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Prove

BMW Z4 3.0i (Roadster, E85), Perché Comprarla... Classic

Lo stile di Bangle è inconfondibile, come emozionanti sono le sensazioni di guida regalate da questa Roadster bavarese, appena diventata youngtimer!

bmw z4 3.0i (roadster, e85), perché comprarla... classic

Si può essere più o meno d’accordo, ma la mia posizione in merito desidero chiarirla subito: a me lo di Chris Bangle piace parecchio, con qualche eccezione certo, ma sicuramente considero la Z4 una delle sue creature più riuscite, una Roadster americaneggiante dalla bellezza poliglotta, affascinante oggi più di ieri e, se poi la sia abbina al colore e al motore 3.0 del lancio, il “Perché Comprarla Classic” parte subiti di slancio. E ho fatto anche la rima.

Storia

La Z4 (E85) viene presentata nel 2002 al Salone di Ginevra con BMW che intende dare seguito al successo della Z3, ma cambiandone profondamente la fisionomia quindi il nome, nonostante la Z4, come la Z3, venga prodotta presso gli stabilimenti americani di Spartanburg, in South Carolina.

Il design firmato da Chris Bangle, prima dell’era BMW papà stilistico della Fiat Coupé e della Alfa Romeo 147, proietta la Z4 nel futuro col suo temperamento deciso che viene “supportato” sin dal lancio da una gamma motori aspirati inizialmente solo 6 cilindri naturalmente benzina, trattandosi delle due varianti dell’M54, il 2.5 da 192 CV con cambio a 5 marce e il 3.0 da 231 CV della nostra prova abbinato al 6 marce (automatico in opzione), con la famiglia Z4 che presto si amplia grazie al 2.2 da 170 CV, mentre nel 2005 arriva anche il 2.0 N46 a 4 cilindri da 150 CV.

BMW Z4 E85

Un moderato restyling nel 2006 comporta l’arrivo delle motorizzazioni N52 e quindi il depotenziamento a 177 CV del 2.5i e il debutto del 2.5si da 218 CV, col 3.0si da 265 CV che sostituisce il 3.0i. Sempre lo stesso anno vengono poi svelate le varianti più estreme, le Z4 M da 343 CV, Roadster e Coupé…. a già, la Z4 coupé E86, viene lanciata sempre nel 2006, disponibile oltre che in versione M, col solo motore 3.0si, con cambio manuale a 6 rapporti, mentre l’automatico, come per le Roadster è sempre un optional. Pochissime saranno le Z4 con cambio SMG.

La magia di questa Roadster con tetto in tela però non poteva durare per sempre, così nell’agosto del 2008 l’ultima Z4 E85 esce dagli stabilimenti di Spartanburg, dopo quasi 198.000 esemplari costruiti, dei quali circa 18.000 Coupé e 343 prelibate Alpina Roadster S. Inizia così l’era Z4 E89.

Pro & Contro

La Z4 cambia nome perché a livello stilistico vuole davvero salutare la fisionomia della Z3, congedandola comunque con un lungo abbraccio. Tagli netti, linee tese e spigoli vivi la rendono una creatura moderna, una roadster con abitacolo arretrato dall’impostazione ancora più accentuata rispetto alla Z3, complici anche le dimensioni maggiorate, con la Z4 che è più lunga di 9 cm, più larga di 4 e col passo cresciuto di 5 cm.

I cerchi poi, all’epoca come oggi, giocano un ruolo fondamentale e quelli che vedete in questo video sono gli Style 108 da 18 pollici, scomponibili, quelli del lancio ufficiale insieme al colore Sterling Grau Metallizzato, apprezzabile sempre su questo esemplare.

Le misure  
Fuori  
Lunghezza 4,09 metri
Larghezza 1,78 metri
Altezza 1,30 metri
Passo 2,49 metri
Massa 1.290 kg
Ruote  
Anteriore + Posteriore 225/40 R18 255/35 R18
Dentro  
Bagagliaio 261/288 litri

Tutto un altro film rispetto a prima, una Roadster che, anche all’interno, abbraccia ilnuovo millennio con una rispettosa modernità. Dimenticatevi la disposizione dei comandi della Z3, qui la parentela con alcuni comandi nella plancia a superficie concava è riconducibile alle neonate Serie 7 E65 o all’X3 E83: tutto stilisticamente coordinato, più spazio e tanti rimandi al passato. Impeccabile.

Passando invece alla meccanica, specificatamente a quella del nostro test, va detto che questo 3.0 da 231 CV non è una novità assoluta sulle Roadster di BMW, visto che tra il 2000 e il 2002 era disponibile pure sulle Z3, ma sulla Z4, davvero, è tutta un’altra storia. La coppia massima si trova a 3.500 giri, ma già da prima il motore spinge con decisione, mentre l’allungo accompagna – volendo – ogni marcia fino a quasi 7.000 giri: insomma se sulla Z3 questo 3.0 era forse “troppo” e sul 330 e46 invece faceva venir presto voglia di M3 e46, qui la godibilità della Z4 raggiunge il suo apice, soprattutto se il tutto viene abbinato al cambio manuale a 6 rapporti, come nel mio caso.

La servoassistenza elettrica poi, all’epoca salutata come una rivoluzione, è ben tarata per la stragrande maggioranza degli utilizzi, anche se sul veloce un po’ “impegnato” tende ad alleggerirsi, col tasto “Sport” che migliora solo in parte la situazione.

Versione provata    
Motore L6 di 2.979 cc
Potenza 231 CV a 5.900 giri/min
Coppia 300 Nm a 3.500 giri/min
Cambio Manuale a 6 rapporti
Vel. Max 250 km/h
0-100 km/h   5,9 secondi

Il motore M54B30 della BMW Z4 E85

In quanto ad “difetti” infine, la meccanica M54B30 è molto affidabile e predisposta a durare nel tempo, con le ipotetiche anomalie che ormai sono arci-note, fastidiose è vero, ma tutte gestibilissime, come approfondito nel video. L’elenco sembra lungo, ma è solo perché, alla mia terza e46, sono questioni che ho vissuto e superato senza troppi patemi: sulla Z4 i proprietari mi ricordano invece di verificare gli scoli dell’acqua della capote che, se otturati, potrebbero comprometterne il funzionamento.

Quanto costa

Nel 2003 si partiva da poco più di 40 mila euro per una 3.0i Roadster manuale, con le più accessoriate che potevano superare i 50 mila euro. E oggi? Beh, chi per caso ne ha già una in garage direi che ha fatto un affare. Le 3.0 fino a un paio di anni fa si trovavano a circa 10.000 euro, qualcosa in meno in tempi pre-pandemici, ma adesso per dei 3.0 da 231 o 265 CV, magari manuali, le inserzioni parlano di richieste di 20/25 mila euro, con gli annunci più equilibrati, almeno secondo me, che si posizionano invece tra i 15 e i 20.000 euro.

Per spendere qualcosa in meno ci sono gli ottimi 2.5i ed Sì, possibilmente con cambio manuale anche loro: tirano un po’ meno in basso, ma risultano comunque gustosi, mentre se non avete velleità bellicose, il 2.2 da 170 CV può comunque dire la sua a capote aperta. Invece, proprio per questo motivo “sonoro”, la differente timbrica del 4 cilindri rende le Z4 2.0 quelle più a buon mercato.

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