CATL e Tesla rafforzano la loro alleanza, unendo le forze per sviluppare batterie con tempi di ricarica ridotti e costi contenuti, anche e soprattutto in vista del lancio della Model 2, che con un prezzo promesso di 25.000 dollari può diventare la game changer del mercato delle auto elettriche.
Secondo quanto dichiarato dal CEO di CATL, Robin Zeng, gli sforzi congiunti della società cinese e di Tesla si concentreranno soprattutto sulla ricerca di “nuove strutture elettrochimiche”.
La società texana e il colosso cinese hanno lavorato gomito a gomito fin dagli esordi del marchio automobilistico, sviluppando assieme (o l’una per conto dell’altra) batterie con chimiche diverse, che si allineassero alle esigenze specifiche dei modelli su cui sarebbero state montate, in grado di fornire più autonomia, più sicurezza e tempi di ricarica contenuti.
Nello stesso periodo il produttore asiatico mostrò anche le celle Qilin, ovvero la terza generazione di batterie cell-to-pack compatibili con le chimiche NCM e LFP, e quindi in grado anche di utilizzare celle LFMP (Litio – Ferro – Manganese – Fosfato) su cui CATL sta lavorando, ovvero celle LFP al cui catodo viene aggiunto manganese oltre a litio e fosfato di ferro, aumentando sensibilmente la densità energetica ma mantenendo al contempo i costi contenuti.
Secondo indiscrezioni non confermate ufficialmente, questa chimica potrebbe effettivamente venire scelta da Tesla per il nuovo modello, atteso per il prossimo anno, ma lo sapremo per certo solo il giorno del debutto della Model 2.
L’ALLEANZA CON TESLA E I VANTAGGI PER CATL
La partnership fra le due società permette a CATL di poter accedere al mercato statunitense (da cui è tagliata fuori per via dell’emendamento IRA promulgato da Biden) non solo fornendo a Tesla le proprie batterie, ma anche macchinari per la produzione in loco, ovvero per la fabbrica di batterie in Nevada, che Musk è intenzionato ad espandere.