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BMW – Tra “gemelle digitali” e intelligenza artificiale allo ZA Hub

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BMW – Tra “gemelle digitali” e intelligenza artificiale allo ZA Hub

Il futuro, digitale, della BMW parla sudafricano. Perché molte delle nuove tecnologie che vedremo applicate nel 2025 su tutti i modelli basati sulla piattaforma Neue Klasse sono nate tra le mura dello ZA Hub, un centro di ricerca e sviluppo alle porte di Pretoria, a Menlyn: inaugurato nell’aprile del 2022, offre lavoro a 2.300 esperti che si occupano di tutti gli aspetti della digitalizzazione, dalla user experience a tematiche tecniche, come nel caso delle Digital Twin, le “gemelle digitali”.

L’auto si sdoppia. Per tenere sotto controllo tutti gli aspetti dell’auto nel post-vendita, ma anche per motivi di omologazione, la BMW ha sviluppato un’architettura digitale che per ogni nuovo modello replicherà tutte le caratteristiche dell’esemplare costruito per un cliente. Dagli optional selezionati alle materie prime presenti nelle batterie, fino agli interventi svolti nei centri assistenza: così, in ogni momento e in ogni parte del mondo, i tecnici dell’Elica potranno visualizzare tutte le informazioni su una vettura, snellendo le procedure d’omologazione e fornendo servizi aggiuntivi per i clienti. Ma anche per la stessa BMW, che con questa soluzione può, per esempio, calcolare in maniera dinamica il valore residuo di un’auto in leasing o analizzare come gli utenti usano le loro auto per offrire nuovi servizi e optional. Ciò facilita anche le logiche dell’economia circolare: sapendo esattamente quali sono i materiali presente in ogni componente, i processi di riciclo possono essere più efficienti. Questa tecnologia, già impiegata in altri ambienti automotive, è stata sviluppata dalla BMW per avere la massima libertà di personalizzazione: si è partiti quasi da un foglio bianco, con il supporto dei servizi di Amazon Aws. Per il momento, il sistema non prevede una certificazione tramite blockchain ma, come spiegatoci dai tecnici che ci hanno mostrato alcune delle zone chiave del ZA Hub, l’elevata flessibilità dell’architettura digitale ne potrebbe consentire l’utilizzo in futuro.

L’IA al servizio della qualità. Il centro di ricerca sudafricano ha contribuito anche a sviluppare nuove applicazioni dell’intelligenza artificiale generativa che, tra le altre cose, viene utilizzata per creare il codice che dà vita ai software dell’auto. Molte funzioni secondarie, infatti, non necessitano di specifiche personalizzazioni e possono quindi essere generate in automatico e poi controllate dai tecnici, che le testano prima di implementarle. Oltre a questo, l’IA viene impiegata nelle fabbriche nei processi di controllo qualità: sfruttando delle telecamere, all’uscita delle linee produttive l’intelligenza artificiale analizza ogni auto per comprovarne il corretto assemblaggio. Vengono così controllati gli allineamenti dei pannelli, le fughe tra le parti fisse e quelle mobili, il posizionamento delle plastiche, mentre i numeri di telaio vengono analizzati per verificare che tutte le opzioni ordinate dal cliente siano effettivamente presenti sull’auto appena prodotta.

Tutto al posto giusto. Lo ZA Hub si occupa anche di migliorare l’esperienza d’utilizzo dei sistemi di infotainment, collaborando con gli altri centri di ricerca e sviluppo globali per creare grafiche semplici da comprendere e menu intuitivi. Per farlo, gli esperti sfruttano degli speciali occhiali che, analizzando lo sguardo di chi li indossa, indicano in quale punto dello schermo l’utente cerca una funzione: così vengono evidenziate delle aree in cui è più probabile che un cliente possa cercare una data funzione, modificando conseguentemente le grafiche e le logiche delle varie schermate.

Supporto globale. All’interno della struttura sudafricana trova spazio anche un reparto che non chiude mai: è il supporto tecnico per la produzione, che lavora sette giorni su sette ed è disponibile 24 ore su 24. Qui, alcuni esperti analizzano i processi produttivi di tutte fabbriche BMW a livello globale e gestiscono i vari aspetti software, rispondendo ai quesiti dei tecnici presenti negli stabilimenti direttamente nella loro lingua: inglese, tedesco o spagnolo. Questa sezione dello ZA Hub ha un’importanza cruciale per la BMW, perché evita che possibili problemi software possano rallentare, o addirittura fermare, la produzione di un’intera fabbrica.

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