essere integrata dalle iniziative dei privati”. Dunque, l’Acea chiede di ridurre i rischi di investimento e di accelerare le procedure di autorizzazione e pianificazione, anche per l’ammodernamento delle reti di distribuzione dell’energia elettrica. Il testo adottato, che sarà la base per i negoziati con i Paesi Ue (cosiddetto Trilogo), include anche raccomandazioni su accessibilità delle stazioni, trasparenza o deroghe per “aree remote, isole e strade con scarso traffico”.

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